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SENTIERI D AMORE

LUCIA E ADRIANO

 

 

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IL BASTARDO.. LA BASTARDA LETTERA A UN PEDOFILO

Post n°8 pubblicato il 28 Maggio 2011 da inspire.ac3
 



Si scrivono lettere a prigionieri,

corrispondenze con condannati a morte.

Si scrive a gente che ha fatto cose

sbagliate, si scrive di quelle cose

sbagliate.

Si può dialogare con persone che non

condividono le tue idee, che non sono

come sei, e che rappresentano tutto ciò

che odi al mondo.

Per questo io scrivo questa lettera ad

un Bastardo/A

Non un bastardo in particolare. Uno

qualsiasi. Uno dei tanti che girano per

le strade, travestiti da persone

normali, o perlomeno da individui

accettabili seppur nelle loro diversità.

Se ne incontrano di persone così nella

vita, persone che sembrano all’apparenza

come me, te. Persone che sembrano

capirti, amarti, tenderti una mano. Ma

alla fine vogliono solo quello. Poi la

recita finisce. E il lupo si scrolla di

dosso tutta quella lana che lo faceva

sembrare pecora e che gli dava pure

fastidio.

Un bastardo lo riconosci nel momento in

cui si rivela. Ma non comprendi subito a

cosa stai andando incontro. Il bastardo

è la persona che al suo interno non ha

nemmeno una molecola di giusto o di

buono. Un bastardo non piange, non ama.

Non ne ha assolutamente bisogno. Vuole

solo fagocitare tutto quello che di

commestibile esiste nell’animo umano,

giusto per soddisfare la sua voglia. In

fondo è un gioco per lui, una sfida. La

fame insaziabile che lo guida gli

annebbia gli occhi e non gli fa vedere

nient’altro che le cose di cui si può

cibare. Del resto non gli importa nulla.

Non ha interessi al di fuori di quello.

Sì, ha comunque una personalità, ma è

semplicemente una massa informe di creta

molliccia da modellare a proprio

piacimento per ottenere sempre di più.

Un bastardo è proprio questo, un ammasso

molliccio di veleno maligno, che si

appiccica, fagocita e sporca. Un cancro

vivente che cerca sostentamento negli

organismi altrui, quelli sani, normali.

E poi, una volta contento, li abbandona

con le loro cicatrici che bruciano ogni

giorno.

Bastardo, ti parlerò solo adesso e mai

più, in quanto già quello che ti sto

concedendo vale un grande sforzo. E’

un’occasione, l’unica che mi sento di

concederti. Perchè con te non esistono

“ma” o “però”. E non esiste nemmeno il

cambierò, perchè sia tu che io sappiamo

che rimarrai sempre lo schifo che sei.

Perchè non hai valori, credo, non hai

nulla. Hai solo la fame, e questo fa di

te un animale. Perciò ti parlo come

potrebbe fare un uomo al suo cane, è il

massimo che tu possa meritarti.

Ti auguro di morire di fame Bastardo.

Vorrei che un giorno o l’altro più

nessun debole possa cadere sotto i tuoi

morsi. Così da far perdere ogni senso

alla tua vita, che non ha alcun

obiettivo. Spero vivamente che questo

possa accadere, anche se so essere un

desiderio difficile da esaudire. A te

che non hai rispetto auguro di non

averne più da alcuno, proprio come io

non  ne ho adesso per te. Come si può

rispettare una malattia? Perchè tu solo

questo puoi essere. Sei il male che

annienta ogni speranza, che sostituisce

l’istinto di sopravvivenza con il

dolore. E sfinisci chi ti ospita, come

un parassita. Succhia il sangue, succhia

ciò che tu non hai e mai potrai avere.

Un giorno tutto questo finirà. E non

sarai più nulla. Nessuno si ricorderà di

te. Solo un nome scritto da qualche

parte, dietro una foto, in un registro.

Ma poi basta. Tutto ciò che rimarrà di

te sarà il dolore  ma la tua persona e

la sua memoria ti saranno per sempre

negati. E se esiste un inferno spero che

il posto te l’abbiano già prenotato.

Ma fino a quel giorno, in cui varrai

esattamente quanto vali adesso, ti

vorrei chiedere un favore. Lascia stare

le persone sane. Quelle che credono nel

futuro, che hanno dei valori e che hanno

un animo privo di tutti i vizi che

trasporti tu. Smettila di far loro del

male, perchè nessuno, tantomeno tu,

dovrebbe essere capace di negare a loro

i miracoli che sono. Tu, che non

dovresti essere nemmeno degno di poter

parlare ad un’altra persona, non puoi

permetterti di fare questo.

 schifoso animale


 
 
 
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