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Saadi di Shiraz

Post n°14 pubblicato il 11 Maggio 2008 da sentierodisole
 
Foto di sentierodisole

Saadi di Shiraz è stato uno dei più grandi poeti e mistici sufi.

E' vissuto nel tredicesimo secolo e ha avuto come maestri Gilani e Suhrawardi.

Ha scritto i sue due maggiori lavori ("Il giardino delle rose" e "L'orto") nello spazio di pochi anni.

Era originario della città di Shiraz (Iran) e scriveva in farsi.

Dopo aver studiato letteratura e scienze islamiche all'università (1) Al-Nizamiyya di Baghdad, viaggiò per tutta l'asia (dall'Egitto all'India)

 

Il poeta americano Ralph Waldo Emerson si è ispirato a lui per molte delle sue poesie (lesse i suoi libri in traduzione) arrivando addirittura a paragornarli alla bibbia in quanto a saggezza e bellezza narrativa.

La perla

Una goccia di pioggia, cadendo da una nuvola,

s'intimidì alla vista del mare.

"chi sono io quando esiste il mare?", disse.

quando si vide con l'occhio dell'umiltà,

una conchiglia la nutrì nel suo seno.

Dominio

Dominare il mondo da confine a confine

Non vale una goccia del sangue versato

Il ladro e la coperta

Un ladro entrò nella casa di un Sufi e non vi trovò nulla.

Stava andando via quando il derviscio si accorse del suo disappunto e gli gettò la coperta in cui dormiva, perchè non se ne andasse a mani vuote.

Conoscere i propri difetti

Agli occhi del saggio, colui che vuole sfidare un elefante non è veramente valoroso.

Valente è colui che non impreca nell'ira.

Un villano ingiuriò un uomo, il quale, paziente, rispose:

"O tu uomo di belle promesse: io sono anche peggiore di quanto tu non dica. Io conosco tutti i miei difetti mentre tu non li conosci".

il custode di elefanti

Non fare amicizia con un custode di elefanti

se non hai dove mettere un elefante.

Il malato

Per tutta una lunga notte un uomo pianse

Al capezzale di un malato.

Quando spuntò il giorno il visitatore era morto

Il paziente era vivo.

Il pericolo dell'estasi

Se il derviscio rimanesse in stato di estasi

sarebbe diviso in due mondi


Il derviscio che ha fatto voto di solitudine

Un derviscio che aveva fatto voto di solitudine stava in un deserto,

quando di là passò un re con la sua corte. Essendo il derviscio in uno speciale stato mentale, non se ne accorse e non alzo lo sguardo al passaggio del corteo.

Il re, offeso nella sua maestà, si arrabbiò e disse: "Questi straccioni sono impassibili come animali, e non conoscono ne le buone maniere, nè la dovuta umiltà".

Il suo vizir si accostò al derviscio dicendogli: "O derviscio! Il sultano di tutte le terre è passato davanti a te. Perchè non gli hai reso i dovuti omaggi?"

Il derviscio rispose: "lascia che il sultano riceva gli omaggi da coloro i quali ricercano i suoi favori. E digli pure che i re sono creati per proteggere il popolo. Il popolo non è creato per servire i re"

   Una sua poesia è incisa nella hall delle Nazioni Unite a New York

بنی آدم اعضای یک پیکرن
که در آفرينش ز یک گوهرند  


چو عضوى به درد آورد روزگار
دگر عضوها را نماند قرار


تو کز محنت دیگران بی غمی
نشاید که نامت نهند آدمی
Human beings are members of a whole,
In creation of one essence and soul.

If one member is afflicted with pain,
Other members uneasy will remain.

If you have no sympathy for human pain,
The name of human you cannot retain.
 Gli esseri umani sono membri di un tutto
         nella creazione di una essenza e di una anima.

         Se una parte è afflitta dal dolore

         Anche le altre parti ne risentiranno.

 

         Se non provi empatia per il dolore umano

         Non puoi considerarti un essere umano.

 

 (1) L'università Al-Azhar del Cairo è la più antica università del mondo e i suoi regolamenti, scritti prevalentemente dai sufi, furono un modello preso successivamente ad esempio per le università europee.

(2) A differenza di Marco Polo detto "il milione" che si trovo a viaggiare tranquillamente attraverso caravanserragli costruiti da ingegneri sufi attraverso la "via della seta" (e che oltre ad ospitare gratuitamente per tre giorni i viaggiatori, contenevano al loro interno biblioteche ed erano centro di scambi culturali, Saadi si trovò a viaggiare attraverso quello che sopravviveva delle invasioni mongole.

bibliografia:

"La strada dei sufi" Ubaldini editore

Le sue opere (in lingua inglese si possono trovare qui, tradotte da Burton)
http://www.iranchamber.com/literature/saadi/saadi.php

 
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