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« Il senso del dovereNon sono sparita »

Farsi degli sconti

Post n°207 pubblicato il 17 Giugno 2013 da meninasallospecchio

Riprendo dal post precedente. Farsi Degli Sconti è la mia nuova filosofia di vita nata in opposizione al malefico Senso Del Dovere. Si ispira al pensiero speculativo maschile secondo il quale i lavori di casa si dividono in due categorie: i Lavori Inutili e i Lavori Che Si Possono Fare In Un Altro Momento.

Personalmente ho già archiviato alla voce "Lavori Inutili" le principali fonti di stress che distruggono la serenità di ogni donna, e cioè le Pulizie Di Primavera e il Cambio Di Stagione. Le prime sono totalmente inutili. Perché dovrei preoccuparmi dello sporco che si annida dietro a quell'armadio che non sposto mai? Basta continuare a non spostarlo. Se mai in futuro dovessi muoverlo per qualsiasi ragione, me ne preoccuperò, ma a ogni giorno basta la sua pena. Quanto al cambio di stagione, quello è uno dei più clamorosi vantaggi che ogni donna separata conosce: ti resta una parte dell'armadio libera e puoi comodamente tenere tutti i vestiti a portata di mano.

Ma ci sono tante piccole cose. Per esempio l'altra sera erano le 23, avevo appena finito di fare il trattamento anti-calcare alla macchinetta del caffé e per sovrammercato di pulirla accuratamente, quando mi sono resa conto che la tovaglia che avrei dovuto mettere l'indomani era rimasta da stirare da una settimana. Al che mi sono detta: ma succede qualcosa se metto la tovaglia non stirata? Ovviamente no. Fa un po' cagare, ma non importa. Per contro non rinuncio a tovaglia e tovagliolo, piatto piano e piatto fondo, bicchiere dell'acqua e del vino, perché quello non è senso del dovere, ma qualità della vita.

I lavori che si possono fare in un altro momento richiedono un'organizzazione più attenta. Bisogna individuare il cosidetto cammino critico, in inglese critical path, e rigorosamente fare soltanto le attività che si trovano lungo questo cammino, ovvero sono propedeutiche a una scadenza inderogabile (milestone). Esemplifico. Se domani devo andare a Milano (milestone) e stare via fino alle 9 di sera è vitale che io la sera prima mi occupi dei cani in modo che abbiano da mangiare e da bere, bagni i fiori, abbia pronti i vestiti da indossare, abbia pronto qualcosa per la cena di domani. Invece pulire la  macchinetta del caffè, per quanto il led lampeggi accusatorio, non sta sul cammino critico.

Per esempio ieri sera si è svolta la seguente conversazione fra Senso Del Dovere e Farsi Degli Sconti. Dovevo uscire. Avevo cenato e c'erano delle briciole sul pavimento:

FDS: Vai a vestirti e metterti l'Autan!

SDD: Ma le briciole sul pavimento mi danno fastidio...

FDS: Ora esci e non le vedi più.

SDD: Prendo la scopa, ci metto un attimo...

FDS: Al più puoi farlo fare alla baby-sitter. Fila a vestirti!

Sembrano ovvietà. Eppure in genere le donne si sfiniscono inutilmente facendo tutti i lavori che vedono incombere, mentre si aggirano per la casa, finendo per andare in ritardo su quelli critici. Gli uomini invece sono specializzati nel fare soltanto i lavori che non stanno sul critical path. Così, quando dovete partire per le ferie il giorno dopo e vi state sbattendo per fare le valigie nel tentativo di non dimenticare niente, loro stanno aggiustando quel rubinetto che perde da 4 mesi e che è stato argomento di tali e tanti litigi che quasi quasi il terapista di coppia viene ad aggiustarlo lui. E' chiaro che non potete protestare. Altrimenti lui vi dirà che sta facendo quello che voi avete chiesto e che non siete mai contente. Peraltro il terapista di coppia, maschio anche lui, concorderà sul fatto che siete un'arpìa. Rassegnatevi, non riuscirete mai a far comprendere appieno a un maschio il concetto di critical path, per quanto l'abbia studiato all'università.

Insomma, quando si è stanche o si ha poco tempo, basta porsi le domande: questo lavoro è veramente indispensabile? ed è veramente indispensabile che io lo faccia ora? Quasi sempre la risposta è: no. Sarà pure l'età, ma ogni tanto comincio anch'io a dire a me stessa "Io sono stanca". Punto. E a mettere il mio benessere prima di questo cazzo di dovere.

 
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Commenti al Post:
profetablasfemo
profetablasfemo il 17/06/13 alle 19:56 via WEB
Se mi consenti una domanda, oggi che sconto ti sei fatta? Fermo restando che mediamente concordo con il tuo punto di vista :)
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 17/06/13 alle 21:08 via WEB
Oggi nessuno :-( Avevo delle pause nel lavoro (io lavoro da casa) e ho pensato bene di riempirle sbrinando il freezer: un'idea pessima. SDD ha trionfato. FDS punta a raggiungere la maggioranza, ma è ancora lontana dall'obiettivo.
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Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/06/13 alle 09:57 via WEB
Che comunque, non demonizzare il senso del dovere. Ti posso assicurare che stare nel pulito è meglio che stare nello sporco. Deprime, lo posso garantire.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 18/06/13 alle 18:57 via WEB
Ma io non dico di vivere nello sporco. Quello che vedo, che mi chiama, mi dice "ehi, puliscimi", lo tolgo. Però non vado a cercarlo con il lanternino.
(Rispondi)
 
vesirene
vesirene il 24/06/13 alle 16:48 via WEB
sono d'accordo con te. Il mio motto è" chi se ne frega" o sempre messo nelle mie priorità il benessere delle persone prima degli oggetti;questo non significa che la mia casa sia un letamaio.faccio il minimo indispensabile,il di piu quando sono in vena o quando parlando di stirare c'è la montagna di roba accumulata sulla sedia e quasi piu niente da mettere. ahahhah
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/06/13 alle 09:34 via WEB
Ti invidio, non sono mai stata capace di essere easy. Ora ci sto provando.
(Rispondi)
 
manuelazen
manuelazen il 25/06/13 alle 18:05 via WEB
Ogni tanto leggo il tuo blog... Vivo sola e posso permettermi di posporre anche le faccende più urgenti, a parte il pagamento delle bollette. Oggi ero forzatamente a casa per mancanza di lavoro. La mia cucina era il regno del disordine perchè ho pensato di riesumare vecchie cose chiuse negli scatoloni; ma chissenefrega mi sono seduta al tavolo di cucina con una tazza di thè fumante e i biscotti al cioccolato, un thè durato un tempo incalcolabile e insostituibile mentre ascoltavo un cd regalatomi da un amico e il mio pensiero vagava. Allora mi è tornato alla mente questo tuo post ed ho pensato di scriverti. La cucina è ingombra tutt'ora, ma il sapore di quel thè coi biscotti mi accompagna ancora. Ciao. Manuela
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/06/13 alle 18:47 via WEB
Ho scritto questo post ma la verità è che io non sono affatto capace di fare come te, sedere e godermi una pausa di relax anziché lavorare. Riesco invece a uscire perché quella per me è comunque un'attività, degna di stare alla pari con qualsiasi lavoro. Ma il riposo vero e totale... è un po' fuori dalle mie corde. Sono lieta di averti incentivato una pausa di piacere :-)
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oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 28/06/13 alle 10:14 via WEB
Menny...mai parole furono più sagge...dopo svariati anni di "corsa contro il tempo" e rinunce di qualcosa, in queste mattine di "quasi"estate son giunta alla conclusione, anch'io, che se ignoro qualcosina a mio vantaggio il mondo continuerà a girare, ma forse le balls un pochino meno:DDDDDciaooooooooo
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/06/13 alle 10:59 via WEB
Eh... nel frattempo sono di nuovo senza lavoro, quindi di tempo per fare i lavoretti ne avrò a iosa.
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