Creato da: meninasallospecchio il 28/04/2012
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« Io viaggio da solaDiversi »

L'avvocato

Post n°380 pubblicato il 23 Novembre 2014 da meninasallospecchio

Per un caso del tutto fortuito, conosco uno degli avvocati della difesa nel processo Eternit. Non è una persona che frequento, giocavamo insieme da bambini in campagna. L'ho incontrato qualche volta negli ultimi anni, ma non siamo in rapporti, solo qualche convenevole. L'ho visto con i suoi figli, padre e marito tenero, una passione per il lavoro manuale.

Conosco meglio i suoi genitori. Infatti è stato suo padre, qualche anno fa, a raccontarmi con orgoglio di che cosa si occupava il figlio. Era un processo importante, immagino che per un avvocato fosse un buon traguardo professionale. Anche se naturalmente c'era un collegio difensivo numeroso, non ho idea se il figlio occupasse una posizione di rilievo.

"Qualcuno lo deve fare", mi disse il padre, senza avere l'aria di scusarsi, ma forse abituato a qualche reazione dell'interlocutore. Annuii per cortesia, ricacciando l'espressione di sconcerto.

Non so cosa pensare. Effettivamente, se ammettiamo che chiunque abbia diritto a un giusto processo e a una difesa, e senz'altro lo ammettiamo, allora ci dovranno essere avvocati che difendono efferati criminali e, come in questo caso, i responsabili di un indescrivibile disastro, le cui vittime non abbiamo finito di contare. Sicuramente qualcuno rifiuterà di assumere la difesa in un caso come questo, ma... se non lo faccio io lo farà un altro, si sarà detto.

Sentendomi vagamente coinvolta, mi chiedo come possano viverla loro, gli avvocati, in questo momento. Un successo professionale, su questo non ci piove. Non mi intendo di queste cose: chissà, magari una gratifica per aver vinto, come i calciatori. Forse vedo troppi film americani. Avranno brindato? Saranno andati a cena tutti insieme, con le mogli in abito da sera? Speriamo di no. E' un lavoro, qualcuno lo deve fare, e capisco che lo abbia fatto al meglio delle sue possibilità. Ma speriamo che nessuno che consideriamo umano abbia il coraggio di festeggiare mentre Casale Monferrato piange ancora una volta i suoi morti.

 
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Commenti al Post:
sagredo58
sagredo58 il 23/11/14 alle 22:45 via WEB
Quando ho lavorato nel privato ho aiutato a far soldi l'imprenditore di turno. Non ho fatto cose illegali, ma la redditività che gli assicuravo nasceva dal fregare la pubblica amministrazione. Facevo il mio lavoro, bene. Mai sentito in colpa. Però ho trovato più etico andare lavorare nella Pubblica Amministrazione, è stato bello difenderne i diritti e far rigare dritto i fornitori IT. Non è durato e sono tornato a lavorare nel privato. Ricominciando, nel rispetto della legge sia chiaro, a fottere la PA appena possibile, facendo far soldi al padrone di turno. Non mi diverto, non lo trovo etico. Continuo a non sentirmi in colpa.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 23/11/14 alle 23:24 via WEB
Credo che tutte le aziende private freghino almeno un po' le PA: i finanziamenti pubblici vengono sempre ottenuti spacciando l'ordinaria amministrazione per ricerca, corsi del tutto inutili per riqualificazione professionale, spese normali per investimenti in innovazione. Lo fanno anche gli agricoltori, se ti consola. Sensi di colpa per così poco non vale la pena.
(Rispondi)
 
Led_61
Led_61 il 24/11/14 alle 11:08 via WEB
L'etica nel lavoro è presente solo nel terzo settore (no profit), e anche lì vi sono aziende che si mascherano da tali mentre sono sul mercato come le altre. Un avvocato per fare carriera non si pone molti scrupoli ed è sempre più frequente constatare quanti processi finiscano con la prescrizione del reato. Del processo Eternit ho sentito parlare ma non conosco bene i dettagli.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 24/11/14 alle 12:14 via WEB
Be', insomma. Non stiamo parlando di una truffa, parliamo di 1800 morti per tumori da amianto. Ci starebbe pure che uno si rifiuti di difendere i responsabili.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 24/11/14 alle 12:18 via WEB
Il 13 febbraio 2012 il Tribunale di Torino condanna di primo grado De Cartier e Schmidheiny a 16 anni di reclusione per "disastro ambientale doloso permanente" e per "omissione volontaria di cautele antinfortunistiche", obbligandoli a risarcire circa 3.000 parti civili. Il 3 giugno 2013 la pena viene "parzialmente riformata" e aumentata a 18 anni.
La Corte d'Appello di Torino ha inoltre disposto il risarcimento alla Regione Piemonte di 20 milioni di euro e 30,9 milioni per il comune di Casale Monferrato.
Il 19 novembre 2014 la Corte suprema di cassazione dichiara prescritto il reato di disastro ambientale, annullando le condanne e i risarcimenti in favore delle parti civili.
(Rispondi)
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 24/11/14 alle 16:58 via WEB
la verità giudiziaria è cosa diversa dalla Verità (con la V maiuscola). Paradossalmente dal tuo punto di vista, quello Studio dovrebbe festeggiare per un lavoro svolto con professionalità. Però possiamo sempre decidere e far approvare una Legge dello Stato per cui chi va a giudizio per determinati reati ha diritto alla difesa peggiore possibile, così anche se il Pubblico Ministero sbaglia nel capo di imputazione il reo (che a questo punto è deciso sia colpevole prima del processo) sicuramente pagherà il fio. E' un paradosso, ripeto, ma dura lex sed lex dicevano I Romani antique...
(Rispondi)
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 24/11/14 alle 16:59 via WEB
antiquI
(Rispondi)
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 24/11/14 alle 18:05 via WEB
Chi perde ha sempre torto. Ma non vorrei che questo laico disincanto spostasse tutta la responsabilità su Guariniello. Avrà pure sbagliato, ma i morti non li ha causati lui. Capisco le ragioni della giustizia che segue le sue regole; capisco le valutazioni professionali su chi ha avuto successo e chi ha fallito. Ma non vorrei che troppo tecnicismo facesse dimenticare che esiste anche l'etica.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 24/11/14 alle 19:58 via WEB
L'avvocato andrebbe sentito PRIMA di commettere l'eventuale reato.
Se per esempio hai in mente di fare una strage con un tipo di inquinamento spinto, consulti l'avvocato in via preventiva e se quello ti rilascia il Nulla Osta a procedere tu vai tranquilla.
Se poi qualcuno ti causa, esibisci il tuo bravo N.O e sei subito scagionata. Sia civilmente che penalmente risponde il tuo legale.
(Rispondi)
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 24/11/14 alle 19:59 via WEB
(Se poi qualcuno ti fa causa...)
(Rispondi)
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/11/14 alle 00:02 via WEB
Essì, ma se manco il commercialista si prende la responsabilità di quello che ti dice di fare. Bisognerebbe andare lì con il registratore. Poi quando fai una cazzata, ti chiama la segretaria per dirtelo: "Ma me l'ha detto la dottoressa!", protesti. "Ah, non so cosa le abbia detto la dottoressa, forse non vi siete capite, comunque lei ha fatto una bella cazzata".
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 25/11/14 alle 06:55 via WEB
Se è vero che "ignorantia legis non excusat" perché poi si fanno i processi per accertare se quella atessa legge sia stata violata oppure no?
E se è vero che il giudice emette le sentenze "in nome del popolo italiano" (con riferimento all'art. 1 della costituzione), su cosa si fonda la legittimità del giudice ad agire ora che la sovranità del popolo è stata ceduta ad altri soggetti (privati) per via del debito pubblico?
Io dico che chi crede ancora nella giustizia farebbe meglio a ricredersi...
(Rispondi) (Vedi gli altri 5 commenti )
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/11/14 alle 09:07 via WEB
Il popolo rinuncia deliberatamente ad esercitare la propria sovranità. Vengono spese molte parole in questi giorni, ma secondo me al 90% sono luoghi comuni insulsi o strumentali. Il fatto è che la partecipazione è diventata una faccenda parecchio complicata, mentre la crisi economica ci ha sospinti verso un impoverimento culturale che ci rende inadatti al mondo contemporaneo. Siamo come il sottoproletariato dell'antica Roma, cinici e pecoroni allo stesso tempo.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 25/11/14 alle 09:27 via WEB
Il popolo, formato da 60 milioni di individui eterogenei e collegati fra loro solo dalle tramissioni televisive detenute dai gestori dei canali RAI e Mediaset, non può dirsi certo sovrano.
Quanto al primo quesito, malposto, faccio un esempio pratico:
un rubagalline analfabeta che sia stato pizzicato a delinquere, può invocare - di fronte alla legge penale che "non ammette ignoranza" - la stessa preparazione culturale e giuridica di chi lo sottopone a processo?
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/11/14 alle 14:22 via WEB
Che la legge non ammette ignoranza significa che il tuo rubagalline non potrà protestare di non sapere che rubare galline è reato, verrà perseguito in ogni caso. Per il resto potrà essere analfabeta quanto vuole, gli verrà comunque assegnato un avvocato d'ufficio. Non sarà Taormina, né la Bongiorno e neanche Ghedini, ma quello è un problema di soldi, non di ignoranza. Comunque a rubare galline (sono ben informata) vengono mandati i bambini, così non sono perseguibili.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 27/11/14 alle 08:46 via WEB
Certo, è facile per un ruba_galline sapere che il suo gesto è un furto, non ha scusanti. Ma chi, per esempio, chiede interessi (anche legali) sul denaro che presta, lo sa che sta rubando?
Qualcuno glielo ha mai detto che in realtà sta commettendo un odioso reato e che si sente la coscienza a posto solo per via di certe leggi varate "ad personam" che lo autorizzano a speculare?
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/14 alle 00:33 via WEB
L'unico che conosco che presta denaro, non so con quali interessi, lo sa benissimo che commette un reato. Del resto quando non paghi le tasse gli investimenti sono un problema. Comunque la legge non può ammettere ignoranza, l'ignoranza è soggettiva e non dimostrabile. Oddio, in teoria sarebbe anche soggettivo e non dimostrabile che un individuo scambi una marocchina per la nipote di Mubarak o che la creda maggiorenne. Ma l'ignoranza di cui sì parla è soltanto quella relativa alla legge medesima.
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GnothiTauton
GnothiTauton il 25/11/14 alle 05:29 via WEB
temo che l'etica sia scarsamente rappresentata nei Codici : ) Comunque il mio era un ragionamento molto generale. Spero non sia risultato all'apparenza generico
(Rispondi)
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/11/14 alle 08:58 via WEB
Al contrario, mi era parso fin troppo specifico, il tuo riferimento sarcastico agli errori del PM. Comunque, se è vero che non bisognerebbe fare giurisprudenza sulla base di casi particolari, è anche vero che l'uso strumentale della prescrizione da parte dei collegi difensivi è diventato la prassi. Forse siamo un popolo troppo cavilloso per meritare una legislazione garantista. Leggo che Regno Unito e U.S.A. addirittura non hanno la prescrizione. Senza arrivare a tanto, forse per i reati più gravi, e includerei il disastro ambientale, si potrebbe evitare anche da noi. Mi sembra cavilloso anche dover modificare l'imputazione, che è ciò che farà Guariniello a questo punto.
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GnothiTauton
GnothiTauton il 25/11/14 alle 12:23 via WEB
il mio non era sarcasmo e non era riferito al Dottore Guariniello. Comunque, a quanto sembra, anche lui dovrà attrezzarsi con un diverso capo d'accusa
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/11/14 alle 14:24 via WEB
Sì, l'omicidio volontario. Non che non venga prescritto anche quello, ma visto che la gente continua a morire, abbiamo parecchio margine. Il mio invece è sarcasmo, a volte involontario.
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woodenship
woodenship il 25/11/14 alle 16:10 via WEB
E' lo stato di diritto,bellezza.Mi vien da dire.Anch'io rimango sconcertato.Ma ci sono principi da difendere e quello della difesa è inalienabile.Anche nei casi più scottanti,come nei massacratori di Erba,si ha diritto ad una difesa.E nonostante la consapevolezza si cerca di fare assolvere i colpevoli.Ed è qua che mi chiedo se l'avvocato non possa rivestire un ruolo puramente formale in questi casi,come anche quello dell'eternit.Però,evidentemente,c'è un filo che lega saldamente il reo al suo avvocato,nel momento in cui questi accetta di difenderlo davanti ad un tribunale.Ed è un filo che perde pure le migliori intenzioni del legale.E'nell'ordine delle cose che sia così.Ed è il principio di giustizia a dargliene modo.Dunque,alla fine,dovesse ottenere l'assoluzione,penso che non avrà nessuna remora a festeggiare,poichè non ha fatto altro che sottostare ad una regola di democrazia...Dov'è il senso in tutto ciò?Forse che un medico deve lasciare crepare il peggiore degli assassini?Secondo il giuramento di Ippocrate assolutamente no.Io di certo non sarei mai riuscito a fare l'avvocato di individui del genere:mi sarei sentito tirare nel loro abisso di amoralità disumana.O dovendo proprio farlo,non dico che mi sarei disinteressato,perchè qualcun altro avrebbe preso il mio posto,ma di certo non avrei fatto più di tanto per non farli condannare.E se mi avessero sollevato dall'incarico tanto meglio.La storia è troppo piena di gente che,non rifiutandosi di obbedire o aderendo in modo zelante,ha finito per farsi servitrice di orrori e mostruosità.........Un fiore ed un saluto........W.........
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arw3n63
arw3n63 il 25/11/14 alle 16:46 via WEB
Vabbè qualcuno dovrà difendere anche i criminali si sa, però c'è modo e modo, se li si ritiene innocenti è un conto, se invece si sa che sono colpevoli e li si vuol far apparire innocenti, penso che qualche scrupolo lo si dovrebbe avere, si difende comunque? Non lo so, si può anche rifiutare penso.Comunque almeno non vantarsene, ecco.
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/11/14 alle 18:47 via WEB
Rispondo a entrambi dicendo che proprio questo mi chiedevo, se in un caso del genere l'etica non imporrebbe piuttosto di rifiutare la difesa. Non mi sembra un caso paragonabile al medico che lascia morire l'assassino. Però non ho certezze da questo punto di vista. Se si attribuisce un certo valore etico, oltre che legale, alla possibilità di chiunque di aver diritto a una difesa, allora sì l'avvocato diventa come il medico, o forse semplicemente come qualunque altro lavoratore che svolge un compito necessario. Però questo apre ad altre discussioni: vale anche per chi lavora per l'industria bellica, ad esempio?
Ma soprattutto, alla fine, mi auguro che chi fa questo lavoro per tanti versi discutibile, lo faccia con sobrietà; se festeggiassero la vittoria lo troverei davvero brutto.
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woodenship
woodenship il 25/11/14 alle 22:31 via WEB
Temo che finisca per prevalere qualcosa di simile alla sindrome di Stoccolma,dove il difensore finisce per prendere in modo convinto le parti del delinquente,del reo,arrivando a parteggiare per la sua liberazione e magari pure a festeggiare,pur sapendo che è un assassino e quanto di peggio c'è sulla terra.Il problema è sempre quelfilo invisibile che gli si attorciglia e assottigliandosi lascia varcare la soglia del male.Non sono pochi gli avvocati legati mani e piedi con le organizzazioni criminali.E non mi si venga a dire che se non lo fanno loro lo farebbero altri.Anche i militari tedeschi si difendevano in questo modo........
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/11/14 alle 23:00 via WEB
Per le organizzazioni criminali forse è ancora diverso. A parte qualche caso famoso, quelli che diventano avvocati magari fanno già parte delle famiglie mafiose o del loro humus sociale, sono già collusi a priori. In un caso come questo secondo me quello che finisce per prevalere non è nemmeno la simpatia per il reo, o il Male con la m maiuscola: temo che passi tutto attraverso il cinismo.
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woodenship
woodenship il 26/11/14 alle 16:53 via WEB
Termine sacrosanto e più che mai appropriato,mentre scivevo mi sfuggiva,ma tu l'hai detto e così credo anch'io che stan le cose......
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 26/11/14 alle 23:11 via WEB
E' complicato... il cinismo è parente dell'intelligenza, il male è affascinante, e non ci sono muri a separarlo dal bene. E a pensare molto tutto diventa confuso.
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woodenship
woodenship il 27/11/14 alle 18:07 via WEB
Abbiamo una visione alterata e manichea,dovuta a secoli di educazione edulcorata:il bene ed il male non esistono,esistono delle azioni o dei sentimenti che,alla lunga, porteranno da una parte piuttosto che dall'altra.....
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/14 alle 00:37 via WEB
Ero già confusa di mio, temo che tu abbia rincarato la dose :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
woodenship
woodenship il 29/11/14 alle 21:07 via WEB
Ho paura che siano proprio le cose ad essere confuse di suo.Come dicevamo esiste un diritto alla difesa in tutti i casi,anche in quelli in cui la colpevolezza è incontestabilmente palese.Ma anche in ciò,se l'avvocato è in grado di ribaltare tutto,conducendo l'assistito all'assoluzione,non si può fare altro che cercare di vedere il problema su una più lunga prospettiva.Ovvero,l'assoluzione di oggi, può creare un moto di indignazione che porta al cambiamento e all'inasprimento di leggi che hanno favorito l'assoluzione.Dunque ciò che nel presente è negativo,nel futuro può rivelarsi positivo.Anche perchè ormai la popolazione affetta da queste patologie va crescendo in modo esponenziale ed anche i più ciechi e sordi si vanno convincendo che si dovrebbe fare qualcosa anche nell'ambito produttivo,oltre che in quello sanitario e preventivo.Dunque direi che il problema non è più sul fatto che il difensore arrivi a festeggiare o meno,poichè dal punto di vista etico è impossibile tracciare una linea netta tra bene e male.Ma è sul fatto se si riesce ad influenzare in modo decisivo o meno nel varare leggi che siano più restrittive e quindi incisive in tema ambientale.Dunque facendo sì che non sia così negativa l'assoluzione...Spero di essere riuscito a spiegarmi,in caso contrario accetto pure bacchettate sulle dita.......Un saluto ed un fiore..........W..........
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 30/11/14 alle 19:24 via WEB
Tu dici? Anche il Vajont ha suscitato indignazione e in quel caso almeno ci furono delle pene anche se lievi. Però con il dissesto idrogeologico non abbiamo fatto grandi progressi. Spero che tu abbia ragione, comunque.
(Rispondi)
 
 
 
 
woodenship
woodenship il 01/12/14 alle 22:50 via WEB
Dovessimo limitare la nostra ragione al presente ed al passato,credo che non ci rimarrebbe che la disperazione e lo spaesamento totale.E'giocoforza cercare di spostare i paletti più in là,altrimenti questo sistema non reggerebbe in piedi nemmeno un momento.Ma è proprio grazie a questo modo di spostare in avanti le prospettive che ha fatto sì che si riuscisse a fare qualche timido passo in avanti...Adesso almeno non si costruiscono più dighe come quella del Vajont,no?...........
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 01/12/14 alle 23:06 via WEB
Non ci serve nemmeno più l'energia elettrica, non abbiamo più industrie. E' la decrescita infelice, baby :-)
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woodenship
woodenship il 02/12/14 alle 15:23 via WEB
Oscuramento da depressione...economica....W.......
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 02/12/14 alle 19:07 via WEB
Risparmio energetico. E con la disoccupazione ci sono anche meno auto in circolazione.
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arw3n63
arw3n63 il 26/11/14 alle 17:35 via WEB
Penso che chiunque dovrebbe avere la possibilità di essere difeso ma come? Difesa potrebbe anche essere quella di cercare una riduzione di pena,invocando qualche attenuante ecc...ma non far assolvere per innocenza chi si sa, con prove che sia colpevole, questo non è etico a mio parere.So che sei colpevole ma faccio di tutto per farti passare da innocente e vincere la causa, no questo va contro i miei principi. Capisco che ci siano invece avvocati privi di scrupoli e coscienza però vorrei vedere se tra le vittime ci fossero stati loro famigliari, sarebbe stato diverso? Ecco l'industria bellica...un bel dilemma...qui si potrebbe dire che le armi non servono solo ad offendere ma anche difendere, solo che chi le vende sa a che scopo verranno usate? Penso di sì, e si vende benissimo a chi si sa le useranno per colpire, offendere. Sì anch'io troverei brutto festeggiare ma purtroppo c'è gente senza scrupoli, si sa.
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 26/11/14 alle 23:14 via WEB
Non lo so. Io l'avvocato non lo potrei fare, starei dall'analista tutto il giorno :-) Lavorerei piuttosto per l'industria bellica, lì almeno gli scrupoli te li fai tutti in una volta e poi decidi. Una volta ho fatto un colloquio... poi ho deciso diversamente per altre ragioni.
(Rispondi) (Vedi gli altri 8 commenti )
 
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 28/11/14 alle 17:55 via WEB
Manco io :-) A proposito di avvocati senza scrupoli mi viene in mente il film: "l'Avvocato del diavolo" vanità, carriera, ambizione al successo, ogni causa vinta porta il protagonista a perdere tutti gli affetti più cari, "cedere l'anima al Diavolo", ma è tutta una visione e prende coscienza di tutto il male che si trascina dietro.
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/14 alle 22:45 via WEB
Non credo di averlo mai visto.
(Rispondi)
 
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 02/12/14 alle 15:41 via WEB
Be' se ti capita e t'interessa, è passato più volte in tv.
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 02/12/14 alle 19:04 via WEB
Avevo maturato la convinzione che fosse una cagata :-), ma a questo punto se capita lo vedrò.
(Rispondi)
 
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 03/12/14 alle 15:22 via WEB
Be' non lo so a me è piaciuto, comunque tra i protagonisti c'è Al Pacino nelle vesti di Satana, una Charlize Theron e Keanu Reeves nelle vesti dell'ambizioso avvocato.
(Rispondi)
 
 
 
 
BacardiAndCola
BacardiAndCola il 05/12/14 alle 10:14 via WEB
.... Di cui monologo finale strepitoso!
(Rispondi)
 
 
 
 
disilluso70
disilluso70 il 29/11/14 alle 14:58 via WEB
In realtà non cede l'anima al Diavolo, scopre di esserne il figlio...
(Rispondi)
 
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 02/12/14 alle 15:41 via WEB
Sì lo si scopre solo verso la fine del film però si sottrae al destino suicidandosi, almeno apparentemente perchè: "Apparentemente morto, Kevin si "risveglia" nel bagno del tribunale e comprende che quanto ha vissuto fino a quel momento era solo una visione. Ripreso il controllo di sé stesso decide di abbandonare la causa, rinunciando ad una promettente carriera ma avendo salva l'anima." Ma anche questo potrebbe essere solo un'illusione :-)
(Rispondi)
 
hatterinavampira
hatterinavampira il 01/12/14 alle 00:25 via WEB
Penso che la professione dell'avvocato sia difficile quanto quella medica o altre professioni di responsabilità. Forse la ricetta giusta è stare sopra le parti senza farsi coinvolgere dagli eventi, anche se forse non è del tutto possibile. Detto questo che i morti per eternit riposino in pace e che dove sono adesso siano beati.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 01/12/14 alle 23:09 via WEB
Sì, forse chi fa quel mestiere lo fa con il giusto distacco, come medici e infermieri. Forse è soltanto difficile immedesimarsi per chi come noi ne è fuori.
(Rispondi)
 
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