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Viaggio in Sicilia – Il barocco

Post n°465 pubblicato il 04 Settembre 2015 da meninasallospecchio

Del famoso barocco siciliano avete tutti sentito parlare, immagino soprattutto a proposito della cattedrale di Noto, crollata nel 1996 e poi rimessa in sesto 11 anni dopo. Non era affatto la prima volta che crollava. Zona sismica, materiale friabile e, per dirla tutta, alcune strutture erano state fatte un po' a cazzo, già nel 1700.

Comunque la cattedrale è questa qua, opera dell'architetto Rosario Gagliardi, non la sua realizzazione migliore.

Cattedrale di Noto

Questa faccenda del barocco è diffusa in tutto il ragusano e parte della provincia di Siracusa, come la stessa Noto. Ora magari voi lo sapete, oppure lo ignorate come me prima di andare in Sicilia, e vi chiedete: ma perché tutto 'sto barocco, tutto insieme proprio lì? No, perché c'è un motivo. Ed il motivo è che nel 1693 ci fu un terremoto disastroso che rase al suolo praticamente tutte le città della zona.

Si vede che i soldi non gli mancavano, perché subito dopo decisero di ricostruire tutto quanto più bello che prìa, a volte abbandonando il sito della città originaria e rifacendola in un luogo poco distante, come a Noto appunto. Di Ragusa addirittura ne fecero due, per non sbagliare.

Questo spiega perché non solo ci siano le chiese barocche, ma anche bellissimi palazzi, al punto che città come Modica mostrano intere strade con un'architettura uniforme. I palazzi li facevano con questi balconi, un po' difficili da fotografare, sorretti da strane sculture, anche doppie come in questo caso.

Balcone barocco

Il maggiore artefice della ricostruzione fu per l'appunto questo Gagliardi. Il quale cominciò con la chiesa di San Giorgio a Ragusa Ibla.

San Giorgio a Ragusa

Adesso qui nella mia foto non si vede tanto bene, ma quella scalinata già non scherza. In più, come mi hanno fatto notare, c'era questo slancio verso l'alto, dato dai tre livelli della facciata, di cui l'ultimo è scenografia pura, nel senso che dietro non c'è niente. Cioè l'interno della chiesa arriva soltanto al secondo livello della facciata, il resto è una quinta di teatro.

Comunque la chiesa non è affatto male e lo dovette pensare anche il Gagliardi perché a Modica la rifece precisa identica, San Giorgio pure quella. Di Modica non ho foto perché avevo scaricato il cellulare. Potrei cercarla in rete, ma questo vale anche per le fregnacce che vi sto raccontando, il bello (o il brutto) è che sono le mie. Comunque a Modica al Gagliardi gli è andata ancora più di culo, anche se lui non lo sa perché è morto. In un momento successivo, nell'800, fu rifatta una parte del quartiere e, alla scalinata originale che era identica a quella di Ragusa, fu aggiunta una parte più grande che include anche un giardino. Per cui ora la chiesa di Modica sta in cima a una scalinata grandiosa che la rende ancora più spettacolare del suo modello ragusano.

Il barocco in Sicilia venne così bene che continuarono a riprodurlo anche quando altrove era passato di moda, cioè in alcuni posti anche fino a metà '800, mentre nelle capitali europee era stato soppiantato dal gusto neoclassico fin dalla seconda parte del '700. Non solo Gagliardi si copiò da solo, ma la chiesa di Ragusa fu di esempio anche per gli altri architetti, i quali costruirono parecche altre chiese con questi tre livelli e precedute da un'importante scalinata. Poi tutti quanti si misero a fare delle gradinate e per queste città della Sicilia ti fai per lo più un gran mazzo a salire tutte 'ste scale sotto al sole cocente.

Per fortuna ci avevano pensato gli arabi a inventare le granite.

Scalinata di Caltagirone Scalinata di Ragusa Scalinata di Noto

 
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Commenti al Post:
angelorosa2010
angelorosa2010 il 04/09/15 alle 10:47 via WEB
Di sicuro meglio se tutto questo è raccontato da te; pari pari stesso linguaggio ti vedrei bene anche su Radio3 , invece di tutte le parole e voci pallose che t'addormentano !
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 04/09/15 alle 11:10 via WEB
Eh, il mio di insegnante/divulgatrice è un talento sprecato :-)
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arw3n63
arw3n63 il 04/09/15 alle 14:29 via WEB
Fantastico quel balcone, un'opera d'arte, le scalinate però le detesto!Veramente interessanti l'arte e i luoghi raccontati da te, un tour virtuale, io non ci sono mai stata manco in Sicilia, mi faccio una cultura nel tuo blog.
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 04/09/15 alle 15:16 via WEB
Ce ne sono parecchi di balconi fatti in quel modo, testimoniano il gusto di un'epoca che amava sorprendere con l'illusionismo ottico e le bizzarrie figurative. Anche le scalinate sono molto scenografiche: quella della foto in basso a sinistra è a Caltagirone, ha 142 gradini tutti con le alzate in ceramica.
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arw3n63
arw3n63 il 04/09/15 alle 16:56 via WEB
Ammazzate chissà che fiatone! 142 gradini!
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 04/09/15 alle 20:35 via WEB
Il bello è che io li ho saliti senza neanche avere un motivo particolare, che dopo tutto la scalinata si vede meglio dal basso e oltretutto la macchina ce l'avevo giù. Ma mi sembrava una cosa non salire. Capisci cosa intendo quando dico che sono una fanatica? :-)
Comunque a Ragusa i gradini per raggiungere la città nuova sono 340. In cima c'è una chiesa che si chiama... indovina un po'... Santa Maria delle Scale.
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arw3n63
arw3n63 il 06/09/15 alle 14:25 via WEB
A volte si sale perché non si sa neanche, incominci a fare i gradini uno dopo l'altro e arrivi in cima, curiosità, sfida boh! Alla fine ti ritrovi in cima:-) Già dopo 340 gradini il minimo è chiamarla S.Maria delle scale protettrice di chi sale:-)
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 06/09/15 alle 14:47 via WEB
Sì, come in Messico che si sale su tutte quelle piramidi come se te l'avesse ordinato il dottore. Che in cima non c'è assolutamente niente e quando sei su ne hai tanto come prima. Però tutti salgono.
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blumannaro
blumannaro il 04/09/15 alle 16:50 via WEB
Curioso. Nel 1693 dopo un terremoto disastroso in breve hanno ricostruito tutto. Oggi i terremoti fanno in tempo a tornare prima ancora che siano partiti i lavori per sistemare i danni di quelli precedenti.
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 04/09/15 alle 20:37 via WEB
Diciamo che erano in pochi a decidere. Comunque non sistemavano i danni, facevano tutto nuovo, operazione in genere più semplice. E qualche annetto ce l'hanno messo, spesso anche più di qualche annetto.
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PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 04/09/15 alle 21:55 via WEB
Quando andiamo a visitare posti nuovi mia moglie si infila subito a curiosare nelle chiese e nei castelli.
Cose che a me fanno venire solo una grande rabbia al pensiero che i potenti dell'epoca (papi, re, principi, conti marchesi e compagnia bella) per realizzare quelle costruzioni che avevano l'unico scopo di rafforzare il loro potere, saranno stati sfruttati e spremuti da tasse inique migliaia e migliaia di cittadini, anzi di sudditi.
Quando va bene resto invece totalmente indifferente, in quanto girando quotidianamente per Roma col motorino, di chiese e di monumenti a cielo aperto qui ce ne sono a bizzeffe...
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meninasallospecchio
meninasallospecchio il 04/09/15 alle 22:11 via WEB
In realtà, per quanto possa sembrarti strano, spesso i sudditi erano abbastanza contenti di contribuire alla costruzione quanto meno delle chiese. A noi oggi suona strano, ma per più di un millennio la religione ha permeato la vita anche della gente comune, che spesso pensava più all'aldilà che all'aldiqua.
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PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 04/09/15 alle 22:19 via WEB
Pensa tu a che razza di lavaggio del cervello furono sottoposti, quei poveracci.
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