Senza fallo

Blog migranti

Voci insistenti, non so quanto attendibili, dicono che a ottobre saremo tutti sfrattati da Libero.

Contrariamente alla maggior parte dei miei colleghi blogger, non ho neanche provato ad aprire un blog sulla piattaforma di Virgilio. Mi è bastato sentire gli altri lamentarsi, e la vita è troppo breve per andarsi a cercare delle rogne. Se davvero la nuova piattaforma fa così cagare come tutti dicono, tanto vale spostarsi decisamente altrove. Ipotesi che avevo già considerato ai tempi del bannaggio, tant'è che esiste un Senza fallo sia su blogspot sia su wordpress.

Non soltanto in questo mi differenzio dai miei esimii colleghi. A quanto pare fa molto fine dire con ostentata nonchalance "non me ne frega niente del mio blog, sono solo fregnacce, se cancellano tutto mi fanno un favore". Non so se questa esibizione di modestia sia una captatio benevolentiae o se a tutti gli effetti privilegi l'aspetto sociale del blog, come a dire: mi interessano soltanto i miei amichetti e anni di scrittura hanno avuto soltanto lo scopo di propiziare delle relazioni; ragione per cui chiedo soltanto di poter continuare, di ciò che è stato non mi importa nulla.

Be', per me non è così. Tengo molto a quello che ho scritto; non tutto, eh, ma buona parte. Ovviamente ho tutto salvato, ma ci terrei anche che restasse pubblico. C'è poi il problema dei commenti, che a volte sono meglio del post, ma su quelli sarei più possibilista, l'importante è ciò che ho scritto io. Oooohhh! E voi fate pure i finti modesti se volete, ecchecazzo.

Bene. Quindi per me evidentemente sarebbe un plus se Libero mi desse la possibilità di trasferirmi armi e bagagli su Virgilio. A quel punto potrei anche chiudere un occhio su malfunzionamenti o farraginosità della piattaforma. Considererei seriamente questa opzione, diciamo così, conservativa. Il secondo plus sarebbe il mantenimento dei legami della community, ma in fin dei conti non credo di avere qui dentro più di una ventina di lettori assidui, che forse sarebbero disposti a seguirmi altrove; magari se, per semplificare la vita, tengo un piede dentro sull'esempio di blumannaro.

Se invece optassi decisamente per una nuova piattaforma, allora potrei fare un lavorone di recupero e riordino dei miei post passati, buttandone via credo un 30% e suddividendo gli altri per aree tematiche: idea che non mi dispiace affatto, ma che non sono sicura avrei voglia di implementare.

E poi si pone il problema: quale piattaforma? Come praticamente in ogni settore dell'esistenza, dagli smartphone alla politica, la scelta è dicotomica. Blogspot o Wordpress.

Da quello che ho capito leggendo in giro (e come vi dicevo ho un minimo provato), la scelta si pone nei termini che vado a descrivervi sommariamente: se dico cazzate correggetemi pure.

Blogspot è più facile da usare e ha la maggior parte delle funzionalità incluse. Per contro non consente di smanettare più di tanto se uno vuole uscire dal seminato, aggiungendo o modificando caratteristiche. Ma soprattutto è un po' come qui: ti dà la gestione del blog e fa anche da host gratuito per i tuoi contenuti, che quindi sono di proprietà di google e in teoria te lo può pure chiudere, anche se ovviamente non c'è tutta la menata dei bannaggi, a meno che uno proprio non commetta dei reati.

Di Wordpress invece esistono due versioni: .com e .org. La prima è gratuita ma offre funzionalità molto basiche e hai lo stesso problema di blogspot: la piattaforma ti dà l'hosting e non sei "padrone" del tuo blog. La seconda, cosiddetta self-hosted, ti dà la gestione ma devi pagare il tuo spazio su wordpress stesso o su altro host. Su questa versione hai inoltre a disposizione un'infinità di plug-in e widget per fare di tutto di più, la maggior parte dei quali è a pagamento. Da quello che ho letto in giro, poiché l'appetito vien mangiando, alla fine per avere un bel blog ti spendi sui 100 euro l'anno.

Le conclusioni sommarie sono che non c'è nessun motivo per andare su wordpress.com. O vai su blogspot oppure sulla versione self-hosted di wordpress. Se girate un po' in rete, vedrete che tutti consigliano questa seconda opzione, perché ovviamente tutti i blogger che vi appariranno su google appartengono a smanettoni ai quali non sembra vero di poter pasticciare un po' con html e php, invece di bere un bicchiere di vino e trombare come facciamo noi per divertirci.

Vabbé, insomma, ti dicono: se sei un blogger serio devi andare su wordpress.org. Personalmente quello che mi attira di wordpress è la gestione dei menù, che mi consentirebbe di dividere i post per argomento, come mi piacerebbe fare. Non ho trovato un modo per farlo su blogspot, anche se complessivamente lo preferisco come piattaforma.
Perché tutto sommato non credo affatto di essere una blogger seria.