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Post n°363 pubblicato il 30 Agosto 2014 da meninasallospecchio
Una volta, tantissimo tempo fa, avevo un amante. Una sera andammo insieme a vedere un evento, non vorrei essere più precisa. Lo spettacolo cominciò nel momento stesso in cui stavamo arrivando. - Quando sono con te è sempre tutto perfetto – disse lui. - Ora, per esempio, noi siamo qui e sembra che lo stiano facendo apposta per noi. Sono sempre stata una donna romantica. Così gli risposi: - La chiamano puntualità. Il fatto è che, quando tutto va bene, sembra che sia successo per caso. Ma niente succede per caso. La verità è che per ogni cosa che sembra filare liscia come l'olio, c'è dietro qualcuno che ci ha pensato ed eventualmente si è fatto anche il mazzo perché tutto andasse per il meglio. Murphy insegna che se uno lascia che le cose vadano come devono andare, andranno certamente a rotoli. Quando ero in vacanza con gli uomini, la situazione più tipica era: lui che si mette al volante e dice "Dove andiamo?" e io che dico dove, come e perché, per quanto tempo e per fare cosa. Non è una situazione insolita, succede in molte coppie. Poi ti fanno anche passare per arpìa, per quella che vuole comandare o dominare, ma la verità è che uno riempie gli spazi lasciati vuoti. Sarebbe piaciuto anche a me, a volte, arrivare a casa e trovare un uomo che mi dice: "Ho preso due biglietti per il teatro" (o per un concerto, o una mostra, una partita di calcio o un combattimento di galli). Oppure: "Vestiti che ho prenotato al ristorante". Ma non è mai successo. Sono sempre io che pianifico tutto, anche con gli amici, sempre passando per arpìa. Ieri, dopo una serata finita a schifìo, ho chiamato il mio amico cosidetto Venti Euro. Più che altro volevo fare quattro chiacchiere per non andare a dormire incazzata. Ventieuro mi dice che non vuole invecchiare, che spera di morire prima di fare certe stronzate che vede o sente raccontare sui vecchi. Possiamo solo peggiorare, gli rispondo per incoraggiarlo, ma ognuno peggiora a modo suo, trasformando in manìe quelle che prima erano simpatiche caratteristiche, poi bizzarrìe e successivamente difetti. So già quale sarà la mia, di manìa, gli dico. Divento sempre più insofferente, quando la gente mi impedisce di fare quello che ho deciso, si inserisce nelle mie abitudini o nei miei piani. Trenta mi ha chiamato al telefono durante una partita dell'Italia ai mondiali. Mancavano 4 minuti alla fine del primo tempo. - Ma c'è la partita! - ho protestato. - Ah... perché, tu guardi la partita? - replica lui con ostentato disprezzo. Non ci sono più gli uomini di una volta. Guarda, bello, che se mi chiama Brad Pitt mentre c'è la Littizzetto, per dire, gli faccio: - Sorry Brad, call me at 9.30. Sì, aggiunge Ventieuro, non sopporti che ti scombinino i piani. Già. Come quando vengono amici a trovarmi e io programmo per loro una fittissima agenda di attività. E invece quelli stanno a ciondolare e fumare in giardino. E no, eh. Qui si fa come dico io! Mai viaggiato in più di due persone, due è il numero massimo. Altrimenti non si combina niente perché tutti cazzeggiano e perdono tempo. E poi magari qualcuno osa anche contestare le mie decisioni, che ovviamente sono le migliori possibili.
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