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We are wogs

Post n°442 pubblicato il 22 Maggio 2015 da meninasallospecchio

La mia amica Rosa, di cui ho parlato qualche volta su questo blog, vive da 10 mesi in Inghilterra, dove suo marito ha un contratto presso un'università. Con il suo permesso pubblico quello che ha scritto oggi su Facebook.


Questa mattina nell'uscire di casa per accompagnare E. a scuola abbiamo trovato una scritta sul vetro della porta d'ingresso, piuttosto grossa: wog.
È un insulto, significa immigrato del sud europa, in precedenza era sinonimo di "negro". Un po' il nostro "lurido terrone" insomma. Viene usato contro coloro che non sono anglosassoni. 
Non sono il tipo da abbassare la testa di fronte a certe porcate razziste, ma mio malgrado mi sento ferita, spaventata e ferita. 
Mi chiedo se basterà questo o dovró aspettarmi altro, vivendo nel paese di Ukip al 16%. 
È tutto il giorno che penso se voglio davvero condividere o meno quanto sopra. 
Mi vergogno, per assurdo che possa sembrare.
In ultima istanza ho deciso di sì. 
In parte per sfogo, perchè questo avvenimento mi ha scossa molto, lasciandomi addosso sentimenti di impotenza e tristezza. La mia casa non è più il luogo sicuro che credevo e camminare per strada mi fa irrimediabilmente chiedere quanti, fra coloro che incontro, provano lo stesso odio? E se i miei figli venissero chiamati così, a scuola? Cosa posso fare?

In parte scrivo anche per dare una risposta a molte accuse: perchè c'è chi pensa sia solo bello e facile, comodo andarsene dall'Italia. Ma soprattutto perchè troppo spesso si sottovaluta il peso del razzismo sulle vite di quelli che lo subiscono, minimizziamo il clima e la disposizione d'animo che gli insulti e l'emarginazione producono negli esseri umani. Non so per quanto tempo da oggi controlleró la porta di casa alla ricerca di altre scritte. So peró che Coventry, l'Inghilterra che è da 10 mesi la mia casa, improvvisamente mi è avulsa e ci metteró un po' a riadattarmi.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
UnUomo.InCammino il 04/06/15 alle 15:45 via WEB
Ineccepibile.
Sono lustri che combatto una battaglia sullo stop al consumo del territorio e sulla decrescita dell'artificalizzazione.
Pensare che gli immigrati che arrivano siano meglio degli italiani è una credenza che non ha alcun fondamento.
Se si osserva la disgustosa distesa cementizia di orribile, dozzinale e scadente edilizia modernista coi quali in Siria, in Egitto, in Pachistan, etc. hanno letteralmente devastato la loro terra, uno si chiede perché oltre ai cementatori distruttori nostrani si dovrebbe importare quelli non meno virulenti dall'estero, no!?
Senza contare che da qualche parte 'ste decine di milionate di invasori sfondaconfini bisogna metterli, no!? Secondo te, anche supponendo che gli x milioni di abitazioni vuote siano state confiscate e riempite, cosa succederà quando arriveranno altre decine di milioni di alloctoni? a) verranno costruite nuove abitazioni b) verranno demolite abitazioni esistenti e i terreni verrano rinaturalizzati e resi di nuovo biologici ovvero con capacità fotosintetica c) non succederà nulla ?
 
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