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« Meetic - Troppa animaMeetic - L'incontro »

Meetic - Tappe intermedie

Post n°458 pubblicato il 04 Agosto 2015 da meninasallospecchio

Come evitare dunque le insidie del virtuale? Be', intanto vedere una foto è fondamentale. Non è solo una faccenda di aspetto fisico, il volto comunica molto sulla persona. Ci sono facce da scemo, da ingenuo, da sfigato, da tamarro, da uomo che non deve chiedere mai, da stronzo. Certo c'è il problema della fotogenìa. Non è tanto questione di stare bene o male, non essere fotogenici significa non riuscire a esprimere la propria personalità nell'immagine fotografica. Ovviamente catturare la famosa anima (e vabbé, mi sono rassegnata, parlo di anima anch'io) sta molto all'abilità del fotografo, ma alcune persone offrono più facilmente la propria spontaneità all'obiettivo, mentre altre si raggelano in una fissità impaurita.

Vedere più di una foto aiuta a formarsi un'idea. Lo sanno bene gli uomini, che ti chiedono foto a raffica, per evitare di ricevere quella che ho sentito definire la "foto della vita". Verissimo. Conosco irrecuperabili ciospe che pubblicano su Facebook foto con angolature assurde, in cui riescono a sembrare delle gran fighe. E poi tutti gli uomini conosciuti nel virtuale lamentano di aver incontrato donne che avevano mandato foto di 25 anni o 25 chili prima. Mi domando perché la gente faccia cose del genere.

Anche la telefonata può rivelarsi un momento importante, però è un'arma a doppio taglio, un po' come la scrittura. Ci sono persone che al telefono si bloccano, non sono capaci di sostenere una conversazione. Però sentire la voce è molto utile, perché se risulta fastidiosa vale quanto la bruttezza. Mi è anche successo che un tono di voce trasformasse quella che nello scritto era parsa gradevole autoironia in menossissima lagna. In ogni caso lo scambio verbale è più intenso e spontaneo di quello scritto e, se funziona bene, è di buon auspicio per il prosieguo.

Si tenga presente che non soltanto le nostre, di aspettative, possono essere eccessive o falsate, ma anche quelle che creiamo nell'interlocutore. Per esempio questa cosa del telefono ho l'impressione che nel mio caso produca un immaginario un po' distorto. Non so, me l'hanno detto così in tanti che ho una bella voce che sto finendo per crederci. Ma soprattutto dev'essere questa storia della R che fa sì che gli uomini si facciano dei film: poi quando vedono una pacifica madamìn in luogo della bomba del sesso che si erano prefigurati, restano delusi.

Comunque alla fine c'è l'incontro, il momento della verità. Se gli scambi virtuali che lo precedono durano molto a lungo, ma molto molto, allora non riserverà sorprese. Ho maturato la convinzione che il virtuale tenda asintoticamente al reale, per cui alla lunga la persona che incontri è più o meno esattamente come te la aspettavi. Questo succede per esempio quando incontri in un raduno persone che frequenti virtualmente da anni tramite forum o blog e sulle quali non hai costruito proiezioni.

Ma gli incontri di coppia non avvengono mai dopo un tempo così lungo da permettere questo tipo di approfondimento. Il rimorchio virtuale esige tempi veloci, altrimenti l'interesse si sposta rapidamente altrove. Bisogna quindi essere preparati al peggio. O, meglio ancora, non essere preparati a niente. Affrontarlo con lo stesso spirito con cui si incontrerebbe un collega o una persona che devi vedere per altro motivo: esco con uno sconosciuto, vediamo cosa succede.

 

(e vediamo cosa succede...)

 
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Rispondi al commento:
BacardiAndCola
BacardiAndCola il 09/08/15 alle 19:16 via WEB
La dimensione virtuale si sposta ad una attrazione mentale, piuttosto che fisica. Se le due combaciano è un gran bel mix.
Io personalmente sono di natura diffidente e inizialmente anche sulle mie e piuttosto antipatica, mi è capitato molto raramente di incontrare qualcuno dopo solo qualche scambio, anche perchè in tal caso non avrei più avuto il tempo nemmeno per fare la pipì. Ritengo che una attrazione mentale vera, non faccia abbassare l'interesse anzi, lo alzi, non ho quindi mai avuto fretta e mi sono sempre data dei tempi per capire, anche perchè oltre il virtuale, ognuno di noi ha una vita...amicizie, impegni, lavoro...insomma personalmente ho conosciuto diverse persone, uomini e donne, con alcuni dopo anni sono ancora in contatto. La persona con cui sono più legata in amicizia,è una donna che conobbi proprio su libero e che fatalità viveva nella mia stessa cittadina. Ci frequentiamo da 8 anni. L'uomo con cui ho una bellissima amicizia (cosa rara tra uomo e donna) lo conobbi qui, sono passati sei anni e ancora ci sentiamo. Conosco la sua ragazza, suo figlio, lui mia madre, le mie amiche e in compagnia abbiamo passato dei bei momenti.La storia più lunga e importante vissuta lo conobbi virtualmente...più di tre mesi di scambio prima di un incontro. Ma c'è stato anche chi mi ha "corteggiata" per 6 mesi chi per 9 mesi, prima di un incontro. (Forse un pò troppo, ma le situazioni dipendono anche dai momenti in cui siamo e viviamo o da cose che si intrinsecano) Insomma menina, siamo talmente in tanti nel virtuale (sia libero, meetic o quanto altro)che è possibile la cosa diventi come quando andiamo in macelleria e dalla vetrina scegliamo la carne che ci sembra più bella...solo che esistono i coloranti, quindi forse, è bene prendersi del tempo e leggere bene le etichette di provenienza e avere qualche informazione per accertarsi del sapore, che vada un tantino oltre l'apparenza.
Conosco donne e uomini che con questi nuovi metodi di approccio (veloci) riescono a conoscere anche una decina di persone a settimana, è una questione di statistica sui numeri quel che ne può venire fuori, io personalmente il tempo e la voglia per giocare con i numeri non ce l'ho, preferisco approfondire prima e muovermi se penso che possa valerne la pena. Un incontro riuscito non è solo se c'è una attrazione, può essere un incontro riuscito perchè si passa la serata con una persona intelligente e piacevole, anche se il movimento di base è quello attrattivo. Conoscere una persona è anche confrontarsi, mettersi in discussione, un mondo che non ci appartiene ove magari non siamo intenzionati ad entrare. Io la vedo così...
So, che il tuo post gioca molto sulla ironia, mentre io commento su un altra linea, ma ecco, si rischia anche di far apparire inutile e ridicolo quello che poi è oggi (virtuale in generale non meetic in specifico) uno dei metodi di approccio e conoscenza più in uso.
 
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