19 APRILE.
HO INIZIATO A CONTARTI QUANDO NON DOVEVO E PER TANTO TEMPO ERO FERMO LI', PROPRIO DOVE AVEVO COMINCIATO. LA SERA PRIMA DI INIZIARE A CONTARE MI RICORDO CHE HO MESSO AL POLLICE DESTRO UN ANELLO. E LUI CON ME HA INIZIATO A CORRERE. L'INIZIO NON LO CONOSCEVO. MI RICORDO LA STAZIONE PIENA NONOSTANTE LA NOTTE. TUTTI INIZIAVANO IL LORO VIAGGIO PROPRIO COME ME. LE ORE SONO PASSATE, LENTE E VELOCI ALLO STESSO TEMPO, SPERANZOSE E CHIUSE DAL MISTERO DEL PASSO SEGUENTE. TRA NOI CHE NON CI CONOSCEVAMO C'ERA CHI SI PARLAVA, CHI DORMIVA E CHI SE NE STAVA ZITTO. POI TUTTO DI CORSA. E TUTTO IN CODA. CODE. CODE. CODE. IL TEMPO E' VOLATO E GIA' TORNAVO A CASA. DI CORSA PERCHE' LA MATTINA DOPO RITORNAVO. E NEMMENO IL TEMPO DI SALUTARE CHE LA DESTINAZIONE ERA CERTA. 21°. BENE... MA POI LORO. LA PAURA. IL CALDO. TUTTO TREMENDAMENTE DIFFICILE. TUTTO SENZA LA POSSIBILITA' DI UNA PIEGA. ZITTO. DI CORSA. FERMI. AL TEMPO. MATTINE POMERIGGI SERE. MATTINE POMERIGGI SERE. POI IL CIRCOLO. LA PRIMA SERA DA SOLO. I TURNI. GLI ANZIANI. I SERVIZI PER LORO. POI LORO CHE CI SALUTANO... SE NE VANNO DOVE NOI SOLO SOGNAVAMO. E TUTTI I GIORNI UGUALI CI DAVANO SOLO LE STESSE PAROLE. LE FESTE E LE PAURE DI NON POTER USCIRE. I NUOVI CHE ARRIVANO. CAPODANNO. E FINALMENTE GODERE LE MIE FATICHE. E POI... DOPO TANTO RINCORRERE ECCO IL 19 APRILE. ALLE 15.30 I MIEI BAGAGLI ESCONO. SONO LIBERO.
ALLE 16 L'ORECCHINO APPENA FATTO.
E TORNANDO A CASA IN MACCHINA LO TOCCO.. SODDISFATTO.
IL BUCO DELLA LIBERTA'.
GRAZIE 6° SKA 1999. NON TI SCORDERO' MAI.