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Le mie vacanze

Post n°47 pubblicato il 23 Luglio 2008 da infinity00

Cari amici
Sono partito per le vacanze estive senza nemmeno salutarvi. Per questo non posso che scusarmi con voi, che mi avete seguito in questa mia “folle avventura”.
Le due settimane che hanno preceduto la mia partenza, sono state molto intense, sia dal punto di vista lavorativo che familiare. Certo, avrei comunque dovuto trovare il tempo per scrivere qualcosa, ma non ci sono riuscito. In tutto questo marasma, sono anche rimasto senza internet dal 9 di Giugno fino a venerdì scorso, il tutto per la “gande efficienza della Telecom”, ma di questo vorrei parlarvi la prossima volta.
A metà Giugno, sono partito con la mia famiglia per Molveno, un piccolo paesino vicino Trento, nella vallata delle dolomiti del Brenta. Personalmente era la prima volta che visitavo un posto del genere e devo dire che l’ho trovato a dir poco fantastico. Molveno ha alle spalle le dolomiti e si estende lungo le rive di un lago davvero affascinante. I primi giorni che siamo arrivati, il sole sembrava un lontano ricordo e il brutto tempo la faceva da padrone, non esagero nel dire che sembrava una splendida giornata di inizio inverno, con temperature che a malapena sfioravano i dieci gradi e una leggera pioggia scendeva copiosa su tutta la vallata.
A metà settimana, è arrivato finalmente il sole e ne abbiamo approfittato per fare delle escursioni.
La settimana successiva siamo andati a Lido di Jesolo e l’inizio non è stato dei più entusiasmanti. Mentre la prima parte della vacanza è stata tutta all’insegna della tranquillità, la seconda è stata esattamente l’opposto. Per arrivare a Jesolo, abbiamo dovuto fare quasi due ore di fila tra la barriera di Mestre e l’arrivo in albergo. Avevamo lasciato un posto sinonimo di pace e tranquillità, trovato persone gentili ed educate, dove la pulizia e l’ordine la facevano da padrone.
Il mare che ho trovato, non era come lo avevo lasciato cinque anni prima, la vita molto più caotica, e la frenesia che ho trovato, mi faceva rimpiangere le serene giornate trascorse in montagna. Le persone mi sono sembrate più fredde e distaccate, tanto che se andavi a prendere un caffè, il gestore, eccetto rare occasioni, non diceva nemmeno “Buon giorno.”
Forse sto invecchiando, o non allineato con i tempi che continuano a correre verso qualcosa, che non lascia presagire nulla di buono.

 
 
 
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