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Sabbah - Sciamanodeiboschi-
Post n°23 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da areaoscura
Arrivan da nord, da sud, da est, da ovest Nel nero manto avvolte, per rito ancestrale Dai quattro cantoni si recan al luogo Già da lontano si vedon i fuochi Scintille arroganti si levan al cielo Le giovani, le vecchie, misuran le voci Arcane parole sussuran magie S'intonan le nenie al re del perduto Appare, sovrana, la giovin Mirana All'ara si accinge, con mano a coppella Nell'altra una lama, di morte assetata Ai lati le dame, le masche, le mammane Nero il gallo per l'unzione Bianco l'agnello estremo suggello L'innocenza perduta, l'innocenza spregiata Le nenie in grida si levan schiumose Sull'ara si adagia la virgo Siùyana Le vesti levate, la pelle alla luna Ardenti i falò diffondon la luce La mano con gallo in rito s'accinge Cala la lama, precisa, a colpire Il capo reciso il sangue copioso In guisa di stilla la virgo a coprire La colpa si espande sul corpo vibrante Gracchie, nell'aria, le grida sguaiate Tremante l'agnello bela al nessuno Lo levan, l'innalzan al cielo arrossato Al cuore colpito, la vita finita Il sangue del candido di nuovo ricade Sul corpo bramante le colpe a lavare Ed ecco dal buio, fantasma, che appare In forma di capro la bestia si mostra All'ara le ancelle si stringon d'intorno Il capro s'innalza allarga il mantello Siùyana, perduta, accetta il suggello In terra si gettan le schiave del nulla Dal buio, ghignanti, si odon le voci Bramanti satiri appaion, voraci Il rito è compiuto il patto siglato Le carni si fondon in orgia sfrenata La vecchia Morgana, lontana, seduta Alla luna affacciata, intona una strofa Alle cose perdute, alle cose lasciate La strada percorsa, la via abbandonata Il nulla, illusion pura, culla di ogni paura Sull'atavico viso una ruga lucente Una lacrima sgorga, in ferita splendente Tutto, tutto ormai è compiuto, tutto perduto Tremula luce appare lontana E' l'alba, regina, s'impone sovrana Le masche allontana, le ombre disperde Alle fumanti ceneri allunga la luce Ulula un lupo in cerca di pace!
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INNO A ISIDE
Rinvenuto a Nag Hammadi, Egitto;
risalente al III-IV secolo a.C.
"Perché io sono colei che è prima e ultima
Io sono colei che è venerata e disprezzata,
Io sono colei che è prostituta e santa,
Io sono sposa e vergine,
Io sono madre e figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono donna sposata e nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono colei che consola dei dolori del parto.
Io sono sposa e sposo,
E il mio uomo nutrì la mia fertilità,
Io sono Madre di mio padre,
Io sono sorella di mio marito,
Ed egli è il figlio che ho respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono colei che da Scandalo e colei che Santifica."
QUESTO BLOG E' DEDICATO A ECATE DELLA NOTTE
Mi manchi sis...
La stregoneria o magia, appartiene ad una cultura che risale alle epoche più antiche in ogni paese del mondo.
Nell’immaginario popolare la stregoneria non conosce leggi, limiti di tempo o di spazio, dimostrandosi in modo sorprendente presente in ogni luogo ed epoca.
Considerate malefiche durante le persecuzioni, queste donne furono in realtà fate benefiche, consigliere, guaritrici e depositarie di segreti.
Così come erano depositarie di segreti millenari che si potevano esercitare e tramandare solo avendo particolari caratteristiche innate o acquisite, ma sempre tramite una iniziazione.
Un sottile filo magico ci condurrà nel mondo delle streghe, un mondo ancora non conosciuto se non dagli adepti, ma a me basta per adesso sfiorarlo appena.
Inviato da: fenice_2015
il 19/06/2015 alle 21:22
Inviato da: lubopo
il 11/02/2015 alle 00:51
Inviato da: glicini.in.fiore
il 30/01/2015 alle 20:14
Inviato da: centokiodi.revenge
il 30/01/2015 alle 10:43
Inviato da: areaoscura
il 23/01/2015 alle 15:32