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Post N° 88

Post n°88 pubblicato il 14 Giugno 2007 da sisard

La Gabbianella e il Falco.

Scritto il 27-02-2007 - C’era una volta….una Gabbianella che viveva in una spiaggia solitaria: aveva ancora grandi occhi curiosi e bianche penne lucide nonostante avesse vissuto una lunga vita piena di gioie e di dolori.
Aveva deciso di isolarsi dal grande stormo che però abitava poco lontano, nella spiaggia accanto. Per lei era la situazione ideale, avere compagnia ma mantenere i suoi spazi dove poter esternare le proprie emozioni senza occhi indiscreti che la scrutavano. Aveva una grotta dove ripararsi dalle intemperie, il suo mare dove tuffarsi e sguazzare quando ne aveva voglia e un posticino tutto suo tra le rocce da dove poter scrutare il cielo e i movimenti del sole, delle stelle, della luna e fantasticare con le forme delle nuvole.
La Gabbianella era solita fare lunghi voli solitari, chiudeva gli occhi e si faceva trasportare dalle correnti ascensionali calde che le accarezzavano le piume, rallentare fino a raggiungere il punto di stallo…. e poi farsi scivolare, giù in picchiata verso il suo mare azzurro. Sensazioni forti che non aveva mai voluto più condividere con nessuno da quando si era ritrovata sola e aveva deciso di fare di necessità virtù.
La Gabbianella però era anche una grande festaiola e sicuramente non si tirava indietro per bagordi e bischerate assieme ai suo amici del branco.
E fu così che un giorno si fece coinvolgere in un volo di gruppo: si ritrovarono tutti sulla spiaggia adiacente la casa dello stormo e da lì presero il cielo.
Era una giornata bellissima…..e tutti garrivano felici e contenti di essere assieme.
Ma ad un tratto un ombra si stagliò nel luminoso sole: la Gabbianella alzò lo sguardo verso chi senza diritto le toglieva la luce e il calore dell’astro e….sentì un colpo al cuore. Vide due forti ali aperte in volo sopra di lei, scure e possenti, e due occhi vispi e desiderosi di arrivare più in alto possibile.
Abbassò subito lo sguardo per paura che qualcuno potesse carpire le sue emozioni…e continuò il suo volo cercando di dimenticare quella visione che le aveva procurato una tempesta interiore che da troppo tempo non provava.
Il volo finì…e la Gabbianella tornò alla sua spiaggia e alle sue rocce, scrutò il cielo ma abbassò ancora una volta lo sguardo paurosa di rivedere quella forma stagliarsi tra l’azzurro del cielo.
E dopo poco quella forma si concretizzò davanti a lei: la Gabbianella si obbligò a squadrarla per capire cosa avesse provocato il lei simile turbamento. Era il Falco….e il Falco si avvicinò a lei.
Curioso si avvicinò e iniziò a parlare e lei…si squagliò non riuscendo a nascondere le proprie emozioni.
Da quel giorno la Gabbianella, ogni mattina, si alzava e prendeva posizione tra le rocce aspettando l’arrivo del Falco e quando egli appariva lo guardava volteggiare rapita: se lui le faceva un cenno lei si avvicinava e iniziavano il loro volo assieme…..e la Gabbianella era felice.
Ma un giorno…..la Gabbianella vide arrivare in volo il Falco, si distrasse un attimo e…lui scomparve.
La Gabbianella allora iniziò a preoccuparsi e raccogliendo tutta la forza e il coraggio che aveva dentro se stessa spiccò il volo da sola alla ricerca del Falco: risalì le correnti e si diresse verso il picco della montagna dove lui aveva il suo nido e lo trovò…ma….il Falco cominciò ad inveire dicendo che la Gabbianella non doveva permettersi di violare la sua privacy e che con la sua presenza lo stava opprimendo.
La povera Gabbianella sul momento si sentì distrutta ed umiliata ma dopo un attimo arruffò le penne e rispose per le rime al Falco che diventava sempre più indisponente.
Non c’era nulla da fare…..la povera Gabbianella raccolse il suo orgoglio ferito e le sue piume e prese la strada del ritorno mentre le lacrime le rigavano le piumette delle guance.
Ritornò al suo punto di osservazione, con la testa sotto l’ala per non vedere e non sentire, ma ferma nella sua intenzione di chiudere la sua avventura col Falco: cercò un chiarimento perché era giusto continuare a dividere lo spazio comune civilmente ma il Falco non volle saperne.
E così iniziarono a passare i giorni….
La Gabbianella cercando di capire perché tutto questo fosse successo e non trovando spiegazione e soluzione di sorta alcuna decise di riprendere la sua solita vita….tornò a scrutare il cielo e il movimento del sole, delle stelle della luna e a ricominciare a fantasticare sulla forma delle nuvole….tornò a volare col branco ….e scrisse la sua storia…..sperando un giorno o l’altro di tornare a volare felice…..

02-05-2007 ……ma i giorni passavano e la Gabbianella continuava a scrutare il cielo vedendo stagliarsi all’orizzonte la sagoma familiare del Falco….ed ogni giorno il Falco ritornava ma….al suo fianco c’era sempre un’altra compagna di volo anche se alla Gabbianella questo era ormai da tempo indifferente….
Il cuore della povera Gabbianella continuava a sanguinare….e lei continuava a sperare in un amichevole chiarimento ma giorno per giorno si rendeva conto che il suo volo col Falco era stata solo un’illusione….e che il Falco aveva sempre continuato a volare con altre compagnie prendendola in giro…
Ma un giorno sulla sua spiaggia solitaria arrivò un Gabbiano Arruffato e le disse….semplicemente….. ciao.
La Gabbianella scappò e si rifugiò nella sua grotta spiando il Gabbiano Arruffato e aspettando se ne andasse….e lui se ne andò.
Ma tornò…sempre più arruffato e le rivolse nuovamente la parola e lei nuovamente andò a rifugiarsi nel suo sicuro nascondiglio….e così per giorni e giorni……………
La Gabbianella continuava a vedere il Falco volare……e il suo cuore continuava a piangere.
Ma il Gabbiano Arruffato continuò a tornare sulla sua spiaggia testardo e caparbio…e lei un giorno si sorprese a sorridere di nascosto….e si accorse che il cuore le faceva meno male…
Allora pensò…..”perché no...non c’è nulla di male….la vita è bella e va vissuta!”
E risposte al Gabbiano Arruffato….e cominciò a non nascondere più il suo sorriso….e a non guardare più in alto verso il cielo il cui il Falco continuava i suoi voli sempre con compagnie diverse…..
Un bel giorno allora il Gabbiano Arruffato le disse….. “voliamo assieme???”
La Gabbianella non rispose ma accettò l’ala che il Gabbiano Arruffato le porgeva…..e riprese timidamente a volare…..
E si trovò a pensare che non avrebbe avuto importanza se quel volo fosse durato lo spazio di un attimo….o qualche ora…..o qualche giorno…..l’importante era aver ripreso a volare......e il Falco sparì dal suo cielo……e la Gabbianella tornò a sorridere felice in compagnia del finalmente felice Gabbiano Arruffato…..

 14-06-2007…. e i giorni continuarono a passare felici per la Gabbianella ormai serena. Gabbiano Arruffato era sempre al suo fianco e ogni giorno era per loro una scoperta e un aumentare la stima, la complicità, l’affetto…ogni giorno il loro rapporto cresceva nel rispetto e nella sincerità reciproca.

La Gabbianella aveva solo un rimpianto che era quello di non essersi riappacificata col Falco, di non aver avuto un chiarimento: in fondo per quel poco tempo che erano stati assieme lei era stata felice anche se era stata lei a decidere di lasciarlo ai suoi voli liberi…ma probabilmente al Falco l’amicizia della Gabbianella non interessava come, alla luce dei fatti, probabilmente non gli era mai interessata.
E un giorno, mentre la Gabbianella stava tranquilla e rilassata sulla spiaggia a guardare il mare, protetta dall’ala calda e amorevole di Gabbiano Arruffato, volse lo sguardo al cielo e vide tornare il Falco nel suo volo maestoso.
Gabbiano Arruffato sentì il leggero irrigidirsi della Gabbianella e volse anche lui lo sguardo al cielo e….si mise a ridere a crepapelle.
Gabbianella arruffò le penne stizzita da quella risata ma…capì. Quello che lei nei suoi sogni aveva scambiato per Falco in realtà era solamente un misero Corvo Gracchiante, ben lungi dalla nobile e bellissima creatura chiamata falco…e si mise a ridere a crepapelle pure lei.
Giorni e giorni a voler capire….a voler credere…a credere…a illudersi…finiti in un attimo nella risata di Gabbiano Arruffato….”che ingenua che sei stata povera la mia Gabbianella… Fa bagaglio di questo e continua a vivere, ad essere te stessa….sii sempre la Gabbianella che io adoro”.
E così Gabbianella, tolto anche l’ultimo rimorso che aveva capito essere inutile e inesistente, tornò a raggomitolarsi sotto l’ala di Gabbiano Arruffato e chiuse gli occhi…e si addormentò felice…sognando un cielo limpido e terso, senza nuvole, dove volare finalmente felice e libera con il suo Gabbiano Arruffato….

Ora la storia della Gabbianella e del Falco è veramente finita.
Non credo che quel che io ho scritto qui possa essere spunto per essere presa in giro…eppure qualcuno lo sta facendo….l’ex Falco in realtà Corvo lo sta facendo…
Prendere me in giro per quello che ho scritto qui col cuore significa essere senza cuore e senza sentimenti…non val la pena far alcun altro commento…non val la pena dar seguito a questa storia….
Gabbianella è felice e questo finalmente conta…e quando si è felici si è sereni….e la rabbia e l’invidia degli altri passa sopra senza toccare come un leggero vento che non riesce nemmeno a scomporti i capelli.
Dico addio al falco che è solo esistito nei miei sogni… e ringrazio chi mi è stato vicino in questo momento della mia vita soffrendo della mia sofferenza.
Ho scoperto di avere tanti amici che mi vogliono bene veramente…il resto non conta.
E grazie soprattutto a Gabbiano Arruffato…grazie di esserci sempre.
La Gabbianella Felice Anna.

 

 

 
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