cogito....ergo sumvivi la vita |
IL NOSTRO LIBRO
Qualche giorno dopo anche lui creò il suo blog,
aveva avuto il coraggio di mettersi in gioco.
Questo il link del blog: http://blog.libero.it/then/.
I dubbi che lo avevano da sempre accompagnato,
lentamente avrebbero dovuto lasciare il posto a
certezze, questo era l’obiettivo di Rory e avrebbe
fatto l’impossibile per riuscire nel suo intento.
Rosangela M. & Cristofer S.
presentano:
Il Giocatore Di Travian e la Ballerina di Flamenco
I protagonisti sono anche gli scrittori del libro e raccontano la loro storia,che definiscono "favola"pur avendola visuta realmente.Quel nuovo mondo che ormai ci è familiare,ma che ancora è denso di mistero,INTERNET,la rende sospesa tra il REALE e l'IRREALE.Then è il nome o meglio il nickname del protagonista maschile,ovvero il giocatore di travian.Rory è il nome della protagonista femminile,lei è la ballerina di Flamenco.Then,insoddisfatto per natura,ha trovato il modo di evadere dalla realtà giocando da quasi 3 anni a Travian,un gioco in rete o cosiddetto "BROWSER GAME",che ha un grosso seguito di giocatori.Centinaia di migliaia di utenti collegati da ogni parte del mondo dedicano tante ore della loro vita cercando di far crescere un impero fatto di bit,con un esercito immaginario che mandano alla conquista di altri villaggi.Un gioco che ha talmente preso il giocatore e che lui stesso definisce pericoloso per chi non ha grande forza di volontà da poterlo distinguere dalla REALTA'.Then lì conosce Rory e tra loro è nato qualcosa di indefinito,più di una semplice amicizia.Dopo che la ballerina ha un incidente mentre attraversa la strada,il giocatore si sente responsabile e prende la drastica decisione di mettere il gioco in delete,ovvero in cancellazione.Ma Rory non accetta la scelta del suo compagno e ci mette anima e corpo per convincere Then a non cancellarla dalla sua vita.La magia si è compiuta:una REALE amicizia nel mondo IRREALE della rete.Si tengono virtualmente la mano per aiutarsi reciprocamente nei momenti un pò bui delle loro vite e darsi la forza necessaria per superare le normali difficoltà del vivere quotidiano.Non c'è nulla di inventato,tutta la storia è stata riportata fedelmente ed è proprio questo che la rende ai loro occhi speciale.
PER TE MARCO...MI MANCHI!!!
PENSAMI ALMENO LA MILLESIMA PARTE DI QUANTO NON FACCIA IO...
E TI FARò VOLARE...
....GRAZIE spero che ti piaccia..
LA SEVILLANAS
a bailar a bailar las flamencas,spettacolo di sivigliane completo
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SARDEGNA
Popolazione: 1.661.429
Superficie (Kmq): 24090
Densità (Ab/Kmq.): 69
Capoluogo: Cagliari (CA)
Altre Province: Nuoro (NU); Oristano (OR); Sassari (SS).
Il Fantasma Della Grotta Dei Colombi
Una delle più interessanti leggende cagliaritane riguarda la Grotta dei Colombi situata alle pendici del colle Sant'Elia, nei pressi della fantastica insenatura di Cala Fighera. Il nome della cavità che probabilmente è il più grande antro naturale presente in città, trae origine dai colombi e dai piccioni che ancor oggi, in gran quantità, nidificano all'interno. Essendo accessibile solo via mare, con l'ausilio di una piccola imbarcazione, veniva prediletta dai pescatori della zona e in particolar modo dai cacciatori che andavano a prendere i volatili. E' noto che nel 1800 la grotta è stata evitata a lungo perché considerata il nascondiglio di uno spettro maligno chiamato Dais. Il Dais, secondo avvenimenti realmente accaduti e documentati dalla cronaca, era un uomo che venne assassinato misteriosamente da brutti personaggi che poi, tra l'ingresso della cavità e l'acqua marina, abbandonarono il corpo sanguinante. Naturalmente l'anima di colui che perde la vita per morte violenta non può riposare in pace. Il lugubre lamento della vittima si è perciò fatto sentire a lungo tra le tenebre dell'antro e le circostanti acque, rievocando così l'assassinio e incutendo terrore in coloro che dal mare, scorgevano l'ingresso della cavità. Tuttavia una spietata vendetta è la spiegazione di questo raccapricciante fatto storico che qualche tempo prima, precisamente tra il 1794 e il 1795, vide lo stesso Dais uno dei maggiori organizzatori di tumulti popolari che cessarono con l'uccisione dei Cavalieri Girolamo Pitzolo e Gavino Palliaccio, creduti dal volgo: "infami traditori".
Sa Strega E Is Funtanasa
Quando venivano ancora utilizzate le cisterne nelle abitazioni del centro storico, capitava spesso che i bambini curiosi, forse per vedere cosa c'era all'interno, si avvicinavano negli imbocchi. I genitori, nel tentativo di scoraggiarli affinché non si sporgessero pericolosamente, raccontavano tante storie che avevano un protagonista comune noto come "Sa Strega e is Funtanasa". Quest'essere era una sorta di strega malvagia che dimorando nella cavità, aveva il compito di mangiare rapidamente i piccini che osavano guardare, anche se per un istante, l'acqua contenuta all'interno. Contrariamente alle vecchie credenze cittadine che spesso reputavano queste interessanti cavità come "posti infernali", tali storie vengono sfatate anche da un particolare assai curioso che tra breve illustrerò. Nel pozzo d'accesso alle cisterne veniva appeso un "brutto" pupazzo, tutto vestito di nero. Tale pupazzo, rappresentando un essere malvagio, forse la strega dei racconti, spaventava i bambini evitando loro il rischio di cadere dentro le profonde cavità. Spesso, nell'imbocco di qualche cisterna o nelle vicinanze, a distanza di tanti anni dal loro abbandono come contenitori idrici, è ancora presente il pupazzo che viene utilizzato come oggetto ornamentale. Probabilmente accadeva che qualche persona, nel raccontare quel che aveva osservato oppure quel che aveva sentito dire sui serbatoi sotterranei, veniva fraintesa da altre, creando di conseguenza una serie di storie che venivano tramandate in città in modi differenti ma ugualmente interessanti.
s'ingurtidroju (l'inghiottitoio)
Molti pozzi e cavità con sviluppo verticale venivano chiamate "Ingurtidrojus", ovvero inghiottitoi, perché durante le piogge consentivano la penetrazione dell'acqua. Evidentemente la fantasia popolare ha tessuto le sue leggende facendo figurare pozzi, fontane, e nel caso del colle S. Elia anche gli imbocchi delle cisterne, non solo come inghiottitoi d'acqua ma di animali e persone. Un'ingurtidroju è situato all'Anfiteatro Romano di Cagliari, e il suo imbocco è ancora visibile in quanto situato nella gradinata sottostante viale Sant' Ignazio, posta di fronte all'Ospedale Civile. Citato nel 1856 nei libri dello scrittore Vittorio Angius, si tratta di un pozzo profondo una decina di metri, probabilmente scavato in periodo romano per favorire l'areazione di un cunicolo sottostante, al contrario di quanto affermano alcune leggende che l'hanno creduto un'opera di Belzebù creata nel terreno per consentire la caduta di prede: povere vittime dei suoi pasti infernali!
INFO
SEVILLANA CATANIA 2008
SEVILLANAS DE ORO
e W l'ALLEGRIA
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