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Creato da: Passavo_per_caso il 25/04/2007
Prendo appunti, si sa mai decida di partire

 

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 26 Aprile 2008 da Passavo_per_caso
 

Marte





E' un pianeta arrugginito, da qui la sua colorazione rossastra.
Un fatto innocuo di per sé ma che colpisce la mia immaginazione in quanto dà l'idea del tempo che passa, di ossigeno, di movimento.
Nella fascia temperata del sistema solare, dove, almeno in teoria si può trovare acqua allo stato liquido, Marte è stato per lungo tempo considerato nell'immaginifico, un'oasi dove collocare altre forme di vita; se in tempi antichi vi s'immaginava addirittura altre civiltà, magari sepolte sotto il rosso della sabbia ora, dopo che diverse sonde hanno analizzato la superficie, anche la possibilità di poter trovare qualche batterio fossile sono ormai scemate.
Se mai qualcosa di vivo abbia calcato quella polvere infatti non sarebbe potuto essere altro che forme microscopiche, alghe, batteri o semplicemente catene complesse di aminoacidi, precursori sulla Terra della vita vera e propria, che per essere definita tale deve mutare nel tempo, evolversi, in buona sostanza cambiare sé stessa e indirettamente anche l'ambiente circostante.
Ma, non possedendo un campo magnetico come invece la Terra viene a mancare quella protezione contro le radiazioni solari che distruggono come è noto le macromolecole tipiche delle vita organica.

Rimane comunque un luogo pieno di fascino, dove collocare paure ancestrali e desideri futuri.




Geologicamente, attorno ad un nucleo di ferro troviamo un mantello, uno spesso strato di rocce fuse molto più dense dell'analogo terrestre ed è proprio la sua densità che ne impedisce lo slittamento attorno al nucleo con conseguente assenza di quel salvifico campo magnetico che non solo arginerebbe la maggior parte delle radiazioni solari, inferiori comunque a quelle terrestri per la maggior distanza dal sole, ma devierebbe verso i poli anche la maggior parte del pulviscolo, compresi i micro meteoriti che se sulla Terra sono bruciati con l'attrito dall'atmosfera su Marte data la rarefazione della stessa non costituisce alcuna protezione.

Da qui la considerazione che per ora di gite sul suggestivo pianeta rossa e meglio non parlarne.

Tra le tante analogie, geologicamente è un pianeta ancora attivo, ne testimonia il fatto che la sua superficie è costellata da numerosi vulcani, molti dei quali tuttora attivi, il più noto dei quali è certamente il Monte Olimpo, che con i suoi 27 km di altezza è senza dubbio la più alta asperità del sistema solare.
Sulla Terra la più alta vetta, l'Everest 8850 m ed il più profondo abisso, la fossa delle Marianne -10911 sono separati da neanche 20 km.




A volte i nomi sono molto più che condanne, e il nostro Marte possiede anche due belle palle che gli girano attorno, Deimos e Phobos (spavento e paura) più che satelliti di cui la nostra vecchia Luna ne è un mirabile esempio (anche qui ci sarebbe da dire qualcosa, infatti la luna è più unica che rara vista la sua formazione e che fa del sistema Terra-Luna un connubio alquanto raro e quanto mai d'aiuto all'affermazione della vita) essi sono due asteroidi,(rispettivamente di 10 e 27 km di diametro, contro i 3500 della Luna) catturati dalla forza di gravità del pianeta, e basta guardarne la forma irregolare per desumerne la differente genesi.
Phobos, la paura e destinato entro breve (in termini astronomici vuol dire un casino di anni) a frantumarsi preso come sarà dalle forze gravitazionali di Marte (insomma gli girano un bel po' e si romperanno pure.)







Sempre in tema di turismo, la pro loco ha deciso di puntare decisamente su di un target femminile pubblicizzando il fatto che se qui sulla Terra la vostra invisa bilancia vi accusa di pesare 70 kg, sull'intero territorio planetario qualsiasi strumento atto a pesare le vostre rotondità vi assicurerà che il vostro peso reale non supera i 26 kg, questo, unito al fatto che si mangia da schifo e che le temperatura media è di – 70° ne conferisce le qualità di una qualsiasi beauty farm.






 
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