Creato da principessa_cali il 26/04/2005
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I miei occhi cambiano colore al variare del tempo…
spesso riflettono il colore del cielo…
verde… azzurro… grigio… con strane venature gialle, quasi dorate.

Le mie mani sono lunghe con le dita affusolate…
la pelle dei polpastrelli della stessa consistenza delle labbra
possono sentire e parlare con un lieve tocco…

Non sento con le orecchie come tutte le creature…
ma ho un qualcosa di nascosto al centro del mio petto
che ad ogni suono udibile o non udibile sussulta e vibra…

Non ho pelle ne protezione alcuna…
ogni emozione mi investe e mi attraversa
in un vortice che sconquassa e devasta… come un fiume in piena.

Le note del mio spartito si staccano dal foglio
mi entrano dentro passando da ogni poro… dalle orecchie, dai buchi del naso…
per poi uscire sottoforma di un filo di fiato dalle labbra socchiuse.

Il resto non ha nome…

…è tutto ciò che ho…

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Post N° 360

Post n°360 pubblicato il 28 Novembre 2006 da principessa_cali

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"la malinconia ha le onde come il mare ti fa andare e poi tornare
ti culla dolcemente
la malinconia si balla come un lento la puoi stringere in silenzio
e sentire tutto dentro
è sentirsi vicini e anche lontani è viaggiare stando fermi
è vivere altre vite
è sentirsi in volo dentro gli aereoplani sulle navi illuminate
sui treni che vedi passare
ha la luce calda e rossa di un tramonto
di un giorno ferito che non vuole morire mai
sembra quasi la felicità, sembra quasi l’anima che va
il sogno che si mischia alla realtà
puoi scambiarla per tristezza ma e’ solo l’anima che sa
che anche il dolore servirà
e si ferma un attimo a consolare il pianto
del mondo ferito che non vuol morire mai
e perdersi tra le dune del deserto tra le onde in mare aperto
anche dentro questa città
e sentire che tutto si può perdonare, che tutto è sempre uguale
cioè che tutto può cambiare
è stare in silenzio ad ascoltare e sentire che può essere dolce
un giorno anche morire
nella luce calda e rossa di un tramonto
di un giorno ferito che non vuole morire mai
sembra quasi la felicità sembra quasi l’anima che va
il sogno che si mischia alla realtà
puoi scambiarla per tristezza ma è solo l’anima che sa
che anche il dolore passerà
e si ferma un attimo a consolare il pianto
di un amore ferito che non vuole morire mai"

(luca carboni)

 
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