E una donna che reggeva un bimbo al seno disse, Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso voi ma non da voi,
e sebbene siano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri.
Poiché hanno pensieri loro propri.
Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime,
giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno.
Potete tentare d’esser come loro, ma non di renderli
come voi siete.
Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato.
VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI ,
VIVENTI FRECCE,
SONO SCOCCATI INNANZI.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano
andare veloci e lontano.
Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere;
poiché se ama il dardo sfrecciante,
così ama l’arco che saldo rimane.
Questa poesia mi ha sempre emozionato
ancora di più ora che una delle mie freccia
si accinge ad andare lontano
per iniziare una nuova vita con la sua compagna
Inviato da: cassetta2
il 04/11/2020 alle 10:32
Inviato da: surfinia60
il 23/11/2013 alle 10:19
Inviato da: surfinia60
il 15/11/2013 alle 18:59
Inviato da: donnaserena_2013
il 12/11/2013 alle 13:51
Inviato da: donnaserena_2013
il 12/11/2013 alle 13:50