Creato da petacciatoland il 12/04/2013

sorridere ancora

un blog senza troppe pretese che vi parli di me..

 

 

orgoglio o paura?

Post n°10 pubblicato il 15 Agosto 2013 da petacciatoland

nell'era del lavoro impossibille ci si può ancora permettere di avere moti d'orgoglio oppure sarebbe bene lasciare da parte questo nobile seppur stupido sentiimento ed accetare tutto a qualsiasi condozione? a questa domanda ancora non so dare una risposta, pensavo di potercela fare ad accettare qualsisi condizione pur di realizzare il mio scopo nella vita ed invece mi ritrovo a rifiutare una seppur limitata occasione lavorativa perchè al momento è fonte d'umiliazione per me. fino allo scoro anno avevo il mio lavoro, e anche se con grandi scrifici riuscivo ad andare avanti, finchè il miraggio di un lavoro più consono e con maggiori vantaggi a livello qualitativo, mi ha fatto dare le dimissioni, inutile specificare che il miraggio è rimasto tale e che il lavoro che tanto avevo sopportato pur di tenere era oramai già nel passato, in seguito ho lottato per riavere il mio posto ma più i mesi passavano pù le mie speranze cadevano e poi una telefonata in cui mi si chiedeva di sostituire le ferie, le ferie di quelli che fono ad un anno fa erano i miei colleghi, no non ce l'ho fatta non ho potuto, tornare in un posto dove avevo lavorato, dove come una stupida avevo lasciato il MIO posto a qualcun'altro, mi sarei sentita umiliata e dequalificata, ho rifiutato ben due volte ho rifiutato per paura di sentirmi di nuovo a casa senza esserlo davvero. Molti mi diranno che son stata stupida, e forse lo penso anch'io ma non ci son riuscita non ho potuto, ma ancora una volta mi han chiamata e ancora lo faranno perchè è quello il loro obiettivo umiliarmi con la sostituzione delle ferie che a pensarci bene dovrebbero essere anche le mie.. E la domanda che mi gira per la testa è devo accettare l'umiliazione o lasciar perdere e dire chiaramente che sosotituire le ferie non mi interessa non li non per loro? non lo so so solo che queste chiamate mi ratristono e mi gettno nel panico...

 
 
 

Casa..

Post n°9 pubblicato il 29 Aprile 2013 da petacciatoland

“Non c’è posto più bello della propria casa” recitava l’eroina di un famoso romanzo, e quando la casa non è proprio la tua? Quando il più bel posto della tua vita non è di tua proprietà? Restano solo i ricordi immagino. Dolce casa della mie estati petacciatesi, dolce mondo incantato fatto di sogni, sorrisi e lacrime, sei sempre li ferma immobile, quasi ad aspettare che qualcuno venga a riaprire quel cancello col lucchetto difettoso, ad aspettare il ritorno ci chi non tornerà più.. mi sembra quasi di sentire il cigolio di quel cancello che apriva l’ingresso ad un mondo dove amore e rispetto erano alla base del vivere quotidiano, le urla di noi ragazzini ed il silenzio che man mano cresceva insieme a noi, fino al vuoto che lascia una famiglia che parte per non ritornare più.. per me la casa è questa, dove d’estate passavo ore spensierate, dove imparavo dai nonni il vero senso della parola amore, dove pur ragazzina mio nonno, IL Più GRANDE UOMO DEL MONDO, mi trattava da grande e mi responsabilizzava perchè sapeva di poterlo fare perchè mi conosceva ancor più di quanto mi conoscessi io.. quante chiaccherate, quanto ho imparato tra le mura di questa casa. Amicizie, amori allegria e tristezza si sono avvicendate nei lunghi anni in cui questa era la mia casa.. ogni muro, ogni stanza, ogni gradino di quella casa da qui a mille anni potrà raccontare la storia della nostra famiglia... ogni muro, ogni stanza ogni gradino, sarebbero in grado, anche oggi di distinguere le nostre voci.. più ti guardo, casetta mia, più sento inesorabile il passare del tempo sui tuoi muri e nel mio cuore le crepe di ciò che è stato e non sarà mai più, l’assenza inesorabile di chi era li ad aspettare che i nipoti arrivassero e che si dileguava per non far vedere gli occhi gonfi di pianto ogni volta che i nipoti andavano via.. quel cigolio del tuo cancello, cara casetta mia, non lo sentiremo più. Nessuno farà ritorno tra le tue mura, non ci sarà un altra estate per noi, mai più i tuoi muri udranno le nostre risate al ritorno dal mare mai più io sentirò lo stridere dei treni sulle rotaie lì di fronte, mai più riceverò un rimprovero od un consiglio tra le tue mura, nè giocherò più a carte con nonna nelle sere d’estate, perchè quel mondo non ci appartiene più.. ti guardo ed improvvisamente realizzo che tutto ciò che era il mio mondo ora non c’è più, il cancello è chiuso, la casa è vuota nessuno aspetta più; forse solo tu, povera casa, aspetti invano il nostro ritorno.

 
 
 

Fiabe o realtà?

Post n°7 pubblicato il 24 Aprile 2013 da petacciatoland
 

Forse si sbaglia a raccontare fiabe a lieto fine ai nostri bambini, forse,bisognerebbe raccontare loro la verità; dire loro che la vita è difficile, che il vissero felici e contenti quasi mai arriva,e, se arriva è il risultato di difficoltà superate, dolori affrontati e vinti col coraggio di chi non si arrende, ma che non sempre chi non si arrende vince, che si può passare un intera vita a lottare senza mai centrare l' obbiettivo. Io sono stata cresciuta con le favole di Hansel e Greatel, Pollicino , Biancaneve e, salvo quest'ultima, queste fiabe insegnano a cavarsela da soli anche nelle difficoltà. Ricordo che, mentre mi raccontavano questa storia, pensavo che in realtà se ad Hansel e Greatel avessero insegnato a non accettare caramelle dagli estranei, magari, in quel guaio non non ci sarebbero finiti,era così semplice! In realtà avrebbero dovuto spiegare a me che la dolce vecchina pronta a chiuderti in gabbia in attesa di cibarsi delle tue succulente carni, non sarebbe stata necessariamente un estranea e che in mezzo ai guai ti ci avrebbe potuto trascinare un amico o perfino un parente. Detestavo le fiabe mi mettevano angoscia, apprezzavo, invece,i racconti di mio nonno cosi realistici pieni di significato,ho sempre pensato che lui guardasse negli occhi la sua bambina e riuscisse a scorgere la donna che sarei diventata. Nonno si sedeva accanto a me e mi spiegava le conseguenze di ogni azione, lui mi guardava e senza che io parlassi già sapeva cosa avessi in mente, a volte lo sapeva anche prima di me. Ecco, ip penso, che si dovrebbe far cosi, ci si dovrebbe sedere accanto ai nostri bambini e spiegare loro la realtà, prepararli a combattere, prepararli a vincere o quantomeno a sopportare la dura realtà che, spesso, ti priva di ogni voglia di vivere. Mi manca mio nonno, mi manca parlare con lui, mi manca anche non parlarci, mi manca sapere che lui c'è e che qualsiasi cosa la gente possa dire o pensare lui mi crederà, perché lui sa che la menzogna non fa parte di me!

 
 
 

Pensieri..

Post n°6 pubblicato il 19 Aprile 2013 da petacciatoland
 

Fuori c'è un sole meraviglioso, gli uccellini cinguettano felici, ed io guardo tutto dalla mia finestra, sono tentata di uscire di godere anch'io del primo sole caldo della stagione, ma uscire per andare dove? Non ho un posto dove andare ne nessuno da incontrare, il mio ragazzo è al lavoro e la mia migliore amica sempre troppo impegnata.. Lontani sono i tempi in cui al primo sole mollavamo i libri per correre fuori e passare il pomeriggio ai giardinetti raccontandoci i nostri più nascosti segreti, mi sembra di essere in una dimensione parallela dove neppure io riconosco me stessa. Dov'è quella ragazza caparbia che avrebbe spaccato il mondo pur di realizzare i sogni suoi e della sua migliore amica? Quella ragazza non c'è più, questa è la verità, si è scontrata con una realtà amara dove nessuno crede in lei, e, dove la sua migliore amica ha dovuto ,suo malgrado, lasciarla sola per provvedere ai bisogni della sua famiglia. La realtà spesso spezza le ali ai sogni ed è quello che è accaduto a  noi insieme eravamo una potenza, da sole annaspiamo in attesa di tempi migliori! Questa realtà ci mortifica, sappiamo bene che non è questo il nostro posto che i nostri sogni meritano di volare alti nel cielo, ma chi è disposto a credere in noi? Chi guardandomi negli occhi riesce a scorgere il continuo tormento che è in me? Nessuno! Sono tutti bravi a giudicare a metterti addosso dei panni che non ti appartengono, tutti pronti a dipingerti come non sei, ma nessuno che si ferma a pensare che anche io ho dei sentimenti e che il loro giudizio potrebbe ferirmi, demoralizzarmi, annientarmi..

 
 
 

Nei miei sogni tu sei vivo..

Post n°5 pubblicato il 15 Aprile 2013 da petacciatoland
 
Tag: nonno

 

Ti ho sognato questa notte, eri sofferente nel tuo letto d'ospedale dove non ti ho mai potuto vedere, eri li ed io ti aiutavo,nonno, mi prendevo cura di te e tu, tu cercavi di dirmi qualcosa ma la malattia ti impediva di trovare le giuste parole e tu ti innervosivi, allora ti ho guardato negli occhi e con tutto il mio amore ti ho detto: "piano, nonno, con calma io sono qui ti ascolto" tu hai posato entrambe le mani sul mio viso mi hai baciata in fronte e mi hai detto: " hai ragione" hai respirato profondamente e io accanto a te tenevo la tua mano in silenzio, erano ancora forti le tue mani come quando da bambina mi portavi a passeggio. Ti accarezzavo, nonno e mi sentivo triste perché avrei voluto aiutati, avrei voluto guarirti, era così vero il mio sogno... Ero seduta accanto a te e c'era anche il mio fidanzato l' hai guardato con uno sguardo benevolo e poi hai guardato me e mi hai chiesto: "quando vi sposate?" oh nonno in quel momento ho capito che non era solo un sogno il mio, ti ho risposto che forse ci saremmo sposati tra un anno o due, mi hai guadata come se ti stessi facendo una promessa ma eri triste non hai detto nulla allora ho capito e ti ho detto: " no, nonno tu ci sarai,ci sarai" mi sono svegliata piangendo.. Nonno mio, quanto mi manchi quanto vorrei che tu fossi qui e mi guardassi ancora con quel tuo profondo amore..

 
 
 

Errori di battitura..

Post n°4 pubblicato il 14 Aprile 2013 da petacciatoland

 

A chi di voi non è mai capitato di commettere errori di battitura? spesso questo avviene durante discussioni concitate nelle quali siamo così irritati, al limite di un esplosione d'ira da avere così fretta di inviare il messaggio senza fermarsi a rileggere e così sostutiamo lettere, le saltiamo o spesso le invertiamo, facendo apparire il nostro scritto agli occhi di chi legge come un incidente non ben identificabile. Dovete sapere che io sono la campionessa mondiale di errori di battitura, ne produco a bizzeffe,e da quando scrivo utilizzando lo Smart Phone  grazie al suo correttore automatico ho superato me stessa: ORA SI CHE NON SI CAPISCE UNA MAZZA :D provate ad immaginare l' imbarazzo che si può provare quando, tra la tua lista amici su Facebook hai ben tre dei tuoi insegnanti, medici, avvocati, gente con un minimo di cultura che ha un lessico ricco e fluido, e tu per colpa del tuo Smart Phone scrivi una parola al posto di un altra o non metti gli accenti e gli apostrofi al loro posto e te ne accorgi magari dopo due ore, quando il coraggioso amico di turno ti commenta "???" e tu rileggi il tutto accorgendoti che gli antichi geroglifici egizi  sarebbero di gran lunga più comprensibili.. Se non l' avete mai provato ve lo descrivo io cosa si prova: ti senti pervasa da un improvvisa ondata di gelo, e mentre sei li a raggelare per ciò che hai scritto ecco che arriva il caldo abbraccio dell' imbarazzo che ti stringe in una morsa facendoti arrossire e sudare freddo/caldo per almeno dieci minuti, vorresti sotterrarti ma soprattutto sotterrare il post, la pietra dello scandalo, controlli l' orario in cui l' hai scritto il responso è inequivocabile: son passate due ore c'è stato il tempo affinché tutti potessero vedere l' obribrio sei finita cancelli il post e ti riprometti di stare più attenta la prossima volta  maledicendo il giorno in cui quel dannato telefono dalla tastiera querty e dalla tecnologia evoluta è entrato nella tua vita.. " D'ora in avanti starò più attenta" ti dici,ma sai benissimo che per quanta attenzione farai, per quanti rileggerai ciò che scrivi, non sarà. Mai abbastanza perché li in agguato nascosto dentro la tastiera del tuo telefono c'è sempre un errore di battitura pronto a fregarti..

 
 
 

e stasera cosa metto?

Post n°3 pubblicato il 13 Aprile 2013 da petacciatoland
 

" Essere o non essere questo è il problema" recitava Amleto in preda ai suo scrupoli di coscienza, ma personalmente io caro Amleto credo che il vero problema sia: cosa indossare il sabato sera per uscire! Io il sabato lo temo peggio di un interrogazione di matematica ai tempi delle superiori, il mio sabato sera tipo comincia esattamente alle undici del mattino ,quando rientrata dall' uscita caffè con la mia migliore amica mi ritrovo sola in casa e mi arriva puntualmente il messaggio del mio ragazzo con ibprogrammi della serata e li che nascono per me i dubbi Amletici: "cosa metto? Che scarpe ci abino,che accessori?" La situazione peggiora quando al messaggio del programma segue puntualmente ed inesorabilmente il messaggio: "questa sera ti voglio stupenda", bene, li nasce la tragedia: "cosa vorrà dire? Forse di solito non vesto bene? Non gli sono piaciuta negli ultimi giorni?" e via con le paranoie, di solito il suo " ti voglio stupenda" significa solo " metti un paio di scarpe col tacco cortesemente" ma ovviamente presa dai già  profondi scrupoli su cosa mettere o non mettere dimentico di parafrasare il messaggio e vado in crisi! Vi dicevo dunque,che dopo il messaggio catastrofico apro l' armadio e comincio a fissarlo ( non mi sorprenderei se un giorno dal fondi dell' armadio una voce sprannaturale mi dicesse di chiudere l' armadio tanto non c'è che la solita roba),rimango a fissare l' armadio per circa mezz'ora senza avere la ben che minima idea di cosa tirare fuori, guardo, fisso, penso ma nulla nemmeno un idea così passo alla fase due: tiro fuori tutto quello che il mio armadio contiene e comincio a fare improbabili abinamenti che puntualmente finisco per scartare, sono in crisi non so che fare vado avanti e in dietro dallo specchio cercando d'immaginare come potrebbero starmi i vari indumenti, e più il tempo passa più sono in crisi; sospendo il rituale solo per lavarmi i capelli intanro continuo apensare a cosa mettere senza però trovare una soluzione, m' innervosisco cerco disperatamente qualcosa che mi faccia sentire a mio agio e che non deluda ke aspettative del mio ragazzo ma nulla, sono disperata, riapro l' armadio e mi accorgo che nell' ultimo scaffale c'è il solito affidabilissimo pantalone nero: "ok" mi dico "partirò da qui" ed eccomi che accosto tutte le mie magliette, camice e maglioni al pantalone nero e magicamente ecco che spunta una maglitta che sembra dirmi: "razza di idiota sono tre ore che ti lancio inequivochi segnali di attendibilità, agguantami andrò bene!" La prendo la accosto al pantlone : È PERFETTA! Ecco che dopo ore di tragedie spunta fuori per selezione naturale ciò che indosserò!! Questo accade puntualmente tutti i sabato ora immaginate la scena e capirete la mia felicità nel sapere che questa sera siamo invitati ad una cerimonia per le nozze d'argento di un collega del mio ragazzo.. AIUTOOOOOOOO SI SALVI CHI PUÒÒÒ!!!!

 
 
 

Pensieri & ricordi..

Post n°2 pubblicato il 12 Aprile 2013 da petacciatoland
 

tempo fa avevo l'abitudine di sedermi sugli scogli,al mattino presto, e fissare il lento infrangersi delle onde,
 mi piaceva stare lì in silenzio quando ancora nessuno era in spiaggia, quando ancora il caotico và e vieni di auto non rompeva la magia del silenzio, la magia dei miei pensieri. il mare, gli scogli, l'infrangersi delle onde,mi riportava alla mente le estati passate dai nonni a Petacciato....
nella mia mente scorrevano le immagini di noi molto piccoli che dormivamo in due lettoni, io, mio fratello e i miei quattro cugini... quante ne abbiam combinate quanta pazienza hanno avuto con noi i cari nonni...
 sei pargoli scatenati, di età comprese tra i sette e i tre anni.. scendevamo in spiaggia prestissimo, non c'era ancora nessuno ed io avevo l'impressione che forse anche lo stabilimento avesse appena aperto ma in realtà questo non l'abbiamo mai saputo.
 Ricordo l'aria fresca delle mattinate petacciatesi, il silenzio rotto solo dal rumore del mare e noi ancora assonnati che facevamo a gara per chi dovesse indossare per primo il costumino,
 quando spevamo perfettamente che prima delle dieci nè il nonno nè la nonna ci avrebbero permesso di bagnare neppure un piede..
 ricordo i racconti del nonno: lunghe discussioni su argomenti fantastici(ma credo che solo io li trovassi interessanti visto che sia mio fratello che i miei cugini vi prestavano poca attenzione)...
 ricordo le merende a base di frutta o di dolci  rigorosamente fatti in casa della mia nonnina...
 e ricordo le bizze e i piccoli litigi tra me e mio cugino alvise, ci facevamo sempre male a vicenda ma ci siamo voluti sempre tantissimo bene.......
 mi sembra così lontano quel tempo e Petacciato una meta oramai irraggiungibile...
 ho passato le estati più belle in quel di Petacciato vacanze in famiglia una famiglia che ho amato, amo ed amerò sempre...
 vacanze che mi hanno permesso di instaurare meravigliose amicizie con persone che non dimenticherò mai.. Oggi, guardare il mare, è per me non solo l'occasione di tornare indietro nel tempo con i miei pensieri ma, anche, una forte spinta verso il futuro, verso la speranza che un giorno tutti pezzi del puzzle prenderanno il loro posto; guradare il mare, oggi, mi da la forza (attraverso il ricordo delle parole di mio nonno) di non arrendermi, di continuare a cercare quel posto nel mondo che è mio e che aspetta solo me...

 
 
 

IN UNA NOTTE INSONNE..

Post n°1 pubblicato il 12 Aprile 2013 da petacciatoland
 

Eccomi qui in una notte insonne, a creare un blog senza neppure sapere come fare. Sono anni che ci penso: scrivere i miei pensieri in un blog come in passato facevo col mio diario, ma poi ho sempre accantonato l' idea convinta che a nessuno poteva interessare, questa notte, invece, mi sono detta: "perché no? Infondo non riesci a dormire qualcosa dovrai pur fare!" ed eccomi qui armata di smartphone a scrivere un post che forse mai nessuno leggerà ma che mi permette di ammazzare il tempo senza dovermi girare e rigirare nel letto un attesa di Morfeo.. Non credo ci sia bisogno di presentarsi poiché penso che se qualcuno mi leggerà mi conoscerà attraverso i miei scritti. Tornando alla nascita di questo blog non posso fare a meno di dirvi: " ragazzi che impresa! Sono sicuramente la neo  blogger  più impedita della storia!!" Detto questo non starò qui a tediarvi con ulteriori descizioni della mia incapacità nel personalizzare il blog o raccontandovi di come per ben tre volte dopo aver scelto colori ed immagini  (sentendomi anche  piuttosto soddisfatta) mi è scomparso tutto e son tornata al punto d'inizio provocandomi una mezza crisi di nervi,ops ho detto che non vi avrei tediati ma lo sto facendo (cominciamo bene -.-"). Forse e meglio se mi rimetto sotto le coperte a tentar di dormire.. Vi lascio la buona notte sperando che domattina qualcuno abbia letto le deliranti parole scritte da una neo blogger in una notte insonne...

 
 
 

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