Creato da soul_woman il 20/02/2006

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La capacità di stupirsi di fronte alle cose, senza fare mille congetture...

 

 

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Il termine di paragone

Post n°40 pubblicato il 02 Novembre 2006 da soul_woman

Non ho mai pensato che ci sono persone giuste e persone sbagliate, ma solo persone che insieme sono sbagliate. E questo è ciò che è capitato a noi che ci siamo lasciati per il più banale dei motivi: incompatibilità di carattere. On c’è nulla di strano in tutto questo, anzi rientriamo nella norma, ma la cos strana è che io ci pensi ancora, nonostante sia passato tanto tempo. Ma se la nostra fosse stata una storia normale, noi avremmo vissuto i nostri bei momenti assieme, ci saremo resi conto che non potevamo continuare a litigare, ci saremo detti addio, avremo sofferto giusto le prime settimane e poi avremo ricominciato a vivere, aprendo il cuore a qualcun altro. Ed invece la nostra non è stata una storia normale ed è per questo che non riesco a dimenticarla.

Non passa giorno in cui non pensi al nostro primo incontro, al nostro primo bacio, alla nostra prima volta e a tutte le altre volte che sono venute dopo, a quella gita in moto a Cefalù, quando al ritorno ci beccò la pioggia e tornammo a casa inzuppati ma felici, al modo intenso con cui sapevi guardarmi, a q         uella sera a casa dei tuoi amici quando non riuscivamo a staccarci gli occhi di dosso, ma anche a tutte le nostre stupide liti, al modo in cui ti trattavo perché ti ritenevo troppo immaturo e via dicendo. Ogni volta che mangio funghi penso che ti piacciono tanto, ogni volta che passa una moto penso che sia tu che mi voglia fare una sorpresa, ogni volta che guardo Harry Potter ripenso a quella sera quando me lo hai fatto vedere per la prima volta. No, la nostra non è stata una storia normale e mi riesce difficile da dimenticare.

E mi riesce difficile perché oramai sei diventato il mio termine di paragone. E non per il tuo aspetto fisico, nemmeno per il tuo carattere, ma solo per le emozioni che sapevi farmi provare. Come può esistere chi saprà farmi emozionare allo stesso modo? Più ci penso e più mi convinco che è impossibile.

E adesso te ne torni al tuo paese lontano, il paese che ti ha portato via da qui dove non trovavi una giusta collocazione. E chissà quando potrò rivederti. Ma in fondo che cosa cambierebbe se tu fossi qui? Continueremo a non vaderci, a mandarci qualche sms di tanto in tanto, a dire che un giorno ci dobbiamo rivedere e chiacchierare un po’, senza poi farlo mai, aspettando tempi migliori che poi non arrivano. Ecco, non cambierebbe nulla.

Solo una cosa vorrei che cambiasse: non essere più il mio termine di paragone.

 
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