« SOLILOQUIO IN RIMA | CONFESSIONI DI UN NOTEBOOK » |
Un giorno Mi presento bussò alla porta di Verità e le chiese:
“Come posso sapere chi sono?”
Verità rispose sicura:
“Guarda dentro di te e lo saprai.”
“Perbacco! - pensò Mi presento – E’ un lavoro complicato,
due occhi non mi basteranno!”
Allora prese in prestito gli occhi dei suoi genitori:
occhi grandi, amabili, pieni di tenerezza e si vide come una bambina fortunata che giocava spesso all’aria aperta come un maschiaccio, su e giù con la sua bici, nonostante mangiasse poco e di malavoglia.
Ad altri occhi non seppe dire di no, perché, per lei, erano molto importanti: erano gli occhi di suo figlio.
Limpidi, vivaci, ma attraversati, a volte, da un guizzo d’inquietudine.
Mi presento si sentì turbata, le immagini erano un po’ sfocate, forse lei aveva paura di guardarle.
Le venne in aiuto Amore e, subito, la visione si delineò chiara e si vide come una mamma affettuosa e attenta, un po’ insicura perché, non sempre, sapeva cosa fosse meglio per lui.
Mentre indugiava su queste immagini e pensava da quali altri occhi potesse attingere conoscenza di sé, Verità le suggerì delicatamente:
“Non sottrarti allo sguardo dei tuoi occhi”
Mi presento si mise persino gli occhiali per vederci meglio.
In passato aveva già preso degli abbagli e, spesso, non aveva visto cose che pure erano davanti a lei.
Ora si era fatta più attenta e sapeva che la luce bianca, pur sembrando unica, era formata da più colori, e fu così che iniziò a vedersi verde come tutte le speranze di vita piena per sé e per tutte le persone care che lei teneva strette nel suo cuore.
Violetto, come il suo vivo ed irrinunciabile desiderio di una misteriosa ed appagante spiritualità.
Rosso, come il sangue di una sua dolorosissima ferita.
Giallo sole, come il calore di cui aveva bisogno per riprendersi da un lungo freddo.
E, ancora, arancione, come il frutto maturo, bello da guardare e succoso da gustare, che lei desiderava essere.
Blu, come un grande cielo terso in cui poter spaziare a tutto campo.
Ed infine rosa, come tutte le emozioni che, ancora intensamente, lei, voleva provare.
“Hei tu – sentì da una nuova voce Mi presento –
sono Desiderio, un dono di Verità, cosa vuoi per te?”
Mi presento ci pensò su e poi, sicura, rispose:
“Vorrei Fiducia, Accettazione, Coraggio e Amore,
per far crescere la migliore me stessa.”
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