Creato da nagel_a il 27/12/2008

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Fobie

Post n°460 pubblicato il 04 Novembre 2011 da nagel_a


E va bene. Lo ammetto. Mi fanno paura cose stupide che non spaventano nessuno.
Non ho idiosincrasie particolari nei confronti di serpenti, topi, ragni, scorpioni, ma trovare in casa una falena o l'ipotesi di una gallina in giardino condurrebbero irrimediabilmente la mia fibrillazione  a cristallizzarsi in una crisi isterica.
A nulla vale il ripetere con calma ossessiva, ipnosi razionale, che le falene non mordono, non pungono, non sono velenose ... dev'essere quel loro colore scuro o l'imprevedibilità del volo, sulla sotterranea idea che se quelle ali vellutate (brivido) mi toccassero, il mio cuore cederebbe di schianto.
Con le galline sono più spavalda... corro più veloce e il loro volo stenta, però non reggo il loro sguardo, ha un che di diabolicamente stolido che agghiaccia...

A volte avrei ottimi motivi per voler abitare in città.

[l'unica falena che vorrei avere in casa è quella di Alvaro Siza]

 

 
 
 
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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