Creato da nagel_a il 27/12/2008

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Anticiclone africano

Post n°490 pubblicato il 21 Agosto 2012 da nagel_a

 


Galleggia il letto nella stanza, tra gli orizzonti bianchi delle pareti.
Galleggia la mente sulle stesse distese, al ronzio pigro del ventilatore.
Come zattera alla deriva quando il moto delle onde sia costante, non rotto da terre vicine, e il sole finto in un cielo di cartapesta.
Galleggio alla deriva.
L'ansia per lo scorrere del tempo sta in superficie, sulla pelle. Dentro si annulla nell'informe corso dei pensieri che rimbalzano come molecole impazzite in un microonde.
Forse le parole sono un'ancora, la catena di un'ancora. Appiglio per rimanere immobili senza che intervenga la direzione imposta da capricciose correnti.
E' solo che voglio dormire, in questo bianco, in questo ronzio, nell'azzurro che il ventilatore raffredda e allontana, come un'opera d'arte dietro il vetro di una teca.

 

 
 
 
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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