W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
cosė noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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La perla
Post n°370 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da nagel_a
Impercettibilmente tra quel desiderio logorato e nostalgico e la teoria incessante delle curve, si insinua una linea. Una linea d'ombra leggera e danzante, come quella che può imprimere il sole celandosi dietro una nuvola sfrangiata e spumosa. E' una cosa da nulla, il segno tracciato sull'asfalto da un gesso di bimbo, eppure varcarla ridisegna i connotati del viaggio.
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
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