W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°514 pubblicato il 03 Aprile 2013 da nagel_a
... e se quella lama fosse stata inefficace, quel braccio indeciso a separare giorno e tenebre? Cosa stringeresti tra le dita? Un'immagine, un sogno, la parvenza di qualcosa che fu e non è ... ma se il confine fosse spostato oltre la misura di cui sappiamo render conto, attraverso la cortina di pioggia e fosse possibile incanalare una brezza sottile a trattenere quel battito d'ali?
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
Una scelta è una scelta, signora Nagel, non è né condanna né amnistia; se fosse qualcosa più che un salto nel buio noi saremmo padreterni.
La vita, madame, è una gara di tiro a segno a colpo unico in cui chi non spara perde, chi sbaglia mira non vince e chi fa centro non lo sa. Qualche volta la zingara del carrozzone si distrae e noi si vince un bell’orsacchiotto di peluche.
(…Però, maremma cane, era meglio la giraffa!!!)
Dal momento in cui iniziamo ad “essere”, la nostra esistenza produce effetto sulla vita intorno, madame. Da quel momento ogni istante, ogni respiro, implica una scelta/nonscelta e delle conseguenze. Che noi lo si voglia o meno.
Essere o non essere? Scegliere o non scegliere?
Non esistono scelte giuste o sbagliate, signora Nagel, ne esistono invece di coraggiose o di vigliacche, (ma anche tale giudizio è opinabile) e come lei ben saprà, gli eroi raramente invecchiano.
Comunque, tutti, coraggiosi e vigliacchi, continueranno a borbottare tra sé e sé: “Maremma cane, era meglio la giraffa!”