W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°370 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da nagel_a
Impercettibilmente tra quel desiderio logorato e nostalgico e la teoria incessante delle curve, si insinua una linea. Una linea d'ombra leggera e danzante, come quella che può imprimere il sole celandosi dietro una nuvola sfrangiata e spumosa. E' una cosa da nulla, il segno tracciato sull'asfalto da un gesso di bimbo, eppure varcarla ridisegna i connotati del viaggio.
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
(bello questo enfatico crescendo di speranza/certezza di un orizzonte felice, ti sorrido..)
ogni volta, riguardare dove siamo stati
anche se quel dove non c'era piu
Con chi e perchè e poi trovarci qua
a farci domande in bella calligrafia
Conferisce almeno una bellezza
Un'estetica del dove e perchè
A me piace quel vuoto che lascia
Mi piacerebbe un rettilineo con i platani in parte
A me i bivi mettono dubbi e mi pianto là
Mi piacciono i rettilinei con i bar, i distributori di benzina
Vorrei posti come quelli che dipingeva Edward Hopper
Posti dove neanche l'orizzonte si vede
una nebbiolina li in fondo, oltre il pioppeto
Strade dove passa una macchina ogni tanto
che mi chiedano vuole un passaggio?
ed io No, mi fermo un po qua. Grazie sà
Siccome le vie intricate e contorte me le invento da solo
Vorrei una strada dritta che non vedo neanche in fondo
Poi alla sera tornare a casa
e il giorno dopo partire di nuovo
che siano posti però come quelli che disegna Hopper
sennò me li disegno da solo
Io non so mica se sono poesie e neanche so quando parto dove vado a parare però questa storia con i posti che disegnava hedward hopper mi piace pensarla. Una volta ho trovato una perla per terra.
Eppure lo sai che sono allergico!!!
Ma dico io, ci racconti pure quante volte vai al bagno ogni giorno e di questa brutta gente che frequenti, niente?
Pensare che stavo per scriverti che ero davvero felice per te e che già ti immaginavo stupita a guardare l’orizzonte nuovo ad ogni curva dalla strada e…
E invece…
Non ci si può fidare più di nessuno, a questo mondo. Cos’altro ci dobbiamo aspettare da te?
Sta’ a vedere che adesso esce fuori pure che sei coinvolta anche tu nel bunga bunga.
…A proposito, è vero che per dissimulare vi pagava mettendo i soldi nelle custodie dei CD di Apicella che poi vi regalava? P.S.
Per chi fosse interessato alla risposta, la Nagel mi ha scritto in via privata. Riporto di seguito il testo integrale del messaggio:
“Ah sì??? Che stronzo!!!
Nella mia custodia c’erano veramente due CD di Apicella.
…Masterizzati, pure!”