SQUALONERO68

Venerdì e considerazioni.

Il fine settimana è dietro l'angolo, ancora qualche ora di lavoro e poi finalmente si chiude la porta dell'ufficio e per un paio di giorni non se ne parla più. Intanto però devono arrivare le 13.30. Verissimo va peggio a chi deve far arrivare le 17.00 o peggio ancora le 18.00. Comunque il mio orario è questo, devo rimanere a lavorare fino le ore tredicietrenta.

Che si fa poi?

Dovrei andare a recuperare due fioriere in legno con la grata nel retro per far salire gli arrampicanti, le dovrei legare al gazebo che ho messo in terrazza per dargli un poco più di peso e stabilità in modo che il vento e i temporali non me lo demoliscano. In questo modo darei anche un poco più di intimità alla terrazza.

Dovrei pure andare a comperare un Acero rosso da mettere in giardino, solo che poi mi tocca scavare per piantarlo e voglia oggi sotto zero. E' tutta settimana che lavoro al giardino ne ho le palle omogeneizzate.

Potrei anche saltare in bici da corsa, fregarmene del gazebo, dell'acero, del giardino e andare a pedalare in giro per il lago.

Dal mio paese ho una visuale molto ampia e oltre al lago di Garda riesco a vedere nelle giornate limpide anche l'appennino, di conseguenza anche le zone vicinissime a dove sta battendo il terremoto. Fa un certo che, pensare che li poco distante sono crollate case e ci sono stati parecchi morti, che la gente vive nelle tende e che in tanti casi ha perso tutto. Logico che da casa non riesco a distinguere le case, ma so che la direzione è quella a sud-sud est. Non si riesce a non scrivere di questo dramma, forse anche perché le scosse forti si sono sentite perfettamente anche a casa mia, forse perché vedere case costruite una decina di anni fa crollare come fossero fatte di carta, fa una certa rabbia. Ti fa pensare che siano state costruite solo per ricavarne un grandissimo profitto non pensando alla sicurezza di chi poi le doveva abitare. Sono del parere che se si costruisce lo si deve fare pensando sopratutto alla sicurezza, pensando che la casa deve resistere anche in caso di terremoto, anche se magari le mappe sismiche dicono che magari la zona non è poi così messa male dal punto di vista terremoti. Bisognerebbe sempre costruire per il massimo della sicurezza e opera d'arte. Non parliamo poi dei capannoni dove le persone vanno per lavorare. Sono convinto che in mezzo a tutte queste negligenze ci sia sempre la politica che per convenienza si mette il prosciutto sugli occhi e non leggifera guardando le mappe sismiche, ma solo il profitto o la bustarella. E poi si diceva del sud Italia.....?? Alla fine tutta l'Italia è un sud Italia.

Eppure in mezzo a tutto questo marasma ad est oggi si è levato il sole ad illuminare la nostra giornata.