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Il mondo secondo me

 

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Cervello

Post n°256 pubblicato il 30 Maggio 2010 da t_xte
 

 

Scrutando qua e là tra i profili ecco cosa ho trovato:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono molti gli aspetti che non riconosco di questo cervello presunto femminile, tra i quali il "centro memoria beautiful" (in realtà le soap opera non le sopporto, sono lente ed interminabili), il "centro di controllo pettegolezzi", anche se ammetto che mi piace sapere tutto di tutti, ma tenermi tutto per me. Anche nel pettegolezzo c'è una sorta di etica da osservare, no?

Ad ogni modo noto una vasta area dedicata alle scarpe ed in questa mi ci riconosco alla grande. E' strano, ma l'impulso per le scarpe è qualcosa di innato ed istintivo che scorre nelle mie vene. Sono soprattutto i sandali che preferisco, sebbene, per una forma di intolleranza a determinati tipi di pellami (quasi tutti) son costretta come una Cenerentola contemporanea a girare in lungo ed in largo per tutti i negozi di scarpe o quasi, onde trovare la calzatura adatta a me. Mio marito non ama molto accompagnarmi in questo sofferto e sospirato tour, quindi troppo spesso debbo andarci da sola.

Anche quest'anno ho sentito l'impellente necessità di un paio di ciabattine o di sandali "per tutti i giorni, perchè gli altri mi fanno male ai piedi". "Va bene, fà ciò che vuoi" è stata la risposta del mio consorte.

Giovedì scorso sono andata a Bologna per una vista medica e in tale circostanza ho fatto un giro in centro. Scrutando le vetrine dei negozi di calzature mi è caduto lo sguardo su un paio di scarpe in particolare. Le osservavo, erano lì, in bella mostra, con una zeppa alta 10 cm, aperte sull'alluce, molto eleganti in pelle scamosciata blu.

Mi son piaciute, le ho comprate. Quando mio marito le ha viste, dopo aver constatato che sono alta quasi come lui mi ha chiesto:

"ma ci stai comoda almeno?"

"be' diciamo che non sono scarpe da camminarci per dei chilometri... sai non ho saputo resistere!"

 
Rispondi al commento:
t_xte
t_xte il 02/06/10 alle 23:41 via WEB
La riproduzione di un presunto cervello femminile è sicuramente opera di beceri maschilisti. ma non me la prenso, anzi, ci rido sopra...:)
 
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IV (PARLA PER ME)

Fossi una foglia appassita che tu potessi portare;
fossi una rapida nuvola per inseguire il tuo volo;
un'onda palpitante alla tua forza, e potessi

Condividere tutto l'impulso della tua potenza,
soltanto meno libero di te, oh tu che sei incontrollabile!
Potessi essere almeno com'ero nell'infanzia, compagno

Dei tuo vagabondaggi alti nei cieli, come quando
superare il tuo rapido passo celeste
sembrava appena un sogno; non mi rivolgerei

A te con questa preghiera nella mia dolente
necessità. Ti prego, levami come un'onda, come
una foglia o una nuvola. Cado

Sopra le spine della vita e sanguino! Un grave
peso di ore ha incatenato, incurvato
uno a te troppo simile: indomito, veloce e orgoglioso.


V


Fà di me della tua cetra, com'è della foresta;
che cosa importa se le mie foglie cadono
come le sue! Il tumulto

Delle tue forti armonie leverà a entrambi un canto
profondo ed autunnale, e dolcemente triste.
Che tu sia dunque il mio spirito, o Spirito fiero!

Spirito impetuoso, che tu sia me stesso!
Guida i miei morti pensieri per tutto l'universo
come foglie appassite per darmi una nascita nuova!

E con l'incanto di questi miei versi disperdi,
come da un focolare non ancora spento,
le faville e le ceneri, le mie parole fra gli uomini!

E alla terra che dorme, attraverso il mio labbro,
tu sia la tromba d'una profezia! Oh, Vento,
se viene l'Inverno, potrà la Primavera essere lontana?



Percy B. Shelley

 

 

 
 
 
 

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