Che schifo! Che nausea! Che palle! Che ansia! Che angoscia! Che agonia! Che patismo! Che puzza! Che obrorio! Che ibrido! Che cazzo! Che lagna! Che strazio!
Post n°421 pubblicato il 27 Luglio 2010 da sallynight0
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Post n°420 pubblicato il 05 Maggio 2010 da sallynight0
Grazie ad uno dei social network più noti nel panorama mondiale, può capitare di accettare cani e porci, amici e non, zoccole e neo mamme, e pure i parenti. Quello che più m'inquieta è la nuova generazione. Pensavo che solo i maggiorenni potessero accedere, e invece, a quanto pare, questi nuovi ragazzini 1990 e passa, incalzano rapidamente fra giochini e link spazzatura. Uno di questi è proprio mio cugino. Leva 1994. Fidanzato ufficialmente con una ragazzina coetanea, profilo aperto, capelli lunghi e occhi cerbiatto. Io: "Ma che tenero!! Il mio cuginetto ha la fidanzatina!! ùù" Il mio ragazzo: "Quanti anni ha? 16? Al giorno d'oggi pompini e video hot su cell" Cazzo è vero. E m'è crollato il mondo. Ma non volendo ascoltare il sarcastico cinismo reale del mio ragazzo, ho sbirciato qua e la fra le loro foto, e mi sono sciolta nel leggere sul profilo della mamma la tenerezza commossa, nel vedere il proprio cucciolo crescere. Quindi, tutta sorridente, ho continuato a farmi i cazzi miei con un semi sorrisetto. Questo 1 settimana fa. Oggi ho deciso di sbloccare il mio cuginetto, perchè mi riempiva la home di cazzate sue, e ovviamente, sono stata invasa da una marea di cuoricini glitterati, semi veline rifatte e linguaggio giovanile parecchio indecifrabile anche a me. Curiosa e decisa di ribloccarlo, decido di tornare nella sua pagina. Mbè? Ma dov'è? Dov'è finita? Lui che dal mobile ringrazia una certa Maria, la bacia e le v.t.b. Ma l'altra? La ragazzina fidanzata ufficialmente? Un po' ridendo scrollo la pagina verso il basso. Si sono lasciati. Ma come? Di già? Ma non era amore? E tutte le foto glitterate di cuore e amore e sole? Ussiur. Eccitata cerco nella pagina la parte interessante. Il riassunto è che lui non prova più niente e l'ha mollata. Lei c'è rimasta secca e l'ha smerdato davanti a tutti. Tutti hanno smesso di parlargli per dar corda a lei. Le sue amiche ci provano con lui. Lei è gelosa e chiede scusa. Lui pretende le scuse pubbliche. Lei le ha fatte. Ora sono tutti amici come prima. Il tutto scritto con una marea di post, incomprensibili, veramente illeggibili ed indecifrabili, con un uso imprecisato di K e codici fiscali. Ma quanto è bello e frivolo essere giovani? Quanto sono acerbe le loro piccole e stupide teste di cazzo? Quanto hanno bisogno di battere la testa per apprendere? Quanto sono scemi??? Fantastico!!! L'invidio. No. No, per niente. Io ho già dato :D L'adoloscenza è unica perchè (in teoria) vissuta una volta sola. Più volte? Personalmente non reggerei. Troppi sbattoni. Cuore a mille un giorno e nevrosi incoerente l'altro. No grazie ^_^ Sal |
Post n°419 pubblicato il 25 Marzo 2010 da sallynight0
Sono praticamente passati 2 anni e mezzo dal giorno dei provini. Non ho mai fatto casting prima, lo ammetto, anche se ho sempre pensato di far casting da una vita. Il modo di capire le persone dalla loro gestualità, dal loro abbigliamento, dal modo di esprimersi. Mi è sempre risultato facile. Le persone spesso si vogliono nascondere, altre vogliono apparire. A me piace passar oltre la banalità iniziale ed andare dritto al sodo. Semplici domande: hai un gatto? perchè indossi quelle scarpe? sei figlio unico? e cose così. Penso che fare casting, sia un po' come andare ai colloqui. Ed io di colloqui ne ho fatti! E' dall'età di 16 anni che faccio colloqui. Ultimamente i migliori sono quelli fatti dagli psicologi. "Disegni l'albero che più la rappresenta". Ma che cazzo =) Mi sono organizzata così: apro una pagina myspace, cerco ragazzini maggiorenni ma d'età non superiore ai 22, per puntata pilota per telefonino. Casini vari con i colleghi per la sceneggiatura. Semplificando, ho scritto una storia teen, e i colleghi l'han trasformata in una trash teen. Ancor ora dico con orgoglio di disconoscere quel lavoro. Non voglio immaginare gli scrittori che aborrano la trasformazione del loro capolavoro in schifezza cinematografica. Vabbhe, son cose che posson capitare durante il lavoro. Minchia se m'ero incazzata!!! Aperto myspace, aperta una casella gmail, aperto un msn apposta, (ovviamente ora perso tutto). Per favore scriveteci una breve mail di presentazione più due foto allegate, figura intera e volto. Classico. Devo dire di aver trovato splendide persone. Il lavoro è andato bene. Oggi. O meglio l'altro ieri. Cerco il video. Per problemi e dissapori dell'epoca il video era stato consegnato senza credits. Ho deciso di tirarlo fuori. Rimontarlo, aggiungere i credits, contattare tutti i ragazzi che ci avevan fatto d'attori, e render loro il progetto. Ieri. Ho ritrovato il mio Flander. Ieri, ho conosciuto Alby. Flander era la mia anima al liceo. L'ultimo anno del liceo. Quando lui è arrivato nella nostra classe, ed io tornavo dall'america. Alby è uno dei ragazzini che ci ha fatto d'attore 2 anni fa. Il bello del fare casting alla ricerca di giovani, è che i ragazzini non hanno problemi di linguaggio, non si fanno impressionare davanti alle avversità, la loro età permette loro di affrontare la vita in modo più leggero, sempre alla continua ricerca dell'essere. Che bello essere giovani. Si soffre e si gode come non mai. Quanti ricordi. Parlare con Alby mi ha riafforato un sacco di delicatezza. Lui è un dark, forse un po' emo, comunque ai più inguardabile. Noi lo si chiamava antichrist per riconoscerlo. Una dolcezza incantevole, una sensibilità affranta, un profumo di violetta nei suoi vestiti, una disinvoltura nelle sue parole appassite. L'ho ringraziato un sacco per la bella chiaccherata, ha scelto pittura in Brera, ma non è felice. Nel suo myspace si descrive come un fallito, un disperato svogliato che non trova la serenità. Animo dolce e affranto. La sua musica, lui si stupì che me la ricordavo, che mi ricordavo tutto di lui. Nella mail di presentazione mi aveva sorpreso la sua voglia recondita di comunicare al mondo la sua esistenza, quatto quatto, con la speranza di giovane incantevole. Gli ho detto che le persone speciali le si ricorda, anche quando si fa casting da una vita. Che sottofondo stai ascoltando ora? cccp. Ho sempre ascoltato industrial metal, ma ora mi sento dedito alla musica italiana. Ed il mio salto è stato naturale. Il mio tesoro. La prima volta che lo vidi, era prima che cominciasse la scuola. Ero appena tornata dall'america, era l'estate in cui Lippo scomparve, era il settmbre in cui mi ero rapata i capelli a zero. Ho visto questo ragazzotto biondo con la cresta e la felpa grigia che girava per la scuola con a seguito della preside e di qualcun altro. L'unica cosa che sperai è che non venisse nella nostra classe. Ricordo la prima volta che lo vidi suonare. Era un postaccio, ma si era da poco preso la patente per cui muoversi la sera era obbligo. Locale squallido, un centro sociale che penso abbian chiuso alle periferie di Torino. E lui li, seduto con le sue bacchette e la sigaretta accesa in bocca, mentre sul palco altri ragazzotti eccitavan la folla scalmanata al pogo. Tante bottigliette verdi di birra, e poi tutto giallo. Come una foto ingiallita, l'atmosfera calda e umidiccia, la puzza di sudore della gente e la vecchia kappa di fumo, ormai un ricordo lontano. Lui era giallo e verde. Come mi sono sempre sentita io. Le notti passate a parlare, insieme, insonni, in gita scolastica. I libri e la Rutta che non ci hai mai capito niente di noi. Ed io così vulnerabile ed insicura. E lui così alienato e straziante nella sua voce sempre assonnata. Io non so che cos'è successo dopo. Forse siam cresciuti. Forse siam caduti. Un bacio rubato all'università. Pioveva, faceva freddo, in una primavera appena alle porte. Stava tornando verso casa. Dopo che era un delirio che non ci vedevamo. Gli son entrata in macchina. Gli ho rubato un bacio sulle labbra. Poi sono andata via. Contenta. Ero contenta. Quando le cose restano in sospeso, è brutto trascinarsele dietro. Un gesto infantile, fatto con ingenuità. Sono pochi i ricordi memorabili in cui ho esposto tanto me stessa per ottenere un bacio :) Eh si, sono solo 3! E poi nuovamente silenzio. E sono passati 9 anni. Come siam cresciuti. Come siamo cambiati. Abbiam un sacco di cose da raccontarci. Chissà se un giorno rivedrò mai il mio Flanders. Ogni volta ci spero un sacco. Quando penso a lui sorrido. Non conosco persona che mi sia stata mai così vicino. E' parte integra del mio trascorso. Certo un sacco di legami e associazioni e passati fan di lui un meraviglioso ricordo. Sarei curiosissima di conoscerlo nel presente. Lacrima. Scusa :) Lo scorso anno, penso prima di Natale l'avevo sognato. Con la sua famiglia. Non ricordo. Me lo ricordavo, ma ora poco. Il giorno seguente l'avevo cercato. Flanders dove sei? Fb zero, cell zero perso, chiesto in giro, sparito. :'( Sono proprio poche le persone sensibili che si trovano nel mondo. E che tu stia lavorando, o tu abbia avuto la fortuna di averli come compagni di classe, poco importa. Queste persone sensibili sono diverse da tutte. Non li vedi come un amore, non li ami come la persona con cui passerai il resto della vita, non li vedi come gli amici che conosci da anni. Sono animi gentili che in qualche modo ricompongono il tuo puzzle personale. Mi piace l'idea di scomporre il mio essere in un delirio di parti, e la missione della vit è proprio quella di ricercare le tue parti mancanti. Mi piace l'idea che esistano persone vive speciali, che anche se non presenti fisicamente, ti vogliono bene, e, son brava nel dirlo, te ne vorranno sempre. Ovunque tu sia, rallegrati, ti voglio bene Sal |
Post n°418 pubblicato il 22 Marzo 2010 da sallynight0
Come ogni anno, quando si avvicina questa ricorrenza, mi sento sempre un po' affannata. Indugio sorniona, so che di solito piove, fumo di più, mi agito tutta. Poi le cose le faccio, però mi devo sempre preparare, devo sempre aver bisogno di un cuscinetto di 2 settimane per prepararmi psicologicamente. Il mio pensiero per il mio Lippo è sempre lo stesso, ormai da sempre, credo. Giro una 15ina di tabaccai, alla ricerca di quei pulcini piccoli, inutili e pelosi, quelli che ci si scambia a Pasqua. Un tempo, quando le finanze di bimba eran ridotte, prendevo un pulcino "grande" ed uno piccolino. Ovviamente io rappresentavo quello grande, e Lippo quello piccolino :) Poi da quando questa ricorrenza è diventata una festa un po' triste per noi, ho cominciato a comprare 4 pulcini, due grandi e due piccoli, da portargli, che rappresentassero, insomma, la famiglia ancora unita. Quest'anno Pasqua sembra non arrivare mai. Per cui la ricerca dei pulcini è stata un po' sofferta, ed ha messo a dura prova la mia preparazione psicologica di 2 settimane. Alla fine ho preso du pulcioni grossi e sei piccoli. I sei erano in offerta, ho pensato, i restanti 4 piccolini li regalo alle socie per Pasqua :) 19 aprile. Mi batte un sacco il cuore. In casa c'è frenesia, più che altro per il lavoro. La giornata sembra essere calda, anche se con qualche nuvola grigia all'orizzonte. Tanto so che nei giorni prossimi verrà a piovere, succede così tutti gli anni. Ho addirittura pensato di costruire un ombrello per i miei pulcini, ma poi mi sono chiusa con un delirio di paranoie sul mio stato, per aver mai potuto pensare una cosa simile. Prendo Berry, gli facco wenza, e trottiamo al cimitero. Mi stupisco delle tante macchine parcheggiate, per lo più nonnine, e shiùre con mazzi di fiori. Vedo un ragazzo, solo, che si nasconde dietro le comari. Lui mi guarda. Ma sono intenta a parcheggiare. Scendo da Berry, sorpasso le comari e vado dritta e sicura per la mia via. Saluto la zingara alla cancellata d'entrata, e nel mentre penso che al ritorno mi chiederà della moneta. Inconsciamente metto le mani in tasca e sento con i polpastrelli una monetina di basso taglio. Il cimitero è silenzioso. Arrivo davanti a Lippo. Ci resto un po' male, per la conferma della mamy che giorni prima mi disse che la fioraia aveva tolto la composizione per affrescarla. Quindi il pratino verde senza fiori mi ha dato un senso di spossatezza. Mi accendo furtiva una sigaretta. Credo che non si possa fumare al cimitero. Ma io l'ho sempre fatto. Una sigarettina con mio papà me lo fa sentire più terreno, sarà infantile, ma voglio che sia un mio diritto. Una volta, presumo durante il periodo dei morti, dove l'affluenza ai cimiteri è maggiore, un lavoratore del cimitero mi rimproverò, vedendomi giovane e quindi arrogante, circondata da matrone, dandomi della cafona senza rispetto perchè quello è un luogo rispettoso. Quella volta m'era salito il sangue in testa, stavo per abbagliargli il mio schifo nei suoi confronti, quando la mamy, molto umilmente mi ha preceduto spiegando allo stronzo che era un modo per essere più vicino al mio papà. Lui ha capito e se n'è andato. Io, ancora inscimmiata, ho ingoiato il rospo, rilfettendo che la maturità della mamy era avanti anni luce rispetto alla mia non diplomazia. Quando c'è meno gente, anche le persone che lavorano al cimitero sembrano scomparire, infatti nessuno ha detto niente della mia sigarettina. 100 mt dietro di me un gruppo di nonnette commentano chiassosamente le tombe. Penso che con l'età diventi una vera e propria competizione l'avere la tomba migliore. Personalmente non ho mai fatto polemiche a riguardo, sono molto cosciente che la mia è la migliore e sono consapevole della morte ecc. Il ragazzo del parcheggio si avvicina furtivo, lui ha finito. Sta andando via. Silenzioso come un gatto, con le sneakers da ragazzino, mi guarda in silenzio. Lo guardo silenziosa. Se ne va. Spengo la sigaretta nella ghiaia e la butto nella spazzatura. Tiro fuori i miei pulcini e delle pinzette per capelli, sistemo i pulcini nell'erba e li fisso con le pinzette. Metodo molto "fai da te" ma almeno questi in caso di uragani vari, non volano e restan fissi dove li ho messi. E' già successo in passato, e questo almeno posso prevederlo. Per la pioggia non ho potuto fare niente, tutte le volte i pulcini s'inzuppano e poi si devono buttare. Ma non è il pulcino il valore vero, penso io. L'acqua è un elemento naturale, dai va bene così. Le nonnine urlanti e sorde si stanno avvicinando a me, non voglio attaccar discorso, nè tanto meno essere compatita, perchè sono ancora giovane, allora saluto rapidamente Lippo e me ne trotto su Berry. Saluto la zingara con fare infantile, quasi a giustificarmi che non ho uno spicciolo, in macchina metto "Dammit" e me ne vado con la musica appalla. Quando vedi ragazzi giovani, in queste giornate particolari. Non c'è proprio nulla da chiedere. Gli sguardi d'intesa sono ben diretti. Capisci che c'è chi ti capisce. Capisci che c'è chi come te soffre ancora. Capisci che non è facile per nessuno. Capisci che non bisogna compatirci, capisci che è la vita, capisci che sei cresciuto troppo in fretta. Capisci che se sei li, non sei uno stronzo, ma una persona che cerca di maturare. Capisci che i papà sono tutt'ora e resteranno per sempre i nostri papà. E non c'è niente da dire. Perchè sai già tutto.
Saly
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Post n°417 pubblicato il 29 Novembre 2009 da sallynight0
Sono stanca. Non ce la faccio veramente più. Non va più bene nulla. Ma nulla proprio. In nessun verso. Qualunque materia di vita: sentimento, lavoro, famiglia, salute! Fa tutto schifo! Non ce la faccio più. Sono continuamente sottoposta ad ogni forma di stress da tutti i lati. Non ho gratificazioni, non ho persone che mi capiscono, figurarsi starmi vicino, non ho distrazioni didattiche, non ho più nessuno stimolo. E mi sono tutti contro. Mincacce, litigi, incomprensioni, violenze psicologiche, odio. Ed io sto a pezzi. Non sorrido più. Di giorno insulto tutti. E di notte piango. Cazzo, non dormo neanche più. Mi sento così inutile. E pensare che ero una così brava ragazza. Come promettevo bene. E mi sono ridotta così. Ad aver imparato che i sogni non esistono. Che tutto quello che faccio, che è stato fatto e che farò è assolutamente inutile. Che la felicità non esiste. E ammesso che ci sia, tanto è inferiore al dolore, alla sofferenza e all'incomprensione. Ormai non m'illudo più. Non posso neanche più pretendere nulla, perchè automaticamente vengo educata a non essere importante. Totalmente svalorizzata da tutti. Che strazio. Vengo educata a non essere importante. Non è una colpa esser stata amata ed esser sempre stata trattata come una principessa. O forse si. E adesso spalo merda. Ognuno ha quello che si merita. Sono affranta.
Saly
Non è vero non sono sola. Ho la forza del cuore, ho la forza di Gesù. Spero tanto che lo Spirito del Natale, nel senso religioso della festività, possa ridarmi la capacità di aprire il mio cuore. |
LE CANZONI A TONO ^^!!!
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