Come cambiano le cose! Sono passati quasi 10 anni dall mia prima esperienza in un campo nomadi. Dovevo accomagnare i bambini a scuola tutti i giorni. Era una lotta quotidiana. Ricordo le liti, la diffidenza, la discriminazione che subivano ma anche l'affetto, la generosità e l'accoglienza che questa comunità aveva nei miei confronti.
A distanza di anni mi sono ritrovata oggi a lavorare con due bambini Rom davvero speciali. Vengono al Centro assiduamente. Sono perfettamente integrati con il gruppo, rispettosi delle regole, allegri e spensierati, aperti alle novità come qualsiasi altro bambino.
L'altro giorno la mamma di uno di loro, un donnone di 30 anni con al seguito due marmocchi piccoli, viene a prendere il figlio. Si siede e comincia a colorare con lui. Vedo che mette da parte ogni tanto qualche matita colorata e dopo 5 minuti ne ha già un consistente mucchietto. Dopo un pò spinge il figlio da me. Samuel (questo è il suo nome) mi si avvicina timidamente e mi sussurra qualcosa che inizialmente non capisco. " Che c'è Samuel, cosa vuoi?" gli chiedo.
Lui di malavoglia mi dice " Posso portare a casa questi pastelli che mi mancano?" Io gli rispondo che i colori sono di tutti e che se lui se li prende non ne rimangono più per gli altri. La mia risposta sembra quasi rassicurarlo ma sento la madre che gli urla "Hai visto che non si può? Non puoi prendere le cose e portarle via"
A questo punto Samuel sbotta "Ma cosa dici mamma! Sei stata tu ad obbligarmi a chiedere i pastelli, io non volevo".
La madre si imbarazza oltre modo. Io sorrido benevola. Samuel invece se la ride di gusto.
Come cambiano le cose!
Inviato da: to_revive
il 11/09/2009 alle 14:37
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il 14/05/2009 alle 10:09
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il 11/05/2009 alle 17:41
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il 01/05/2009 alle 14:46
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il 01/05/2009 alle 14:21