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Un bel giorno.
Post n°166 pubblicato il 10 Settembre 2010 da dibiasef
Un bel giorno il signore della guerra, decise di chiamare (avocare) a sé, tutti i condottieri. Tutti i condottiere arrivati alla riunione del signore della guerra, avevano le vesti lacere e ferite piene di pustole, succede quando si fanno le guerre, e sistematicamente, si perdono. Tutti i condottieri erano interessati alla convocazione da parte del signore della guerra. Erano mesi e mesi, che il signore della guerra aveva promesso la riunione, guardandosi bene, però, dall’anticiparne alcun contenuto. Si sa che quando ci si presenta con la curiosità, è come quando si arriva al desco familiare affamati: ci si scofana tutto. Poi, altro elemento importante, se non so di cosa si parla, non mi posso preparare su nulla, quindi dovrò solo limitarmi a dire quello che so…lì per lì! I condottieri arrivarono all’incontro anche scalzi e malconci, ripeto: erano anni che continuavano a combattere, ma…..senza risultato alcuno, anzi. Nelle continue guerre susseguitesi nel corso degli ultimi quattro anni, i condottieri, sempre guidati dallo stesso signore della guerra, venivano sistematiche sconfitti. Siccome, però, le guerre prevedevano il beneficio anche per gli sconfitti, era meglio perdere la guerre ed usufruire del beneficio, che…dover fare altro. Quindi si continuava a perdere, mentre l’Inter vinceva gli scudetti. La riunione che aveva convocato (avocato) il signore della guerra, doveva essere una di quelle riunioni che, negli stessi tempi, utilizzavano i motivatori commerciali. Una di quelle riunioni che quando ne esci hai nella testa solo la danza di battaglia dei maori, quella che gli all blacks della nuova zelanda, producono prima di ogni partita di rugby. Purtroppo, e questo era il problema, lo sport nazionale era il calcio, non il rugby. Calcio appena ripescato in seconda divisione nazionale, ed eliminato dalla coppa Italia. Fu proprio la non presenza del rugby, ma del calcio, come sport nazionale, che fece andare storta la riunione avocata dal signore della guerra. La mancanza assoluta di informazione preventiva, aveva facilitato la confusione tra i condottieri. Altro problema fu rappresentato dall’avocazione dei condottieri. Essendo stati avocati personalmente e telefonicamente, non si capì se i condottieri fossero presenti a titolo personale, o in effettiva rappresentanza dei loro, ancora, distinti popoli. Il signore della guerra, infatti, voleva una assoluta alleanza tra tutti i condottieri, alleanza che, nella sua immaginazione, potesse essere utile per sconfiggere gli altri signori della guerra, che però vincevano sempre. Tuttavia i condottieri parlarono per molto tempo, sviscerando, su input del signore della guerra, tutti gli argomenti sul territorio…analizzando, con passione e precisione, tutti i problemi dagli appennini al mare passando per l’acquedotto molisano, su ingotte stavano abbattendo il ponte, e c’era il traffico alternato. Analizzati tutti i problemi, e finito di salutare tantissimi vecchi amici che dovevano ancora decidere con quale signore della guerra stare, si salutarono. Si diedero appuntamento per le prossime battaglie. Sperando, ognuno di loro, di non dover…fare altro!. |
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