quattro amici al bar

a San Martino.....

L’undici novembre, la chiesa ricorda San Martino, noi ricordiamo: l’estate di San Martino e: “ogni mosto diventa vino”. Non voglio dissertare tra vino novello e castagne, tranquilli. Voglio solo affrontare dei miei pensieri, mettendo a paragone, ove possibile, la storia molisana, con la storia di altre regioni. Nello specifico mi è tornato in mente un passo di “Fontamara” di Ignazio Silone. Silone, nel presentare il suo paese di origine, Silone ci parlava della scala gerarchica, scala non scritta, ma rispettata da tutti: “…In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo... Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi, vengono i cafoni”. Seppure non ce ne fosse bisogno, mi sono sentito ancora di più “cafone” (con le virgolette), sentendomi vessato ed ancor di più vicino a quei personaggi di Fontamara, nella Valle del Fucino. I “cafoni” di siloniana memoria erano continuamente vessati dal Principe Torlonia, era quello il modo di fare di allora, tempo ne è passato, ma io mi sento ancora vessato. Mi sento vessato quando mi capita tra le mani il volantino dell’incontro che i Giovani Democratici del Molise, hanno organizzato per il giorno 11 Novembre, con il Sen. Ignazio Marino (membro della commissione igiene e sanità e Presidente della Commissione Parlamentare sull’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale)…..azz!

Scusate ma i titoli non mi hanno mai fatto paura, quindi parliamone. Parliamo proprio di sanità, parliamo di sanità dal punto di vista della gente comune, proprio di quelle persone, semplici, umili, lavoratori, che Ignazio Silone ci ha tanto ben descritto nei suoi libri.

Alcuni cenni “storici” sulla situazione sanitaria molisana: negli anni antecedenti l’attuale disastro, più o meno colposo, dei conti. Si pensò di eradere le asl di: Larino, Bojano e Venafro, accorpandole alle asl più grandi: Termoli, Campobasso ed Isernia. Correva l’anno……non “mi sovvien” di preciso, ma prima del 2003. già dal 2003 si parlava di debito sanitario da ripianare, si parlava di asl unica, si parlava di riduzione delle spese, si parlava di migliore gestione. Già nel 2003 c’erano problemi di sanità, mica solo oggi. Dice De Andrè: “..passano gli anni, i giorni, e se li conti anche i minuti…”, qua, nel Molise, nessuno ha contato niente. Bisogna aggiungere che nel 2007 il governo Prodi, tanto martoriato dalla destra italiana, ripianò i debiti sanitari delle regioni. Quindi, ricapitolando: nel 2003 si parlava di deficit, nel 2007 il deficit fu ripianato dal Governo Prodi, nel 2010…..CHIUDONO GLI OSPEDALI!!!! Ecco questo chiederò al Sen. Marino! Si, ma che c’entrano i personaggi di Silone? In tutta quella sfilza di nulla, e di ancora nulla, è tutta l’estrinsecazione della politica sanitaria molisana, di questa amministrazione regionale. In pratica non facendo assolutamente nulla, anzi creando duplicati e doppioni, non ha fatto altro che far innalzare il debito sanitario regionale a livelli stratosferici. Il Sen. Marino capita “a fagiuolo”, sono curioso di sentire, dalla sua viva voce, cosa ne pensa di tutto questo il “ PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SULL’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE”.

 Saluti, Franco di Biase