Street Fooder

Zampilli di bontà

LE FONTANELE

Via Bertini 18, Idro (BS)

Il ristorante-pizzeria, situato in un grande edificio ospitante anche un bed and breakfast, ha un ampio parcheggio prospicente l'ingresso e un curato giardino con annesso un piccolo parco giochi per i più piccoli a fianco.

I clienti possono accomodarsi sia nei numerosi tavoli presenti nella sala interna, sia nell'ampia veranda adiacente.

Il locale essendo un ristorante-pizzeria propone sia la pizza che un menù completo a prezzi in linea con altri locali della zona. La prima ha un impasto non troppo schiacciato, anche se il condimento, per alcune tipologie come la quattro formaggi, risulta un po' troppo liquido.

Il ristorante propone una buona scelta di piatti, dai primi, da provare a 7 euro il tri di primi, ai secondi, soprattutto di carne, con 12 euro si può avere un abbondante grigliata mista o delle succulente costolette di agnello.

I dolci, ad un costo tra i 3 e i 3,50 euro a porzione, sono quasi tutti fatti in casa, con una gustosa Foresta Nera tra le proposte.

Un'unica tentazione

TENTAZIONI RISTORANTE

Via Papa Paolo VI 7, Pisogne (BS)

L'eleganza della sala interna, accuratamente arredata, lascia trasparire l'alta qualità e la cura nel servizio offerta al cliente.

Per il pranzo il ristorante propone, oltre il menù alla carta, il classico pranzo di lavoro a 14 euro, o un piatto a scelta tra primo e secondo a 10 euro.

Se non si prenota, nei casi di grande affluenza, si rischia di attendere qualche minuto, ma la grande professionalità dei camerieri, unita alla loro rapidità, sopperisce al disguido.

I primi piatti sono spettacolari, da provare i fusilli fatti a mano, nel mio caso assaporati con una deliziosa crema di peperoni e fontina, per quanto riguarda i secondi, invece, si rivelano non all'altezza del resto per quantità e impiattamento, ma comunque, il gusto non tradisce.

Menzione speciale per i dolci, proposti ad un prezzo tra i 6 e i 7 euro, presentati in un modo raffinato e sublimi al palato.

Tra i dessert da provare il tiramisù al bicchiere e la crema cotta alla fava di tonka, caffè e mousse al cioccolato, quest'ultima data la sua peculiarità, viene spiegata nella sua composizione dal gentilissimo e competente maitre di sala.

Che dire... una volta usciti dal locale, l'unica tentazione è tornarci immediatamente.

Allez a la Maison!

MAISON DU CHOCOLAT

Viale Piave 195, Brescia

Nonostante il nome, alla mia prima visita, in questa gelateria, erano eauriti i vari gusti cioccolato; grazie anche all'affabilità e simpatia del titolare, non mi sono scoraggiato e ho provato un ottimo ricotta e fichi e un gradevole gusto tiramisù.

La mia seconda visita è stata più fortunata, poichè erano presenti svariate aromatizzazioni del gusto cioccolato e in un abbondante coppetta da 3 euro ho potuto assaporare dei fantastici gusti cioccolato, aromatizzati all'arancia e al rum.

Date le varie tipologie di cioccolato e i prezzi, al kg il gelato ha un costo di 18 euro, non mi resta che dire: "Allez a la Maison!".

Bontà toccata con mano!

PANIFICIO RODELLA

Viale Piave 31, Brescia

L'ampia vetrata sul marciapiede antistante il negozio, permette di scrutare le varie leccornie proposte da questo forno, così la curiosità ci porta a varcare la soglia.

Tra i salati ci sono molteplici tipologie oltre alle classiche pizze, ben lievitate, e focacce di vari gusti (ad esempio con il gorgonzola), come i mini croissant farciti e la focaccia ripiena, molto buona, quest'ultima, con la pancetta.

Per quanto riguarda i dolci, si possono provare le brioches, i mini strudel o il "bossolà" duro, che nonostante il buon sapore risulta un po' troppo stopposo.

I prezzi sono nella media, unica nota dolente il fatto che il titolare maneggi i prodotti senza usare precauzioni come guanti monouso o pinze, come accade in altre fornerie.

Passate Oltre

SUNFLOWER PUB

Via Nazionale 219, Corteno Colgi (BS)

Verso le due del pomeriggio, non trovando nessun posto dove fermarci, decidiamo di pranzare in questo pub situato in un edificio squallido, sulla strada per salire all'Aprica.

Il locale all'interno non era nulla di che, ma data l'ora e la rassicurazione del proprietario di servire il classico menu di lavoro, decidiamo di sederci. Dopo la preparazione spartana del tavolo, con due tovagliette di carta, il titolare passa ad elencare i piatti della casa, due primi e due secondi con contorno a scelta.

Il primo, dei ravioli, erano senza infamia e senza lode, ma almeno erano una porzione generosa, per quanto riguarda i secondi, abbinati a delle verdure cotte o crude, oltre ad essere risicati, si rivelavano privi di scelta, ossia l'opzione iniziale indicata nel menu a voce, tra arrosto e scaloppine, si risolveva in due fette d'arrosto fatte passare per scaloppine. Dopo il caffè, arrivava il momento più "alto", in tutti i sensi, del pranzo, il conto.

Pensando al classico pranzo di lavoro e per quello che si era mangiato, ci orientavamo verso i canonici e, in quel caso, eccessivi, 10 euro cadauno, invece il totale riportava ben 40 euro. Subito dopo aver rimirato questo prodigio contabile, facevano notare all'ignaro titolare che il conto era stato maggiorato con un secondo del valore di 10 euro, non ordinato. Stupefatto, riprendeva in mano lo scontrino e cercava di trovare una soluzione allo spiacevole errore. Dopo qualche minuto, non gli restava che capitolare e ammettere lo sbaglio , pensando alle possibili cause, forse la moltitudine di persone nel locale, la preoccupazione di servire tutti gli avventori ai tavoli, oppure la frenesia nel preparare un caffè caldo a chi era al bancone. Dal mio punto di vista, non mi resta che pensare, sperando di sbagliarmi, alla malafede, visto che eravamo gli unici nel locale.