Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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« 07/06/2015Gizah »

Cairo - 8-6-2015

Post n°358 pubblicato il 09 Giugno 2015 da hieronimusb

L'aereo è pieno di famiglie con bambini ed io finisco seduto accanto ad una bimbetta di sette anni, nella fila di sedili accanto quelli che penso siano la sua mamma ed i fratellini. Un maschietto di cinque anni ed una bambina di tre.
Raramente ho visto bambini così educati e composti, mentre in giro per l'aereo ci sono pianti, grida, scalate dei sedili, alitate al chewingum in faccia ai passeggeri inermi, loro tre stanno composti sul loro sedile ,(e se è una rottura di palle per me stare quattro ore seduto, immagino per loro).
Aiuto solo la bimbetta a sbrogliare la cintura di sicurezza e ad allacciarla e mi prendo un "Grazie" dalla mamma che deve essere molto giovane a giudicare dal viso contornato dallo Hijab.

Il viaggio prosegue tranquillo e monotono e guardo con piacere la bimbetta mangiare il suo pasto, educata, pulita, coscienziosa, un vero spettacolo tanto che vorrei fare i complimenti alla mamma se non sapessi che è meglio che uno sconosciuto non rivolga la parola ad una donna.

Siamo in fila per scendere, la bimbetta si trascina una borsona più grande di lei, la mamma arranca con due borse in una mano e la catena umana dei bimbi che si tengono per mano.
Io seguo subito dietro con lo zaino per il computer e basta quando sento una signora italiana che sibila : "Questi arabi, fanno faticare le mogli e loro non fanno niente, solo capaci a fare figli".

"Signo! A parte il fatto che se avessi dei bimbi così splendidi mi si vedrebbe perchè camminerei un metro da terra per l'orgoglio, ma poi NON E' MIA MOGLIE!"
Mi conceda cortesemente di farmi i fatti miei!

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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRò

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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