Eleonora Bottaro è la bella ragazza nella fotografia, aveva 18 anni ed è morta di leucemia.
Il suo caso sta tenendo banco sui giornali in questi giorni perchè aveva rifiutato di sottoposri alla chemioterapia che, (forse), avrebbe potuto salvarli, pare che i suopi genitori siano seguaci di alcune teorie poco fondate scientificamente e che per questo abbiano preferito seguire cure alternative che non hanno dato risultati.
Sul giornale stamattina leggo che uno stato dovrebbe difendere i suoi cittadini dai ciarlatani e che questa ragazza è morta a 18 anni perchè nessuno ha saputo spiegarle che la sua era una scelta sbagliata, scientificamente sbagliata.
Io ho vissuto, con la mia madre biologica, con la mia madre sociale, con mia moglie, la trafila medica ortodossa. Diagnosi del tumore, cura con relativi effetti collaterali.
In tutti i casi, (ed in altri ancora), il risultato è stato lo stesso : decesso del paziente.
Sarà anche scienza, ma nei confronti dei tumori siamo ancora al livello dell'apprendista stregone, pensare che si possa combattere una malattia avvelenando l'organismo, nella speranza che le cellule cancerogene , più voraci delle altre, si avvelenino di più mi è sempre parsa pura follia.
Se aggiungiamo che molte cure più efficaci risultano troppo costose per il SSN e quindi si ripiega su farmaci minori, viene da chiedersi se vale davvero la pena sottoporsi a questo tormento.
Qui entrano in gioco due aspetti del discorso. Il diritto che ognuno ha di decidere il suo destino ed il rapporto che questa società ha con la morte.
Personalmente se mi diagnosticassero una malattia incurabile, lascerei fare alla natura il suo corso, guarderei la vita spegnersi con quel misto di emozione, meraviglia e commozione che si ha guardando un bellissimo tramonto.
C'è però questo nostro mondo che invece rifiuta l'idea della morte e ciò che mi lascia più perplesso è che i primi ad opporsi a questo fatto naturale siano quelli che parlano di una vita ulteriore.
"La vita è un dono di Dio e deve essere salvaguardata ecc...."
Ma come non pensare che Dio stesso ha decretato che questa nostra esistenza debba avere due estremi , come posso pensare ad un Dio buono a cui offrire le mie sofferenze come atto d'amore verso di Lui? Nessun padre godrebbe delle sofferenze dei suoi figli e non desidererebbe altro che alleviarle.
Invece oggi non siamo più capaci di morire, non riusciamo ad accettare la morte, la madre di una mia amica e le sue sorelle hanno piantato un casino in ospedale perchè la loro madre 90 anni, è morta.
Un tempo si moriva in casa, tra i familiari, oggi in un ospedale dove, ti chiudono tra due paraventi affinchè gli altri non vedano e questo va ancora bene perchè iniziamo ad assistere anche alla morte come spettacolo, da parte di quegli idioti dell'ISIS, ma anche di tanti programmi trash nostrani.
Non parliamo poi di Halloween che è l'incarnazione stessa di un idea distorta della morte, orribile raccapricciante.
Ed invece la morte è perfino bella, la morte è parte di noi, è parte integrante della nostra vita, è lo sfondo su cui ci muoviamo, agiamo, riempiamo i nostri giorni della bellezza che c'è in questo mondo.
Credo ci sia bisogno di imparare di nuovo l'arte di morire, ritrovare il nostro rapporto naturale con questa amica che ci aspetta al termine della nostra strada .
Mi piacerebbe fare volontariato in questo senso, incontrare chi si sta spegnendo e aiutarlo a mettere la sua anima in sintonia con l'intima musica di questo nostro universo, che sempre nasce, muore, si rinnova.
Inviato da: cassetta2
il 08/11/2023 alle 12:53
Inviato da: cassetta2
il 11/05/2022 alle 08:44
Inviato da: Afroditemagica
il 18/02/2022 alle 16:09
Inviato da: surfinia60
il 17/02/2022 alle 06:48
Inviato da: surfinia60
il 04/01/2022 alle 12:21