Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
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« Storie di rabbia quotidianaFarewell »

Polistirolo, tricicli e lapidi!

Post n°486 pubblicato il 17 Novembre 2016 da hieronimusb

Ho un piccolo languorino quindi vado alla macchinetta per prendere qualcosa da mangiare, (ho una chiavetta per ogni luogo in cui vado a lavorare).

Tra le tante cose, merendine, cioccolata, succhi di frutta, crostatine, chewing gum eccc, l'unica che mi ispira è un pacchetto di crackers, detto fatto, seleziono il numero che fa piombare le fragili cialde dall'altezza di un metro e venti nel cassetto sottostante e quando prendo il pacchetto leggo "senza glutine".

Di primo botto me la prendo con la mia stupidità per non aver guardato meglio, poi realizzo che non c'è il pacchetto dei crackers normali.

Inizio a sbocconcellarli tristemente realizzando che non hanno proprio nessun sapore e dire che non sono neppure celiaco.

Già la mattina al bar la mia sfogliatina di mele è sempre assediata dalle brioches vegane, mi tocca specificare che nel cappuccino voglio latte vero, perchè altrimenti mi rifilano quello di soia, (e me lo farebbero pure pagare di più).

In panetteria ormai c'è ogni tipo di sostituto del pane, tranne il pane vero fatto con farina di grano moderna , in pizzeria ti chiedono se la vuoi di Kamut, (o di grando antico) o integrale.

Insomma è partita un'offensiva alimentare che attenta al piacere di noi onnivori e alieni ad ogni integralismo ideologico.

Pietà, vi prego, pietà!

In questo mondo dove ogni elezione è un disastro, dove guardando la situazione del medio oriente non si capisce più chi sono i buoni o i cattivi, (restano facilmente identificabili gli stronzi nostrani che se la prendono con i profughi), dove devi fare attenzione ad ogni piè sospinto perchè qualcuno vuol spaccarti la testa per infilarci le sue idee, lasciatemi almeno il cibo.
Sarà anche vero , come diceva mia suocera, che  tutto quello che non ammazza ingrassa , ma è pur vero che ho una vita sola, oltretutto già andata per un bel po', lasciatemi ancora il piacere di assaporare qualcosa sentendone il gusto, la fragranza, l'aroma.

Lasciatemi mangiare i miei adorati formaggi senza sventolarmi davanti al naso lo spettro del colesterolo.
Non sono un carnivoro ed ultimamente la carne non mi piace neppure più tanto, consumo carne eticamente nel senso che non mangio cuccioli e neppure polli e conigli, ma posso mangiarmi una costata ad ogni morte di papa  senza dover pensare al cancro del colon?

Sono cresciuto a margarina, ma quant'è tanto più buona una noce di burro ad insaporire gli agnolotti.

Ultimamente ho litigato con un'amica di vecchia data che si è convertita al veganesimo, lei che abita a Milano e l'unica mucca che ha visto è quella della copertina dei Pink Floyd, ha cercato di farmi un pippone sulle povere mucche sfruttate per fare il latte.
Da bambino andavo al pascolo, le mucche le vedo spesso quando passano davanti alla mia casa di Piossasco o quando vado in montagna e, a mio parere, stanno meglio dei coniglietti che lei tiene in gabbia nel suo appartamento in città, ma pare chee la coerenza non sia patrimonio dei fanatici.

Insomma, nonostante le mie pessime abitudini alimentari, gli esami mi dicono che il polistirolo è leggermente alto, ma i tricicli e le lapidi sono a posto.

Potrò rinunciare a vivere da ammalato per poi morire da sano? Potrò andare orgoglioso del miei tomini al verde senza dover essere assediato da mandrie di fanatici e salutisti?

E infine, potrò prendermi un pacchetto di crackers alla macchinetta ? Guardate che come segno di distensione mi vanno bene anche quelli non salati, ma che sappiano di cracker

Alex

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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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