Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi di Gennaio 2015

Io non dimentico

Post n°338 pubblicato il 26 Gennaio 2015 da hieronimusb

Io non dimentico che oggi, nel nostro mondo di valori occidentali ci si scanna e ci si uccide per una fede calcistica

Io non dimentico che nel mio mondo di valori occidentali le donne muoiono per mano dei mariti, dei compagni, degli amici solo perchè "colpevoli" di aver detto "no"

Io non dimentico che pochi anni fa nel mio mondo di valori occidentali si è ucciso, si sono seminate bombe vigliacche per una fede politica, per un'idea di rivoluzione negata, per l'idea di poter creare unordine nuovo, non democratico

Io non dimentico che, nel 1938, il mio paese si è macchiato di un'ignominia di cui ancora mi vergogno anche se all'epoca non c'ero.

Io non dimentico che nel mio mondo di valori occidentali si è chiuso un occhio sulla follia di Hitler, perchè in fondo il suo essere contro l'Unione Sovietica aiutava l'occidente nella lotta contro il pericolo comunista....

... e non dimentico neppure che , di volta in volta per combattere altre paure abbiamo armato Gheddafi, Saddam Hussein, Bin Laden, salvo poi bombardarli considerandoli pericoli per l'umanità.

Io non dimentico che per lavarci la coscienza dopo aver chiuso gli occhi sullo sterminio degli Ebrei, abbiamo messo la croce sul popolo palestinese, come a dire che abbiamo pagato i nostri debiti con la sofferenza degli altri.

Io non dimentico che il popolo Ebreo ha una storia  ed una cultura profonda, ma che oggi il governo israeliano si è dimenticato cosa significa essere perseguitati ed è passato dalla parte degli aguzzini.

Io non dimentico che già duemila anni fa "homo, homini lupus" rappresentava perfettamente la sintesi dell'umanità e che oggi, duemila anni dopo siamo ancora allo stesso punto, ci riempiamo la bocca di valori, ma non sappiamo accettare l'altro perchè in lui vediamo gli stessi difetti che neghiamo esistere in noi.

Io non dimentico ... e spesso mi vergogno.

 
 
 

I bambini e la Shoah

Post n°337 pubblicato il 24 Gennaio 2015 da hieronimusb

E' un pezzo del testo ebraico del Salmo 23 che le maestre ebree deportate nei campi di concentramento facevano cantare ai bambini.
Il testo tradotto è il seguente: "Anche se andassi nella valle della morte non temerei male alcuno, perchè tu sei sempre con me. Perchè tu sei il mio appoggio, il posto più sicuro per me. Al tuo cospetto io mi sento tranquillo".

 

 
 
 

La crociata

Post n°336 pubblicato il 17 Gennaio 2015 da hieronimusb

Ed al grido di "Heil Jesus!" i moderni difensori dei valori della Cristianità e dell'Occidente  si sono imbarcati ieri dal porto di Ostia in direzione Oriente.

Novella Jeanne d'Arc l'onorevole Santanchè sfolgorava sotto il sole nascente nella sua lucida armatura con Scudo in pelle di coccodrillo e tacchi a spillo.
Suo destriero l'orrido basilisco, l'uomo senza labbra , Sallusti. Dicono sia pericolosissimo, capace di avvelenare un erticolo di fondo semplicemente alitandoci sopra ed in grado di ammorbare l'aria a tal punto che non sai più riconoscere tra verità e menzogna.

Alle sue spalle, i vari eserciti offrivano un colpo d'occhio impressionante, impossibile descriverli tutti, ci limiteremo a qualche rapida pennellata per cercare di offrire il più possibile una visione emotivamente realistica.

Alla testa dei suoi barbari del Nord Salvini, nudo come si conviene ad ogni barbaro impugnava fieramente con una mano un tombino di ghisa e con l'altra una rotaia della metrò di Milano.
Proveniente da un antica stirpe di guerrieri il cui grido di battaglia era "ce l'ho duro", oggi si limitano ad un più modesto "ce l'ho!" , ma non hanno perso la loro verve combattiva.

Pare che per ottenere la loro partecipazione si stato concesso di creare una terra libera e fuori dal'Europa, la Padania con il risultato che ora possono fieramente essere chiamati extracomunitari.

Brunetta avanza impettito impugnando l'ascia bipenne, attorno a lui si espande il suo ego, non avrà la grinta di Gimli , ma è temutissimo dagli avversari e dai compagni per le sue sparate. Pare sia stato lui il primo ad inventare il fuoco, la ruota ed a scendere sulla luna, si dice sia ancora amareggiato per il complotto che gli ha negato il premio nobel all'economia

Anche l'onorevole Razzi si è presentato puntuale, gli avevano parlato di una gita  e di un buffet gratuito sulla nave

In gran segreto è stata caricata anche l'arma segreta dell'occidente, Traspoortato a dorso di quattro elefanti, Giuliano Ferrara con colapasta in testa e bretelle di acciaio cromato è stato calato sul ponte dell'Ammiraglia, Verrà scaraventato in mare al largo delle coste nemiche per provocare uno tsunami che distrugga le difese costiere portando distruzione  fino a parecchi km nell'interno , da li proseguirà con articoli sul giornale arringando le truppe amiche.

Berlusconi si è schernito, ricordanndo di essere stato anche lui un crociato un tempo, ha però ricordato di dover terminare la pena a Cesano Boscone, ha però dato il suo aiuto noleggiando, a sue spese navi ed equipaggi.

Stranamente lo hanno visto soddisfatto ricevere una borsa d'oro dal comandante della flotta , su richiesta dei giornalisti ha dichiarato" Mi dispiace si sia sfilato l'onorevole Fitto, ma adesso possiamo provare a ricominciare".

Possiamo dunque stare tranquilli e dormire tranquilli nei nostri lettini No Pasaran!

Le navi si sono allontanate e l'ultima immagine curiosa è stata la bandiera issata sui pennoni , non si vedeva da molto tempo nei nostri mari la bandiera degli schiavisti saraceni.

 
 
 

Della libertà

Post n°335 pubblicato il 12 Gennaio 2015 da hieronimusb

"Libertà vo cercando" recitava Dante Alighieri e da allora ad oggi non mi pare che di strada ne abbiamo fatta molta.
LIbertà è una bella parola, tanti sono morti per averla o per regalarla ad altri, ma pochi, veramente pochi sanno cosa farsene, anche perchè nessuno ha mai capito bene che cosa si nasconda dietro queste tre sillabe, dietro a questo sostantivo.

In Italia, negli ultimi ventanni è stata infilata in movimenti politici e partiti che stanno agli antipodi tra di loro e con il concetto stesso di libertà "Popolo delle Libertà", "Futuro e Libertà", "Sinistra ecologia e Libertà". Passeggiando tra la storia del mondo troviamo movimenti di estrema destra che si chiamano "Patria e Libertà", di sinistra che si chiamano "Giustizia e libertà" e via dicendo la libertà come il prezzemolo in ogni ricetta, tanto non costa nulla.
Io credo invece che gli uomini debbano imparare ad essere liberi e , per farlo, dobbiamo capire cosa voglia dire "Libertà"

Steinbeck, nel suo "La valle dell'Eden", ad un certo punto cita la parola ebraica Timshel, che in alcune traduzioni della Bibbia significa "Avrai" come un dato di fatto, qualcosa che ti sarà dato che tu lo voglia o no, ma che invece deve essere tradotta "Tu puoi", e questo già implica una scelta, se tu puoi, significa anche che "tu non puoi", avere di fronte a se una scelta, un bivio e poter prendere entrambe le strade questa potrebbe già essere libertà.

Il problema è che spesso non sappiamo scegliere e questa possibilità, più che essere un dono è a volte uno stress, ci piace quando tutto è già deciso, programmato e possiamo rilassarci e farci condurre per mano dove ci vogliono portare, (salvo poi borbottare perchè avremmo voluto andare da un'altra parte)

Ma se vogliamo fare filosofia decidere è già una limitazione della libertà, perchè non possiamo scegliere tutte le strade che abbiamo di fronte? Perchè devo limitarmi ad una sola?

Siamo dall'altra parte della parola Timshel, là avevamo la possibilità di scegliere, ma subito dopo siamo bloccati dalla necessità di effettuare una sola scelta.

Vabbè, fino a qui possiamo far finta che comunque abbiamo fatto una scelta, ma in libertà.

In realtà, anche la scelta che facciamo potrebbe non essere completamente libera, infatti noi siamo liberi di scegliere, di agire, ma non siamo liberi dalle conseguenze delle nostre azioni.

Allora forse la libertà non è un valore assoluto, ma ha ambiti e modi in cui esprimersi e, per ogni ambito e per ogni modo ci sono specifiche scelte che posso o non posso fare.

Noi non siamo soli nell'universo, viviamo in un contesto sociale e ,per usare una frase fatta, la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri, ma se invertiamo l'ordine della frase facendola diventare  "la tua libertà inizia dove finisce la mia " ha già un significato diverso.

Cambiando l'ordine dei fattori il prodotto cambia eccome ed è quello su cui riflettevo oggi sentendo l'avvocato di Charlie hebdo affermare "noi abbiamo il diritto di essere blasfemi"
La loro libertà di espressione" diventa licenza di insultare e tutti quanti zitti e muti per non intaccare la loro libertà.
Ma la mia libertà di non essere insultato? Il mio diritto di essere rispettato dove va a finire?
Ora il caso è semplice, se quel giornale avesse intelligenza, ironia, capacità medie, non avrebbe necessità di ricorrere alla blasfemia per far parlare di se, in mancanza di queste caratteristiche è ovvio che debbano ricorrere a questi mezzucci, se volete che tutti si accorgano di voi in una stanza potete incantarli con un brillante monologo, dipingere qualcosa in estemporanea, suonare il piano in maniera maestrale ma se non ne siete capaci basta fare una scorreggia  e tutti si ricorderanno di voi .
E' un po' il leit motiv di questa nostra società decadente, in mancanza di virtù puntiamo sui difetti.
Ma è davvero libertà questa?
Se penso che ieri quattro milioni di persone sono sfilate gridando "Je suis Charlie", ed oggi scoprono che se "je suis Charlie vuol dire che ho il diritto di essere blasfemo" credo che molti si sentiranno manipolati.
Dobbiamo imparare ad essere liberi davvero ed a gestire la nostra libertà.
Se siamo davvero liberi possiamo scegliere di non fare qualcosa, se sentiamo di dover fare qualla cosa per rivendicare la nostra libertà allora, mi dispiace molto, ma non siamo liberi.

 
 
 

Noi e loro

Post n°334 pubblicato il 10 Gennaio 2015 da hieronimusb

Alba industriale!
I pilastri del capannone ancora in costruzione si alzano spogli contro un cielo rosso sangue. Orfani di un tetto e delle pareti, sembrano i resti di un tempio antico dedicato a qualche strana divinità : il lavoro.
Mi ha colpito stamattina questa scena ed ho cercato di catturarla al meglio, mi dà l'esatta l'impressione del momento storico in cui stiamo vivendo.
Leggo nei commenti paura, scenari catastrofici : Ci invaderanno, Ci assogetteranno.
Nessuno di questi presunti "esperti", riesce a vedere oltre il loro pregiudizio, oltre il "loro e noi"
Ma Loro chi? Noi chi? 
La nostra cultura e la loro cultura.... Ancora una volta quale cultura?

Se non fosse stato per l'Islam oggi non conosceremmo Aristotele, Socrate, Platone e molti filosofi "pagani" su cui basiamo la nostra cultura, ma che la nostra "civiltà" passata aveva condannato al rogo

"Sono violent, vogliono sempre sopraffare l'altro"
Come se da noi non ci fossero mai stati dittatori, colpi di stato, attentati, stragi e via dicendo, solo che forse sono nostri, li capiamo e non abbiamo tempo nè voglia di capire un'altra cultura

Islam e Occidente in conflitto come ai tempi delle crociate, dell'impero ottomano.

Io vedo solo la storia dell'uomo, sempre uguale in ogni epoca, sempre identica con imperi che nascono e che crollano, con congiure, cospirazioni, lutti, ma al tempo stesso gioia, forza di vivere nei bimbi che nascono anche sotto le bombe, anche nei paesi tiranneggiati dalla dittatura, perchè l'uomo è da sempre più forte del momento storico che sta vivendo.

Oggi, qui in occidente vedo solo una massa di idioti che corrono come pecore dietro al bastone del pastore.

Per quanto mi riguarda andrò sempre verso l'Islam moderato, perchè insieme potremo battere la paura ed i fanatici che ci sono sempre tra gli uomini.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRò

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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