Buongiorno a tutti,
oggi affrontiamo insieme l'argomento Kurt Cobain perché mi sta molto a cuore. Molto spesso si parla dei Nirvana più per il "suicidio" del suddetto che per la loro musica che, influenzata direttamente dal punk londinese degli anni'70, rappresenta una chiave di volta per la musica degli anni '90: il fenomeno Grunge.
Se l'oggetto di tante speculazioni sui Nirvana dev'essere il "suicidio" di Cobain, oggi parleremo proprio della misteriosa morte di Kurt Cobain e perché tante persone in America chiedono a gran voce la riapertura del caso.
Kurt Donald Cobain (Aberdeen 20 febbraio 1967 - Seattle 5 aprile 1994) era appena un bambino quando i suoi si separano, creando nel sensibilissimo Kurt una spaccatura da cui non verrà mai fuori completamente. La tendenza a sentirsi fuori luogo, di troppo, emarginato è molto presente nei suoi diari che abbracciano l'arco della sue breve vita che va dai 19 anni ai 27, quando fu rinvenuto cadavere.
Nei diari Kurt non nasconde nulla: gli stipendi che prendeva facendo lavori umili; le ragazze; la politica; pezzi di canzoni; i disegni per le copertine; i suoi rapporti con gli altri Nirvana; la malattia; la droga... c'è tutto. Con una purezza disarmante, tipica di chi è sensibile e non ha paura a mettersi a nudo se non su un diario privato, Kurt descrive tutte le minuzie della sua vita e dei suoi sentimenti. Ecco uno degli ultimi brani del diario (nel frattempo si era sposato con Courtney Love e avevano avuto una figlia: Frances Bean): “Sette mesi fa ho deciso di mettermi in una posizione che richiede la massima espressione di responsabilità che un individuo possa avere. Una responsabilità che non dovrebbe essere imposta. Ogni volta che vedo un programma televisivo con bambini che muoiono o la testimonianza di un genitore che ha perso un figlio di recente, non riesco a trattenere le lacrime. Il pensiero di perdere la mia bambina mi spaventa ogni giorno. Sono persino nervoso a portarla in macchina per paura di fare un incidente. Giuro che se mai mi troverò nella tua stessa situazione, cioè il divorzio, lotterò fino alla morte per mantenere il diritto di provvedere a mia figlia. Farò l'impossibile per ricordarle che l'amo più di quanto ami me stesso. Non perché è il dovere di un padre ma perché desidero farlo per l'amore che provo."
Sembrano le parole di un suicida? A me no.
Il problema, se problema c'è, è che non solo io penso che ci sia qualcosa di strano nel suicidio, ma anche Tom Grant, investigatore privato assunto proprio da Courtney Love nell'aprile 1994, quando Kurt, disintossicato, esce da una casa di cura e "sparisce" a detta della moglie. Nelle ultime pagine del diario, Kurt è rinfrancato per essere guarito finalmente dalla malattia che lo aveva portato alla depressione e all'uso smodato di morfina (sfociato poi in un tour in Australia nell'eroina), un dolore allo stomaco per cui dovette subire 5 interventi e un numero imprecisato di gastroscopie, senza che fosse rinvenuto nulla. Pesava 45 chili e la cosa lo faceva morire di vergogna.
Kurt sparisce e il mondo si chiede dove sia. Ebbene Kurt era morto in casa sua, non c'era bisogno di andare sui giornali a chiedere aiuto, bastava cercarlo nel luogo più elementare per chiunque: la sua casa.
E' steso a terra supino, si è sparato in faccia, ha assunto droga e ha lasciato una lettera d'addio a sua moglie.
Vediamo cosa ne pensa Tom Grant, il primo ad occuparsi del caso.
- quando Kurt Cobain viene ritrovato casualmente nella sua abitazione da un elettricista, la moglie dichiara che era barricato in casa e non voleva più uscire per suicidarsi. Falso: la porta era aperta e l'elettricista è entrato senza problemi;
- la moglie aveva assunto Tom Grant il 3 aprile perché diceva di non riuscire più a parlargli. Falso, i tabulati del cellulare di lui indicano che in quei giorni le fece numerose telefonate. E se non lo sentiva da giorni, come faceva a sapere che era barricato in casa e voleva suicidarsi?
- in corpo aveva un quantitativo di eroina 3 volte superiore a quella che ammazzerebbe un qualsiasi essere umano. Come ha fatto a sollevare un fucile, puntarselo in faccia e sparare?
- se uno decide di suicidarsi con l'eroina perché prepara anche il fucile con 4 colpi in canna? Quanti colpi pensava di riuscire a spararsi strafatto? Cobain conosceva l'eroina, sapeva che con quella dose sarebbe andato in coma immediatamente;
- sul fucile non ci sono impronte digitali... dopo essersi iniettato quella valanga di droga, essersi sparato in faccia, è riuscito anche a ripulire il fucile? E perché?
- la lettera di addio di fianco al corpo: sulla biro non ci sono impronte digitali. La lettera è un addio alla musica non alla vita, tant'è che è indirizzata ai fans e non alla moglie, alla figlia, ai parenti;
- sempre la lettera: è provato ormai che le ultime 4 righe dove si accenna a moglie e figlia appunto, non sono state scritte da lui. Una perizia calligrafica ha stabilito che la scrittura è quella di Courtney Love;
- era andato in quei giorni dall'avvocato: voleva divorziare, tenersi la bambina e cambiare testamento per non lasciare più nulla alla moglie;
- la carta di credito: sempre in quei primi giorni di aprile sparisce una delle sue carte di credito, viene usata dal 5 aprile in avanti (quando è già morto) e utilizzata fino all'8, giorno in cui l'elettricista scopre il corpo e la notizia fa il giro del mondo;
- ci sono testimonianze secondo cui la moglie aveva chiesto nella sua cerchia di amici chi avesse il coraggio di sparare in faccia al suo uomo, per 50.000 dollari;
- la moglie disse che Kurt aveva comprato quel fucile per suicidarsi, mentre molti amici, gli altri Nirvana per primi, sostengono che aveva acquistato il fucile perché aveva paura.
Per chi vuole qui si può scrivere alle autorità di Seattle per sollecitare una riapertura del caso:
http://www.justiceforkurt.com/
Visto che non so scegliere fra le canzoni dei Nirvana, ne metto due ascoltatele e decidete voi quale preferite:
http://www.youtube.com/watch?v=X_apoJ0LLCk
http://www.youtube.com/watch?v=InQWcq8_VPg