Il mio timore è che qualcuno mi scambi per il solito vecchio nostalgico, per il quale, solo i "suoi tempi" erano buoni! Ma purtroppo non riesco a trovare una diversa soluzione per poter valutare i problemi che assillano i giovani d'oggi se non paragonandoli a quelli che io ho vissuto.
Sicuramente la società è profondamente cambiata, ma questo, a chi oggi si presenta nella cosiddetta vita attiva, non interessa minimamente. A lui interessa capire che prospettive ha, che lavoro riuscirà a trovare e che guadagno gli darà questo lavoro. Perchè, a parte le chiacchere, ciò che determina una vita più o meno agiata e tutte le conseguenze che una vita agiata comporta dipendono da questo. Oggi molti più giovani arrivano ad avere una laurea, che viene spasmodicamente vista come la panacea d'ogni male. Ma poi quando chiedo a qualcuno che laurea ha, mi sento dare delle risposte che lasciano di stucco. Storia, filosofia,archeologia e mille, perchè tante oggi sono, specializzazioni che al momento di cercare un lavoro valgono zero. Ora , mentre posso capire che i figli della famiglia Agnelli possono prendersi la laurea che desiderano, tanto hanno già la vita economica assicurata, mi domando come in una famiglia dove lavorano entrambi i genitori, che devono fare i salti mortali per far studiare i figli, qualcuno non riesca a far capire agli stessi che le lauree che poi nella vita contano sono le più difficili da prendere, non quelle che piacciono!
Quando io ho iniziato a lavorare il mio cuore era pieno di SPERANZE per la vita a cui andavo incontro. Oggi anche l'ultimo dei laureati in scienze politiche è pieno di ASPETTATIVE.
Le mie speranze sono state via via cancellate dalla dura realtà della vita, come accade a tutti. Però tutto questo non è stato così traumatico per me, perchè, strada facendo, imparavo che le speranze si concretizzano assai raramente.
I giovani d'oggi hanno invece delle aspettative, sono cioè convinti che una laurea dia loro DIRITTO ad una vita agiata, ad un lavoro ben remunerato e piacevole e a tante altre belle cose. Quando poi si accorgono che la realtà è ben diversa, si sentono defraudati e riempiono le cronache dei giornali e della tivù di omicidii, suicidi, rapine e quant'altro.
Come spesso mi accade, anche alla fine di questo ragionamento, non mi resta che constatare che molti dei mali che ci assillano ce li siamo andati a cercare noi col lanternino. Cerchiamo di sfoltire la nostra vita dai mille irragionevoli ed irraggiungibili desideri che ci assillano. Cerchiamo di stare coi piedi per terra e di porci traguardi più alla nostra portata, e rendiamoci conto che non tutti posso esere miliardari, contrariamente a quanto certa televisione vorrebbe farci credere.
La nostra vita ne guadagnerà in semplicità, in serenità e tutto prenderà un aspetto meno detestabile.
Inviato da: wara12
il 28/03/2012 alle 03:17
Inviato da: ventino1948
il 10/03/2012 alle 16:22
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il 09/03/2012 alle 19:43
Inviato da: ventino1948
il 08/01/2012 alle 06:48
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il 08/01/2012 alle 06:44