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« CAPPUCCETTO ZOZZOTUTTA COLPA DEL PORNO »

CAPPUCCETTO ZOZZO HA SONNO

Post n°8 pubblicato il 11 Novembre 2007 da ropotone
 
Tag: FAVOLE

continua dal post precedente......
Cappuccetto zozzo entrò in un quartiere i cui abitanti erano caratterizzati da una malattia virale che si contraeva e viveva solo lì il cui virus aveva un nome affascinante: covidipocritus.
Tale virus rendeva gli abitanti caratterizzati da un'ipocrisia costante. Facevano finta che tutto andasse bene anche quando la realtà provava loro il contrario.
Cappuccetto Zozzo arrivò, con i suoi panetti per la nonna, nel quartiere contagiato dal covidipocritus quando era già mattina. Aveva attraversato la città ed il peggio sembrava essere passato ma era stanca e le si chiudevano gli occhi dal sonno. Lungo la strada vide in lontananza un insegna.... "Da Belante Scontenta per mezzora di riposo solo un po' di roba, per il sesso virtuale solo pagamento in natura, per i panini pagamento con mezza giornata di schiavitù …. I minorenni pagano in contanti, con carta di credito dei genitori o con moneta circolante di qualsiasi provenienza, anche riciclata". Cappuccetto valutò l'offerta e pensò che se avesse usato un po' di robba della nonna nessuno ci avrebbe fatto caso, in particolare la mamma. Avrebbe potuto sostituere l'ammanco con la sua cipria inebriante che era alla fine più pesa della roba della nonna.

Cappuccetto Zozzo entro in quella specie di topaia dotata di internet dove c'era una sola postazione che non andava in internet ma nella camera dell'intrattenitrice del sesso virtuale, tale Ringhia Castro. Ma oltre che internet point quel posto era una paninotecheria virtuale dove si poteva gustare solo l'aroma dei famosi panini dl Bruno di antica memoria di fine millennio per arricchire la memoria dei visitatiori di una sana cultura olfattiva di cibi ormai estinti; ma era anche di più perchè il listino esposto all'entrata parlava di riposo eterno di lusso o pisolino rigenerante economico. Cappuccetto Zozzo era stanchissima e poi da quando era entrata nel quartiere sentiva di essersi già beccata il covidipocritus doratus che le faceva pensare che quel posto fosse uno schifo ma che era meglio essere ipocriti e parlare di quella topaia come di una reggia.
Cappuccetto entrò e di fronte a lei si presentò la sagoma allampanata di una donna uggiosa e pedante in continuo conflitto con il mondo che riteneva essere una schifezza per colpa di certi uomini. "Buongiorno" disse Cappuccetto pensando in realtà: "buongiorno un cazzo e guarda sta testa a biacco come gongola perchè sono stanca morta e non posso non riposare. Avessi un bazooka le spianerei quella testa a biacco e quel sorriso idiota dalle labbra". La donna dietro il bancone spianò ancor più l'arcata mandibolare facendo ribollire di rabbia superiore Cappucceto Zozzo che aveva iniziato a pensare che una bomba atomica era davvero il minimo per quel sorriso ipocrita. "buongiorno" rispose la testa a biacco che in realtà un nome l'aveva "io mi chiamo Belante Scontenta, per le amiche Bela. Per gli amici pure" ma in realtà pensava che era appena entrata la solita puttana pronta a tutto per portarsi a letto il suo fidanzato. Era sempre stato così fin dai tempi di Rocco Sigfrido che scoprì farsela con la sua peggiore amica, fosse stata la migliore avrebbe potuto chiudere un occhio, ma con la peggiore no e così si fece lasciare il giorno che lui le chiese di avere un rapporto sessuale con lei e la sua migliore amica al che lei osò affermare che forse si stava allargando e lui allora le disse chiaro e tondo "sai una cosa Belante? Ma vaffanculo!!!!". Poi c'era stata la storia tutta virtuale con Pomo Dadamotriste che era finita male quando scoprì che lui era trisessuale e la tradiva contemporaneamente con una donna incinta di 65 anni , un uomo incinto di Biella vicino a Mola di Sturla e una cantante neomelodica muta alcolizzata. Anche lì si fece lasciare quando lui pretese anche che lei si convertisse alla sua fede: il sesso orale dopo i pasti tantrico e l'ADSL, al che lei disse che credeva ancora e di più nel suo dio lineare: il quasi eterno 56kappa uno e trino con il quale si potevano ancora fare i fax e beccarsi i virus che ti gonfiavano la bolletta telefonica. Pomo Dadamotriste fece due conti e poi le mandò un fax sintentico ed esaustivo: "Cara Belante Scontenta il tuo 56kappa te lo puoi mettere nel culo. Addio e non mi rompere più il glande quando ti ci vorranno 3 settimane per scaricare i tuoi filmetti porno all'odor di funghetti trifolati...". Ora c'era il migliore, quello che forse si sarebbe sposata se non fosse entrata in possesso di un documento segreto che parlava del suo amore e le aveva sconvolto i pensieri: Giulio Porno, fidanzato attuale, era l’uomo della sua sicurezza? Belante Scontenta fece buon viso a cattivo gioco e sperò in qualcosa di improbabile "Desidera signora... o signorina?" e in realtà pensava "sì, e quando mai questa è signora e se anche lo fosse si capisce subito che è una rovinafamiglie, una di quelle che le garba stare sempre a cosce larghe a far entrare di tutto in quel mefitico orifizio: dalla cacciagione prelibata alla spazzatura riciclata.” "Signorina, per il momento e per i prossimi 15 lustri penso che quella sarà il mio stato civile anche se credo nella famiglia...." il virus stava facendo effetto "....pensi che mi piacciono tanto anche i bambini il problema è che sono ancora una bambocciona come ha detto il nostro amato ministro Padova Scoppia, ed ha ragiione sà; in casa con i genitori si sta stroppo pene, ehm volevo dire bene (non pensare al vibratore, non pensare al vibratore, sii ipocrita fino in fondo) e allora al momento sono ancora signorina" le veniva da vomitare a sentire tutte le cose che aveva detto e che non pensava ma non riusciva a fare altrimenti. "Ma brava ragazza! E' così difficile trovare giovani con sani principi morali, etici, culturali ed ormonali di questi tempi" anche belante scontenta aveva tutto l'apparato digerente in distorsione per quella serie di ipocrisie sparate una dietro l'altra a raffica quando avrebbe voluto dire"senti bellina è inutile che tu faccia la santarellina con me, tanto vi conosco tutte e ti assicuro che il mio fidanzato perfetto non l'avrai altrimenti ti taglio la gola e poi ti cucino nel nuovo forno a microonde usato che mi ha regalato il mio consulente dell'eterno riposo eternity un po' difettoso ai regimi bassi, tipo cottura di pollo o pizza ma efficiente per la carne umana e disumana" Belante Scontenta continuò nella sua pantomima perchè il virus impediva il pensiero libero "Allora che desidera? bella figliola?" "Ho un sonno da morire..." "Benissimo!!!" Belante Scontenta stava già esultando a pensare che di li a poco quella puttananon sarebbe più stato un problema per lei. Un'altra ragazzina che non ce la faceva più a reggere questa vita, l'adolescenza inoltrata di una giovane quarantenne sull’orlo di una crisi di nervi o una delusione d'amore ma piùprobabilmente i bond argentini o la caduta della borsa.... della spesa della nonna piena di panetti nella cloaca cittadina. "Allora sei, posso darti del tu? sì, io te lo dò che siamo quasi coetanee e poi mi sei simpatica e lopenso veramente, giuro. Dicevo, sei qui per l'offerta dell'eterno riposo vero? guarda che non te ne pentirai e poi è davvero una bella cerimonia con la musica dei Nirvana e Marilyn Manson come base dell'evento e se lo desideri possiamo fare anche un eccezione e spararti in filodiffusione un Marco Masini d'annata tipo perchè lo fai o vaffanculo o bella stronza insomma il meglio della musica pesante italiana." “Beh, veramente io pensavo a qualcosa di più economico….” “Sei fortunata! Come prima cliente della giornata hai vinto il buono gratis per l’eterno riposo tutto compreso….” Dalla saletta dell’internet point sbucò fuori un bambino con delle occhiaie che toccavano terra “Ehm scusi Belante Scontenta ma ad essere precisi il primo cliente della giornata sarei io” sui bambini il virus non era efficace e riuscivano a non dire ipocrisie. “Oh caro è vero mi ero dimenticata di te….. e poi tutta la notte che sei a fare sesso virtuale con Ringhia Castro Rizzausei che pensavo tu fossi morto…. Ah ah ah è una battuta piccino, ma forse è morta lei….. ah ah ah” “Belante, mi può rendere la caparra visto che sono il primo cliente?” “Certo Simplicio Pippero ma il tuo papà voleva la fattura….” “Mi faccia la fattura comprensiva dell’omaggio” “Ma tua madre si potrebbe insospettire e scoprire qualche scheletro nell’armadio del babbo” “la mi mamma è una donna di mondo e poi anche lei se la dice con un tale e quindi non le pare vero se i su marito si sfoga con un’altra così non ha sensi di colpa e tutti e due possono condurre tranquillamente la loro vita di perfetti ipocriti” “ma icchè tu mi diciSimplicio spero tu stia scherzando, sì, sì, signorina cappuccetto non faccia caso ai Pippero e gli scherza sempre…” quel che pensava veramente del bambino è innominabile e irripetibile e vietato ai minori di 65 anni ma anche aimaggiori. “Senta Belante non si preoccupi e poi io non volevo l’eterno riposo…” sul volto di Belante Scontenta scese il sipario della più cupa depressione e tristezza e si mise a piangere. Cappuccetto non capiva ma iniziò ad odiare quella donna con la testa a biacco e la capigliatura a fungo e quando piangeva era anche peggio ma fu normalmente ipocrita…. “Ma Belante Scontenta non faccia così, guardi che insieme al pisolino compro pure gli odori dei panini di Bruno e il sesso virtuale con Ringhia Castro! Contenta?” “Sì, sì, cioè no, come ha potuto farmi questo? Anche lui, anche lui….” “Chi? Pippero?” “Sì anche Pippero ma non solo lui…” “E chi?” chiese Cappuccetto Zozzo che in realtà godeva come una troia in calore a vedere quell’ipocrita piangere e soffrire “Non ce la faccio a dirlo non posso non sarebbe ipocrita, non che io sia ipocrita ma mi fa comodo così e se poi si prende un’altra io come faccio a farmi mantenere e a mantenere questa mia attività che ha qualche debituccio….” “sì, lei li chiama debitucci, in realtà tutti sanno che questa topaia succhia più soldi di una pompinara svizzera in astinenza da groviera….” “Zitto, zitto infame!” “Questa topaia è gravata di un mutuo a tasso variabile di una cifra ad otto zeri che le entrate non riusciranno mai a saldare e tutto per poter far la bella vita, vero Belante? Certo però che non sei mai contenta e dopo l’attività hai voluto che il tuo fidanzato ti permettesse il vizio del gioco e tutto perché? Perché hai quel documento segreto che parla di lui come un uomo normale che se la diceva con più donne contemporaneamente prima che tu arrivassi e chissà, forse anche ora…. E questo è il dubbio che ti assilla perché lui non è stato sincero con te e ora stai attuando una forma di ricatto ipocrita per poter fare il tuo porco comodo!” “Ma non è vero!!” si difese Belante Scontenta. “senti Belante, a me non interessa la tua storia personale vorrei solo riposare…. Non eternamente però, per poi ripartire e andare dalla nonna a portarle la merenda” in realtà avrebbe voluto sapere di più, avrebbe voluto conoscere il suo fidanzato per farsi fare le cure solo per vedere quella faccia da biacco crepare d’invidia e gelosia. Belante Scontenta si ricompose, aprì un registro e registrò cappucetto zozzo come secondo cliente della giornata. “allora è sicura per il pisolino e non per l’eterno riposo?” “sicurissima!!” esclamo cappuccetto zozzo “e conferma anche l’acquisto dei panini e del sesso virtuale?” “ok, ok magari mi diverto e poi è da un pezzo che sono in astinenza…. Sono più di 6 ore di astinenza di parole dolci e affettuose che ne sento il bisogno e poi sono curiosa di assaporare i panini di Bruno” quel che in realtà le mancava da morire era il vibratore che le aveva sequestrato la mamma e una bella bistecca al sangue di quelle che ti rimettono al mondo, altro che panini! “cara signorina capirà che per i servizi che le offriamo e per la natura del pagamento ho bisogno di una sua liberatoria che poi è un contratto che garantisce i termini dell’accordo. In particolare, prima di farla firmare, le dico che per il pisolino lei ha diritto, se vuole, ad un’atmosfera a sua scelta per portarla alle soglie del sonno. Le varie atmosfere che può sceglier, se vuole, sono: ‘lavatrice in centrifuga con schiamazzi notturni’, ‘suono di trombe del giudizio universale con scarico del bagno tirato di continuo’, ‘rumore di uomo anziano russante inframezzato dalpassaggio di un treno merci’, ‘musica mistica condita con esplosioni di ogive all’uranio impoverito’, ‘il processo di Biscardi…’. Per i pagamento deve provvedere con roba di qualità nella misura di 30 grammi. Per il sesso virtualecon Ringhia Castro Rizzausei il pagamento sarà effettuato in natura attraverso un versamento di olive, pasta e riso, pollo e manzo, frutta e verdura varie sul conto corrente intestato a Giuria Boccadiasor o, se sprovvista, attraversodonazione di organo da cuore al fegato, rene, polmone fino al cervello a seconda delle necessità di me stessa o del mio compagno Giuria Boccadiasor. Organo che potrà anche essere subaffittato apersona necessitante che lo terrà pagando il prezzo in natura suddetto (olive, paste e riso, pollo ecc.) fino al giorno che io o il mio compagno ne avessimo bisogno…..” Cappuccetto fu lieta di sentire che fra gli organi da elargire nonc’era la vagina “ ….per i panini di Bruno si richiede mezza giornata di schiavitù totale che però è a sorpresa perché di solitio questo servizio è richiesto da una clientela tendenzialmente masochista che preferisce rimanere ignara nell’idea della sofferenza” Cappuccetto Zozzo firmò la liberatoria col sangue (c’era anche questa pittoresca clausola nel contratto) ed ebbe la decisa sensazione che avesse venduto l’anima al diavolo. Era così stanca che appena sisdraio sul letto si dimenticò completamente del contratto ed entrò profondamente in un sonno dolcissimo che il suo ultimo pensiero fu: “….quasi quasi era meglio se compravo l’eterno riposo, è così bello riposare….”

CONTINUA....

 
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