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Post N° 133

Post n°133 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da eleperci
 

UN APPUNTAMENTO A CUI NON SI PUO' MANCARE:

"LA SCRITTURA NEL VICINO ORIENTE ANTICO"
Convegno Internazionale di studio
Sabato 26 gennaio 2008
Auditorium dell'Istituto Gonzaga
Via Vitruvio, 41 -- Milano

http://www.vicinoriente.it/convegno-2008.html


Un passo fondamentale nello sviluppo della civilta' del Vicino Oriente
Antico e' la creazione della scrittura, avvenuta quasi
contemporaneamente nella seconda meta' del quarto millennio a.C. in
Mesopotamia meridionale e in Egitto. I sistemi di scrittura, il
geroglifico e il cuneiforme, divennero rapidamente dei mezzi
estremamente ricchi e duttili per esprimere gran parte dell'esperienza
umana, dalla contabilita' agli avvenimenti storici, dalla narrazione di
miti all'osservazione degli astri e alla geometria. Gia' all'inizio del
terzo millennio la storia comincia per noi a riempirsi di nomi di città, di uomini, di dei, e gli antichi cominciano a comunicare con noi attraverso i millenni.
Al primato nella creazione e nello sviluppo dei sistemi di scrittura il
Vicino Oriente unisce la fortuna della conservazione di migliaia di
documenti: i papiri nel secco clima egiziano, le tavolette di argilla
nel suolo della Mesopotamia, della Siria o dell'Anatolia si sono
conservati in gran numero, giungendo sino a noi. Inoltre la tradizione a
essi legata non e' mai stata veramente interrotta: alla fine del
diciottesimo secolo della nostra era, quando si comincio' a studiare
scientificamente questi documenti, gli studiosi partirono dalla
conoscenza dell'Antico Testamento e dei classici greci, in particolare
Erodoto; un legame con le antiche civilta' era quindi rimasto, mediato
dalla tradizione, e permise di affrontare con minor difficolta'
l'interpretazione dei testi.


Oggi, dopo due secoli di lavoro degli studiosi, la maggior parte dei
documenti sopravvissuti puo' essere letta e interpretata senza troppe
difficolta' e, paradossalmente, archivi giganteschi, come quelli di
Mari, di Ninive o di Hattusa, permettono di conoscere certi periodi
storici talvolta meglio di quanto sappiamo di periodi dell'Alto Medioevo.
Il sistema geroglifico usato in Egitto e il sistema cuneiforme, esteso
gradualmente a tutto il resto del Vicino Oriente e capace di esprimere
diverse lingue, come il sumerico, l'accadico (assiro e babilonese),
l'ittita e il currico, erano sistemi complessi, che si erano sviluppati
storicamente. Il cuneiforme comportava per esempio l'uso di qualche
centinaio di segni con valore ideografico, sillabico o di determinativo,
dove a uno stesso segno corrispondevano piu' letture possibili e una
stessa sillaba poteva essere resa da piu' segni diversi. E' in corso
l'analisi dell'evoluzione del sistema cuneiforme, delle scuole scribali
e della loro influenza nel tempo e nello spazio e il dibattito tocca
anche il tema della diffusione sociale della scrittura, se cioe' essa
fosse confinata in una ristretta cerchia di specialisti o se altri, per
esempio i mercanti, fossero in grado di usarla. Questi sistemi complessi
rimasero in uso anche dopo il trionfo degli alfabeti, perché legati ad
ambienti accademici e a tradizioni religiose. Il cuneiforme fu usato
ancora fino al primo secolo della nostra era e certi dettagli della
storia dei successori di Alessandro Magno possono essere meglio chiariti
da tavolette coeve che integrano i libri degli storici antichi, in parte
perduti o pervenuti in epitome.
Le prime esperienze di scrittura fonetica semplificate, in grado di
rappresentare soprattutto le consonanti, furono fatte in un'area, quella
siro-babilonese, caratterizzata dalla complessita' dei contatti
culturali e commerciali; si uso' dapprima un cuneiforme speciale (a
Ugarit) o si partì da segni lineari che ricordano alcuni geroglifici
egiziani. Purtroppo lo sviluppo dell'alfabeto, fenicio e aramaico, puo'
essere seguìto con difficolta' , perché avvenne soprattutto su materiale
deperibile e, quando l'alfabeto trionfo' , associato all'aramaico
imperiale, lingua franca dell'ultima fase dell'impero assiro e
dell'impero achemenide, questo porto' a una brusca riduzione dei
documenti giunti fino a noi. Un ulteriore salto concettuale permise di
creare, a partire dagli alfabeti semitici, quelli della Grecia e
dell'Anatolia Occidentale, perché alcuni segni consonantici vennero
utilizzati per notare le vocali. Era così nato lo strumento che usiamo
tuttora e prendeva le mosse la tradizione scritta giunta fino a noi.
I relatori del Convegno, specialisti di fama internazionale che hanno
contribuito allo sviluppo della ricerca sulle scritture e sulle lingue
del Vicino Oriente Antico, concentrano l'interesse sulle diverse aree di
quel mondo, sui risultati raggiunti negli ultimi anni dagli studiosi e
sui problemi ancora aperti.


PROGRAMMA

Ore 09.30 Saluto delle Autorita'
Introduzione: Prof.sa Luisa Terzi
Presidente del Centro Studi Vicino Oriente

Ore 10.00 Prof. Dr. Walther Sallaberger
Ordinario di Assiriologia, Institut für Assyriologie und Hethitologie,
Ludwig-Maximilians-Universität München
Words and syllables. The representation of Sumerian in cuneiform

Ore 10.45 Intervallo

Ore 11.00 Prof. Jean-Marie Durand
Professeur au Colle' ge de France, Directeur d'Étude a' l'École Pratique des
Hautes Études, IVe section
Usages internationaux et locaux du cunéiforme en Syrie

Ore 11.45 Prof. Alessandro Roccati
Ordinario di Egittologia all'Universita' di Torino
Logografia e scrittura

Ore 12.30 Colazione

Ore 15.00 Prof. Giovanni Garbini
Socio nazionale dell'Accademia Nazionale dei Lincei,
gia' Ordinario di Filologia Semitica all'Universita' La Sapienza di Roma
Decifrazione e origine della scrittura "pseudo-geroglifica" di Biblo

Ore 15.45 Prof. Onofrio Carruba
Ordinario di Filologia Egeo-Anatolica all'Universita' di Pavia
Molteplicita' di lingue e scritture nell'Anatolia antica

Ore 16.30 Prof. Enrico Morano
Universita' La Sapienza di Roma
L'uso della scrittura tra i popoli iranici:
dal cuneiforme all'adattamento delle scritture semitiche

Ore 17.15 Discussione
----------
Con il patrocinio di:
RegioneLombardia - Culture, Identita' e Autonomie della Lombardia
e
Provincia di Milano - Cultura e beni culturali

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:
Centro Studi del Vicino Oriente
Via Vitruvio, 41 -- 20124 Milano
Tel. 02.67380178
Fax 02.67381520
e-mail: info@ vicinoriente.it
http://www.vicinoriente.it
lunedì/venerdì: ore 9.00-13.00

 
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IL MIO ULTIMO LIBRO

E' uscito il mio nuovo libro. Si tratta dell'edizione, con traduzione, testo latino a fronte, commento e ampia introduzione, della "Navigatio sancti Brendani", testo anonimo del X secolo composto con molta probabilità da un monaco irlandese e che narra la peripezie di san Brandano e dei suoi monaci alla ricerca della "Terra repromissionis sanctorum", la terra promessa dei santi.
Un classico assoluto della letteratura medievale. Prefazione di Franco Cardini.

Anonimo del X secolo
La Navigazione di san Brandano
A cura di Elena Percivaldi
Prefazione di Franco Cardini
Ed. Il Cerchio, Rimini
pp. 224, euro 18


PER GLI ALTRI LIBRI, SCORRI LA PAGINA E GUARDA LA COLONNA A DESTRA

 

NE PARLANO:

GR2 (RAI RADIO 2): INTERVISTA (9 gennaio 2008, ore 19.30) Dal minuto 20' 14''
http://www.radio.rai.it/radio2/gr2.cfm#

ASSOCIAZIONE CULTURALE ITALIA MEDIEVALE
http://medioevo.leonardo.it/blog/la_navigazione_di_san_brandano.html

IL SECOLO D'ITALIA 12 dicembre 2008 p. 8 - SEGNALAZIONE
http://www.alleanzanazionale.it/public/SecoloDItalia/2008/12-dicembre/081214.pdf

IL SECOLO D'ITALIA  01 gennaio 2009 p.8 - RECENSIONE
http://www.alleanzanazionale.it/public/SecoloDItalia/2009/01-gennaio/090110.pdf

ARIANNA EDITRICE
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=23436

 LA STAMPA
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=248&ID_articolo=21&ID_sezione=&sezione

 GRUPPI ARCHEOLOGICI DEL VENETO, p. 12-13:
http://www.gruppiarcheologicidelveneto.it/VA129.pdf

IRLANDAONLINE:
http://www.irlandaonline.com/notizie/notizia.asp?ID=1231329012

 

 

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IL MIO INTERVENTO A RADIO RAI nella trasmissione NUDO E CRUDO, in onda su RADIO 1 a proposito di Halloween e dei Celti:

1 novembre, Europa tra sacro e profano

1 novembre, Europa tra sacro e profano. Ne hanno parlato al microfono di Giulia Fossà: Elena Percivaldi, giornalista e studiosa di storia antica e medievale; Flavio Zanonato, sindaco di Padova; Marino Niola, Professore di Antropologia Culturale all'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli; Sonia Oranges, giornalista de 'Il Riformista'; Alberto Bobbio, capo della redazione romana di 'Famiglia Cristiana'; Ennio Remondino, corrispondente Rai in Turchia. La corrispondenza di Alessandro Feroldi sulle politiche dell'immigrazione a Pordenone.

ASCOLTA: http://www.radio.rai.it/radio1/nudoecrudo/view.cfm?Q_EV_ID=230636

 

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I MIEI LIBRI / 1

ELENA PERCIVALDI, "I Celti. Una civiltà europea", 2003, Giunti (Firenze), pagine 192, euro 16.50

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E IN SPAGNOLO (ED. SUSAETA)

 

I MIEI LIBRI / 2

ELENA PERCIVALDI, I Celti. Un popolo e una civiltà d'Europa, 2005, Giunti, pagine 190, euro 14.50

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Elena Percivaldi, GLI OGAM. Antico Alfabeto dei Celti, Keltia Editrice, formato 150x230 -pagine 176, euro 15
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Il libro è il PRIMO saggio COMPLETO in italiano sull'argomento.

L'alfabeto ogamico è un originalissimo modo di scrivere che fu inventato presumibilmente intorno al IV secolo d.C. Il nome "ogam" è stato collegato a quello di un personaggio chiamato Ogme o Ogmios: per i Celti il dio della sapienza. Nella tradizione irlandese del Lebor Gàbala (Libro delle invasioni), Ogma è un guerriero appartenente alle tribù della dea Danu (Tuatha Dé Danann). Un testo noto come Auraicept na n-éces (Il Manuale del Letterato), che contiene un trattato sull'alfabeto ogam, dice: "al tempo di Bres, figlio di Elatha e re d'Irlanda (...) Ogma, un uomo molto dotato per il linguaggio e la poesia, inventò l'Ogham.”

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IL LIBRO DEL GIORNO

Tibet. Land of exile
di Patricio Estay
Skira Editore
pp. 224, euro 39

Volti, cerimonie rituali, frammenti di vita in seno ai templi delineano attraverso la fotografia i segni del ritratto di un mondo in cui le difficoltà morali, il fervore spirituale e la profondità d’animo vanno di pari passo con la gentilezza, l’allegria e l’immensa generosità.  Le suggestive immagini in bianco e nero, fortemente spirituali, della prima parte del volume si contrappongono alle intense fotografie a colori dedicate alla realtà di tutti i giorni (centri commerciali, prostitute) pubblicate nella seconda parte. Il libro è introdotto da un accorato messaggio di pace del Dalai Lama che pone l’accento sulla grande forza d’animo con cui il popolo tibetano affronta continuamente ardue prove nel tentativo di continuare a perpetuare l’affermazione delle proprie idee e della propria spiritualità.

 

UN MITO

 

DA GUARDARE

Excalibur
di John Boorman
(1980)

 

DA ASCOLTARE

 

Giuseppe Verdi
Messa da Requiem
  
 
Orchestra del Teatro alla Scala 
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