Creato da cavallettastordita il 04/11/2008

UNA DONNA, UNA NONNA

la mia vita, i miei sogni

 

 

IL CENONE DI NATALE

Post n°12 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da cavallettastordita
Foto di cavallettastordita

E il Natale è passato! Bene, è andato tutto benissimo. Il pomeriggio della vigilia ho cucinato mentre si avvicendavano telefonate di auguri e visite di amici. Mio papà è arrivato alle 15,30, ha girovagato intorno alla cucina per tutto il pomeriggio, ma si vedeva che era contento di essere lì.

Finito il loro giro di auguri ecco mio figlio con moglie e piccolo dolce nipotino. Via....srotolare i tappetoni che lui possa sedercisi a giocare. Poco dopo arriva mia figlia con il marito e le piccoline. Ha già preparato a casa sua i salatini fatti in casa e i biscotti (quest'anno sono tutte stelle comete con lo zucchero a velo, le cigliegine e delle micromeringhe). I bambini si baciano e si abbracciano, si fanno festa e cominciano a giocare.

Tutto è pronto, il tavolo lindo, la macchina per la pasta fissata, il ripieno lì che aspetta vicino alle formelle,  le sedie per le piccole vicine al tavolo....e vaii, nonna Flo comincia a preparare la pasta per gli agnolotti. Naturalmente anche Swami e Nicole impastano, fanno la pizza.....Ecco mia nipote Federica (la figlia di mia sorella) e tutti a tirare sfoglia, riempire agnolotti che poi vengono sistemati sull'asse da stiro coperto da una tovaglia. Ne facciamo di più....a noi piace mangiarne "qualcuno" crudo e, per la prima volta le mie nipotine li assaggiano anche così.....una strage!!! eheheheheh

Nel forno cuoce l'anatra con le patate. I miei figli salgono al piano di sopra con i cuccioli, li vestono da babbi natali e scattano foto, facciamo mangiare Christian (che poco dopo si addormenta nel passeggino), apparecchiamo tutti insieme la tavolona. Ci siamo tutti. Sono le 21 e ci sediamo a tavola, partono gli antipasti, l'acqua per gli agnolotti bolle, il ragù è pronto, il secondo anche, Luca vuole aprire i regali (eheheh come da copione ehehehe) Le candele brillano. Si mangia con calma, ridendo e raccontando aneddoti. Senza nemmeno accorgercene arriviamo al panettone (quest'anno bellissimo e buonissimo comperato dal mio papà in una nonhoancoracapitoquale pasticceria), saltano i tappi delle bottiglie di spumante e il tavolo si riempie di dolcetti....intanto sono le 23 passate.....e Christian, in tutto questo caos....dorme di fianco alla mia sedia

A questo punto il compagno della mia vita si alza e dice: "vado su in bagno", io comincio ad aggirarmi nei pressi della porta, vicino all'interruttore....,le bimbe ihtorno...passano pochi minuti e....si sente una campanella...BIMBE! SENTO UNA CAMPANELLA! SARA' MICA LA SLITTA DI BABBO NATALE? (quasi urlo per farmi sentire eheheh) e...spengo la luce. Si apre la porta, fa capolino un non meglio identificato coso rosso con una maschera in faccia (per fortuna da Babbo Natale) e dice un "OH OH OH" ridicolo (ma pieno di buona volontà), lascia a terra un saccone pieno di pacchetti, manda baci e va via. Le piccole erano vicino a me. Swami rimane con la boccuccia aperta e gli occhioni sgranati, Nicole mette la testolina nelle spalle, corre ad abbracciarmi le gambe e recita "palulaaaa batanale palulaaaa!" poi ci buttiamo sul sacco e ne escono due bambole gattonanti che fanno versi impressionanti e tre libri di favole sonore (hanno i tastini, cantano e raccontano le storie) uno per ogni bimbo. Swami ringrazia BABBO, è felice, mi guarda, si guarda in giro e chiede " e nonno?" con rammarico le spiego che, purtroppo per lui, era a far pipì e così si è perso tutto il bello....Poverino! mi risponde....era solo un saluto, i veri regali arriveranno questa notte, a casa,, ma lei è felice, lo racconterà all'asilo!  Poi parto con la distribuzione dei pacchetti, siamo tutti soddisfatti e contenti, la tavernetta si riempie di carte colorate, fiocchi. Guarda un po'...ognuno di noi ha ricevuto quello che desiderava....come mai?

E' mezzanotte passata, nel presepe viene adagiato il Bambin Gesù, la casa è piena d'amore, le piccole si addormentano una in braccio a me e una al nonno, la casa è un caos, io sono felice....Mia figlia e mio genero imbacuccano le bimbe e le portano a casa, mio figlio sale in camera con Christian, se ne vanno tutti, accompagno mio papà alla macchina, lo bacio e lo abbraccio, gli raccomando di guidare piano, gli chiedo ancora se vuole che lo portiamo noi a casa, rifiuta, promette di telefonare appena arrivato. Ci ritroviamo intorno al tavolo disastrato Federica ed io, mi accendo una sigaretta, spengo le candele e cominciamo a chiacchierare, sono quasi le 2 quando cominciamo a sparecchiare, carico la lavastoviglie, tolgo il pezzo aggiuntivo del tavolone, bacio mia nipote, lei va a casa e io rimango sola con i cani e i gatti (che finalmente libero, se li lascio andare saltano ovunque...i gatti eh, i cani restano sempre con noi), salgo su anche io, dormono tutti, sotto l'albero i regali per Chris, spengo il presepe e l'albero, mi infilo nel letto, il compagno della  mia vita russa....E' NATALE!

 
 
 

E' NATALE E' NATALE....LA LA LA LA LA LALA LA LAAAAA!

Post n°11 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da cavallettastordita
Foto di cavallettastordita

Eccolo! Un altro Natale è alle porte!

Quando si è bambini il Natale non arriva mai, tra uno e l'altro sembra passare un'eternità. Raggiunta l'età matura.....è SEMPRE NATALE! Un altro anno se n'è andato! Il bambin Gesù festeggia la sua nascita.

Tutto è pronto, l'albero sfavilla, il presepe aspetta il piccolino (è partito dalla cucina l'8 di dicembre e ora è già su un mobile del salotto, dove ho fatto il presepe). Domani alla mezzanotte, insieme ai miei figli e ai piccolini, lo deporremo nella sua culla.

I regali sono incartati e nascosti, nel frigorifero è pronto tutto l'occorrente per il cenone della vigilia, tutto per fare gli agnolotti in casa,  e dentro di me.....il solito frizzare di sensazioni gioiose. Canticchio carole natalizie al telefono, mentre lavoro, mentre sono in auto (e sarebbe anche meglio lasciassi perdere visto che essere intonata non è propriamente una mia dote). E' più forte di me, in questi giorni sono elettrizzata, felice, in attesa. Aspetto domani sera, aspetto di vederli tutti intorno allo stesso tavolo che ridono, mangiano. Aspetto mio figlio che, come ogni anno, alle 21 o poco più, comincia a dire "apriamo i regali? apriamo i regali?" e poi ride al mio "nooooooo"

Swami quest'anno capisce il Natale. Ha "scritto" la letterina a Babbo Natale e, sabato pomeriggio, era sul divano con me, ci facevamo le coccole, e, di punto in bianco mi guarda e dice "vorrei una chitarra da Babbo Natale", ho risposto che la lettera era ormai partita e che la chitarra non l'aveva chiesta....allora lei si è seduta dritta dritta, ha messo i due indici sulle tempie, chiuso gli occhi e ha cominciato a fare "mmmmmmmm" e poi....se penso forte forte Babbo Natale, visto che guarda sempre se mi comporto bene per portarmi i regali, capisce cosa chiedo! Come darle torto?? Non avrà comunque la chitarrina, magari ci penserà la Befana? Io dico di si

Buon Natale a tutti, che sia un giorno felice. Il Natale sono gli affetti, è l'amore, è un compleanno che si festeggia tutti insieme.

 
 
 

GIGETTA E LA NEVE.....

Post n°10 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da cavallettastordita

Gigetta è la mia auto. Una fiammante Panda rossa di 17 anni. E' la bis bis nipotina della mia prima Gigia (un Dyane 6 datato 1976).

L'ho acquistata 3 anni fa, prima di me era di un anziano signore che l'ha lasciata dietro di se. Aveva solo 30000 Km e sembrava aspettarmi. La Gigia, protempore di quel periodo, era una Citroen AX con 200000 Km, che, una notte all'una, in autostrada, mentre tornavo dall'ospedale dove avevano appena ricoverato la mia mamma, ha pensato di lasciarmi a piedi!

Il mio senso dell'auto è: deve avere 4 ruote, andare avanti e portarmi dove devo andare. Le sfrutto sempre fino all'ultimo fiato, e mi ci affeziono pure....

Cosa potevo fare? Mi serviva un'auto al volo e lei era lì, costava 500 euro, andava più che bene per quel momento. E' diventata mia....e adesso intendo anche tenermela!

Ha qualche piccolissimo difetto....d'estate è un forno a microonde e d'inverno un freezer (non ha riscaldamento), è un euro meno 100 e in Torino città (e prima cintura) non può circolare se non nei fine settimana....ma a me piace e resta con me!

Al pomeriggio vado a prendere Swami all'asilo, lei sale tutta orgogliosa sul suo seggiolino, allaccia la cintura e dice "vai gigetta....più veloce della luceeee" e si parte!

Ma questa mattina nevica....nevica da stanotte, prima di andare a dormire ho guardato fuori, era mezzanotte, e già stava cadendo. Gigetta è forte, ma.... ha fatto un pochino di fatica ad affrontare la lieve salita del cortile per arrivare al cancello....però ce l'ha fatta, non ho nemmeno dovuto spalare!

Che bella la neve! Che bello guidare la mia rossa macchinetta in mezzo a tutto questo bianco!

 
 
 

CHRISTIAN E GIULIO

Post n°9 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da cavallettastordita
Foto di cavallettastordita

Oggi è una strana giornata.

E' il primo compleanno del mio nipotino Christian, e lui ieri ci ha fatto un regalo bellissimo, ha mosso i primi passi da solo. Oggi sono felice, ma di una felicità velata da un pochino di tristezza.

Christian è nato in una mattina piena di sole di un anno fa esatto, lo stesso giorno, 16 anni prima, ho partorito Giulio, il mio angelo.

Non era l'ora del parto, mi è stato indotto, perchè il suo cuoricino aveva smesso di battere ancor prima di vedere la luce. L'ho potuto vedere solo quando la sua anima era già volata via. Di lui non ci sono foto, solo il mio ricordo, era così piccolo, lieve, aveva un ovale del viso delicato e cominciava ad intravedersi una peluria bionda sulla testolina, posso solo raccontarlo....gli ho potuto dare solo un bacio ed una carezza, non è mai stato veramente tra le mie braccia.

Quando, l'anno scorso, mia nuora è stata ricoverata il 4 dicembre perchè il bimbo tardava a nascere (era passato il termine da una settimana) ho cominciato ad avere paura. NO, mi dicevo, non proprio il 5, non deve nascere il 5. Ho pianto tutta la notte. Il compagno della mia vita mi sgridava, mi diceva che non dovevo essere pessimista, ma io avevo paura....

E poi Chris è nato, bello, grande, sano e forte. Ho pianto e riso, riso e pianto, ho abbracciato mio figlio e mia nuora, mi sono stupita davanti alla perfezione di quel bimbo, il mio cuore ha ricominciato a battere.

Mia nuora mi ha detto "è un regalo, così dal prossimo anno non piangerai solo più in questo giorno, farai anche una torta!". Per ora la torta non l'ho ancora fatta....ma ho dentro di me un misto di gioia e di tristezza.

Mai fu così azzeccato "il Signore con una mano toglie e con una da". Grazie per averci dato Christian, ti prego Giulio proteggilo tu.

 
 
 

I NOSTRI CANI. PONGO

Post n°8 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da cavallettastordita
Foto di cavallettastordita

Da quando ci siamo sposati abbiamo avuto ben 8 cani nostri, più una in affidamento.

Chicco, il primo, lo comperammo al mercato di Albenga nel 1976, era chiuso in una gabbia, esposto da un contadino poco umano, insieme ad un'altra trentina di piccoletti, ci disse che aveva 6 mesi....aveva 20 giorni!

Dopo di lui ci furono, e due ci sono ancora, Barone, Chicco (piccolo), Chappy, Pongo, Cleopatra, Biagio, Viola e Mina (l'affidataria), in genere a coppie, ma con età diverse, quindi quando se ne va uno....l'altro non sa stare solo e così....giro al canile e ritorno con nuovo componente della famiglia.

Tutti ci hanno dato moltissimo, solo chi ha un cane può capire cosa ti sanno trasmettere, in cambio devi solo avere amore e pazienza, sacrificare qualche mobile rosicchiato....qualche scarpa....ma, come sostengo sempre, le cose materiali vanno e vengono, l'amore resta. Sia esso per una persona che per un animale.

Ognuno di loro ha il proprio carattere, ne abbiamo avuti di miti, di iracondi, di attaccabrighe, di affettuosissimi, di devastatori.....ecco, Pongo era di tutto questo un po'. Voglio cominciare a presentarli partendo proprio da lui, non per differenza di amore, ma perchè, tra tutti era il più interattivo, si è integrato, nei suoi 14 anni di vita, nella nostra famiglia come un membro veramente presente.

Figlio della cagnetta dei miei genitori (una trovatella misto setter e collie, di nome Lili (numero due, i miei hanno sempre avuto cani femmine e TUTTE si sono chiamate Lili) che a San Bartolomeo al mare fece la classica "fuitina" con il cane del benzinaio (incrocio di pastore tedesco e dobermann) portando a casa il frutto dell'amore...9 cuccioli. Tre nacquero morti, 6 vispi. Due erano neri, due bianchi e neri (come la mamma), una bianca e poi c'era lui, Ponghino, il più bruttino, tricolore (nero, bianco e rosso), tutto orecchie e coda....doveva essere mio no?

La prima notte a casa nostra la passò disteso sulla mia pancia (altrimenti uggiolava) perchè sentiva la mancanza della sua mamma. Dalla seconda incominciò a dormire nella cestina di fianco al mio letto. Si sarebbe spostato in salotto solo dopo il primo anno, evidentemente in fase di indipendenza! Era diventato uno splendore, forte e fiero, pesava circa 30 chili.

Scoprimmo molto presto che era deleterio lasciarlo a casa da solo (anche se proprio solo non era perchè Chicco piccolo-un pechinese-gli faceva da padre putativo....). Ci rimettevano i mobili e le suppellettili (è riuscito a rosicchiarmi TUTTE le spine di televisori, videoregistratori, telefoni, mangiarmi il bracciolo di un divano, una tenda, tutte le piante, l'agenda dei numeri di telefono, un telecomando, migliaia di scarpe di tutta la famiglia, una coperta e non so più che altro nei primi 6 mesi a casa mia....), se lo lasciavamo fuori in giardino faceva dei buchi inimmaginabili e sradicava di tutto. Decidemmo che non ce lo potevamo permettere e quindi...cominciò a lavorare. La mattina me lo portavo in negozio e il pomeriggio, visto che ero a casa io, e quando cominciai a stare tutto il giorno perchè i ragazzi erano cresciuti c'erano loro, lo lasciavo. Insomma, fino alla fine dei suoi giorni fu un cane lavoratore "part-time".

Pativa l'auto, per cui i primi tempi il tragitto casa-lavoro (all'epoca mia sorella lavorava con me e andavamo con una macchina sola) non era proprio delizioso. Riusciva a vomitare...e anche di peggio...tutte le mattine, con nostra immensa gioia che, anche in inverno, dovevamo tenere i finestrini aperti. Col tempo, invece, dientò il cane viaggiatore perfetto. Se ero sola si sedeva sul sedile di fianco al mio, in modo molto composto, guardava fuori, e si piegava seguendo le curve dell'auto. Se gli dicevo "guarda che bello!" lui guardava dove io indicavo con interesse. Quando i miei figli cominciarono a guidare con il foglio rosa lui si appiccicava al sedile posteriore con un'aria mista tra terrorizzato e interrogativo, mi guardava come a voler dire "sei matta? mica loro possono!". Ci siamo fatti un mare di risate (specialmente quando mia figlia ha parcheggiato con le ruote destre su un marciapiede....e lui voleva scendere).

Pongo parlava...o, almeno, ci provava. Tutte le mattine, quando sentiva la sveglia, faceva il giro di tutti noi dicendo "Ciaaaaauuuuuu" (era un tipo sbadiglio strascicato e veniva fuori un vocione che sembrava fosse proprio un saluto) e ci baciava. Io dico che parlava perchè non lo faceva sempre, solo al mattino e quando qualcuno di noi tornava a casa...quindi era mirato! Se si arrabbiava arrivava di corsa dicendo "mamamamama" e veniva da me.

Litigava con tutti i cani maschi che incontrava, tranne quelli di taglia piccola. Con i piccoletti lasciava correre, con quelli grossi (anche più di lui) si azzuffava. Adorava i cuccioli e le femmine. Per una cagnolina non capiva più nulla....ma non ebbe figli, ora dico purtroppo....

La sera, sulla sua brandina in salotto (faceva finta di dormire lì, ma appena pensava ci fossimo addormentati tutti sentivi il "tump" di lui che saliva sul divano e dalla nostra camera partiva il solito "pooooongooooooo" e lui scendeva, per risalire più tardi.....) stava con noi. Se c'erano amici, verso mezzanotte, andava davanti a loro, li guardava fissi negli occhi e sbuffava (ma sbuffava proprio!) perchè voleva andare a dormire. Se non c'era nessuno giocava con noi a "indovina chi sono". Si metteva in posizioni stranissime e noi cercavamo di indovinare cosa mimava (cane spiaccicato, cane che ha alzato l'antenna, cane spaventato....quando secondo lui avevamo indovinato cambiava posizione, se non capivamo cosa faceva stava così e non si muoveva-non posso mica essermi immaginata tutte queste cose, lui capiva  veramente....o sono io che ho una demenza senile precocenemmenopoitanto?)

Naturalmente faceva le vacanze con noi, sia al mare d'estate, sia in montagna d'inverno, e fu proprio al mare che si ammalò di lehismaniosi. Aveva 7 anni e, tornati dal mare, gli venne un buco in un cuscinetto del piede anteriore destro. Pensai si fosse ferito e cercai di curarlo, non guariva. Lo portai dal veterinario e impiegammo ben 3 mesi per scoprire di cosa si trattava (e una montagna di analisi). La cura è una sola,  molto pesante per il fegato di un cane, e, almeno tre volte l'anno doveva affrontarla per un mese di fila. Ci dissero che non sarebbe vissuto  a lungo....invece....passarono altri 7 anni. Lui era sempre bellissimo, pelo lucido, denti forti e bianchi, solo un lievissimo accenno di cataratta agli occhi. Continuava a saltare come un camoscio (la nostra disperazione, non lo si poteva chiudere in nessun posto, saltava fuori). Un brutto giorno di febbraio mia figlia mi chiamò verso sera al lavoro dicendo che si muoveva a fatica. Fino al giorno prima correva nel prato e giocava a tira la pietra, tira il bastone. Tornai a casa e lo vidi debilitato. Chiamai il dottore, mi disse che, probabilmente, era tornata l'infiammazione alla colonna vertebrale per cui aveva sofferto nell'inverno, di dargli il suo antiffiammatorio e di portarlo la mattina dopo in studio. Così facemmo, ma, la mattina, lo trovammo steso a terra. Aveva vomitato bile e sembrava dispiaciuto di essere così. Lo caricammo in auto trasportandolo con una coperta (non riusciva a camminare) e andammo di corsa in ambulatorio. Cominciò una serie di nuovi esami che diedero come responso che era in atto un'emorragia al fegato. Chiamai i miei figli che ci raggiunsero. Si doveva praticare l'eutanasia, sarebbe comunque morto entro 24 ore ma con dolori atroci. Fu così che, nel pomeriggio, eravamo tutti e 4 nello studio del veterinario. Pongo era disteso sul lettino e noi intorno, lo salutammo, lo accarezzammo, gli augurammo un buon viaggio e lo tenemmo stretto. Lui alzava la testa e ci guardava. Piangevamo come fontane  e cercava di consolarci, di darci i suoi ultimi baci. Ci vollero 4 iniezioni di anestesia per addormentarlo, non voleva andare, e poi dormì per sempre. Lo portammo a casa. Lo avvolgemmo in un lenzuolo e ora riposa sotto l'albero di noci in fondo al prato. (nella foto non è lui, ma ci somiglia....)

 
 
 

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