Creato da diavolettopazzo74 il 25/08/2007

Un'attimo di Follia.

A volte ci si sente soli come la luna nel cielo,ma basta un solo pensiero perchè il cielo si colori di una luce brillante.

 

 

Ringrziamenti sentiti

Post n°577 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da diavolettopazzo74

Oggi per una volta, desidero rendere omaggio a me stesso...
Ringrazio tutto il dolore provato in passato...
Perché mi ha reso quello che sono oggi...
Ringrazio tutte le persone che mi hanno fatto ferito...
Perché mi hanno aiutato a scindere il bene dal male...
Ringrazio tutta quella solitudine forzata...
Perché mi ha insegnato a cercarla oggi quando ne ho bisogno...
Ringrazio tutte quelle urla soffocate...
Perché mi hanno permesso di cercare il silenzio...
Ringrazio tutte quelle lacrime versate...
Perché mi hanno fatto apprezzare i sorrisi...
Ringrazio tutte quelle persone che hanno cercato di capirmi...
Anche se io facessi di tutto per non permetterglielo...
Ringrazio tutte quelle persone che hanno cercato disperatamente di starmi vicino...
Anche se io non facevo altro che allontanarle...
Sembrerà assurdo quanto sto per dire, perché non è coerente con quanto ho sempre scritto...
Ma mi sento in credito con la mia vita...
E lo dico attraverso le lacrime...
Perché tutto quello che ho l'ho sempre ricavato per sottrazione...
Perché in un modo o nell'altro, tutto torna sotto forma positiva...
A meno che le delusioni non si trasformino in traumi...
Il dolore serve...
Ti permette di crescere, specialmente se riesci a metabolizzarlo...
Ti permette di sorridere anche delle piccole cose...
Anche per un semplice "grazie"...
Ed è questo che io voglio donare oggi a me stesso...
Un semplice grazie...
Per farmi tornare il sorriso.


M. Bucci



 
 
 

Oggi...

Post n°576 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da diavolettopazzo74

 

Un matto mi si è avvicinato...Non ne sono rimasto "spaventato"...Ho ascoltato le sue parole "frastagliate"...Sono stato sorpreso dalla sua cultura...Dall'immagine improvvisa che mi ha regalato...Ero immerso nella sua piccola "pozzanghera"...Mi parlava...Come se mi conoscesse da sempre...Mi ha regalato dei brividi...Non mi sarei mai immaginato una sensazione del genere...Adoro le persone così...Credo siano le più libere della terra...Il loro mondo è dannatamente semplice...Ma sempre pregno di stupore...E di incanto...E' meraviglioso restare sconvolti...Da quanto anche la semplicità...Resa libera...Possa essere straordinaria.

M. Bucci

 
 
 

Il mercante di false speranze...

Post n°575 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da diavolettopazzo74




Nel bel mezzo di una piazzetta...
C'è chi vende sogni a chi non ne ha più...
Che chiede dolore in cambio di speranze...
La gente invogliata dall'allettante proposta...
"Acquista" con convinzione e disinvoltura...
Senza alcuna titubanza...

Il saggio passò di lì...
Sorrise al mercante...
E versò una lacrima per gli acquirenti...
Andando via...
Si rivelò sotto voce...
"Chi non si predispone a vivere l'acme del dolore...
Non potrà mai godersi la fierezza della riuscita".


M. Bucci
 
 
 

Mondo Utopistico

Post n°574 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da diavolettopazzo74




Vorrei un luogo che non fosse un luogo...
Qualcosa immerso nel silenzio immenso della natura...
Quel silenzio quasi angosciante...
Lontano da ogni cosa...
Vorrei passeggiare e sentire solo il rumore dei miei passi...
E non quello assordante dei pensieri...
Vorrei che le mie lacrime componessero un laghetto...
Nel quale io possa rispecchiare un mio sorriso...
Vorrei sedermi sulla riva del mare...
E ascoltare solo le onde accarezzare il bagnasciuga...
Vorrei possedere una matita magica...
Così da poter unire le stelle tra loro...
Liberando così un tocco di magia nel mio mondo...
Vorrei che i miei occhi riflettessero ciò che vedono...
E non che fagocitino ogni cosa che percepiscono...
Spegnendosi...
Vorrei distendermi su un prato colorato...
E sentire i petali dei fiori accarezzarmi la pelle...
Non più uno sfondo in bianco e nero...
Che mi faccia tornare in mente quelle notti passate...
Questo è ciò che desidero...
Nient'altro...
Nient'altro.


M. Bucci





 
 
 

Ciao Papà,mi mancherai tanto

Post n°573 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da diavolettopazzo74

Oggi è morto mio papà trovo doveroso metterlo fra i grandi perchè lui era un Grande in tutta la sua semplicità anche se non aveva fatto chissà che scuole come tutti i grandi ha saputo rendere fino ad oggi la mia vita felice.Ora non è che non lo sarà,lo sarà meno mi mancherà.Mi mancheranno le sue mani che stringevo,il suo sguardo vicino al mio,mi mancherà il suo stao ben.Me lo hanno portato via quando io stavo fuori dalla porta della stanza di quel cazzo di posto che chiamano reparto di riabilitazione.Non saprò mai se è morto soffrendo o meno.Non lascerò cmq nulla di impunito.Voglio sapere come sono andate le cose,due ore prima lo avevo lasciato che stava bene e due ore dopo arrivi e ti dicono è andato...io non ci credo...Papà contaci lo sai quando mi metto in testa una cosa vado fino infondo a costo di sbattere la testa ma lo farò..

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Ciao Grande maestro di tante serate in compagnia e di risate ...

Post n°572 pubblicato il 15 Novembre 2010 da diavolettopazzo74

foto maestro pregadio                                                                      

 

 

E' scomparso questa mattina, dopo una breve malattia, il mitico, e simpaticissimo, Maestro Roberto Pregadio. Direttore d'orchestra prima con Corrado e poi con Gerry Scotti alla Corrida, il programma di "talenti" che per piu' di un decennio e' andato in onda su Canale 5, il Maestro Pregadio non era solo un "gregario" di primo piano della tv. Con una importante carriera alle spalle, aveva suonato anche alla Carnegie Halldirigendo l'orchestra di Claudio Villa nel 1961, era entrato a far parte della grande famiglia dellaRAI nel 1960 dirigendone per molti anni l'Orchestra di musica leggera e collaborando con nomi davvero illustri dello spettacolo italianocome, uno su tutti, Nunzio Filogamo. Simpatico mattatore e uomo buono il Maestro Pregadio si era ritirato dalle scene televisive appena un anno fa. Adieu Roberto.

 

 

 

 

        

 

 

 

             

 
 
 

Ciao Sandra ora sei di nuovo con il tuo Raimondo

Post n°571 pubblicato il 21 Settembre 2010 da diavolettopazzo74

L'attrice si è spenta a Milano a 79 anni. Non è riuscita a superare la scomparsa del marito Raimondo Vianello. Insieme per cinquant'anni, nella vita e nella carriera. Gli inizi nel varietà con Macario, poi tanti successi in tv, fra Rai e Mediaset. Fino all'addio alle scene, nel 2008, a causa della malattia

LO aveva detto monsignor Faccendini, celebrando il funerale di Raimondo Vianello : "E' innaturale pensarli separati". Sandra Mondaini non ce l'ha fatta a superareun dolore che l'ha consumata . Non voleva più vivere senza Raimondo , neanche l'affetto di Raymond e Gianmarco, gli amatissimi figli adottivi, era riuscito a consolare Sandrina, l'altra metà di Raimondo: insieme per cinquant'anni. Un amore grande come quello di Giorgio Amendola e la moglie Germaine, scomparsa poche ore dopo il marito, stroncata dal dolore. Sandra se n'è andata cinque mesi dopo Raimondo. Malata da tempo, da dieci giorni era ricoverata al San Raffaele di Milano.
Sandra Mondaini non è stata l'ombra di Vianello, è stata tutta la vita al suo fianco, allegra, rumorosa, divertente; in genere, nelle coppie, uno è musone e l'altro ironico. In questo caso no, si erano davvero incontrati. Se telefonavi a casa loro e rispondeva lui, non risparmiava la battuta: "Vuole parlare con Sandra? Ah, meno male". Lui doveva tornare a vedere la tv "perché - come spiegava lei - c'è sempre una partita da qualche parte, non immagina quante ne mandino in onda. Che barba".
Si erano incontrati nel 1958, lei soubrette di Macario; nel 1962, davanti a una cotoletta, a cena insieme a Gino Bramieri, lui aveva fatto la più irrituale richiesta di matrimonio, al punto che lei era rimasta muta: "Non avevo capito se parlava seriamente: scherzava sempre". Quella volta il giovanotto ironico, che sembrava un lord inglese e aveva appeso al muro la laurea in Giurisprudenza per fare il comico, aveva fatto sul serio. "Sono stata gelosa, certo - spiegava lei - ce n'erano tante più belle di me, ma alla fine eccoci qua. Oggi dove vuole che vada?". Già.
Sandrina, come l'ha chiamata per una vita il marito, era nata a Milano nel 1931; il padre Giacinto era pittore e umorista del Bertoldo; lei si dispiaceva un po' di aver lasciato gli studi, nei battibecchi - affettuosi - Raimondo le consigliava prudenza, di non "arrampicarsi in discorsi che poi non si sapeva dove sarebbero andati a finire". Lei faceva finta di offendersi e potevano andare avanti così, senza un copione scritto, battute su battute. Piccola, graziosa, nel 1955 entra nella compagnia di rivista di Erminio Macario come soubrette. Ha un successo personale perché è diversa dalle donne dell'epoca: non è una vamp, ha la battuta pronta, conquista il pubblico con una vena comica irresistibile. Conosce Raimondo Vianello nel 1958 e lavorano subito insieme a teatro.
Il primo grande successo televisivo arriva con Canzonissima 1961, in cui Paolo Poli e la Mondaini interpretano i "bambini terribili" Filiberto e Arabella. Nel 1963 l'umorista Marcello Marchesi, al suo esordio televisivo con Il signore di mezza età, la sceglie come interprete di Crudelia Delor, caricatura che si ispira a Crudelia Demon del disneyano La carica dei 101. Lo stesso anno compare al fianco di Raimondo Vianello, che aveva sposato un anno prima, nel varietà Il giocondo, nel cast c'è Abbe Lane, "la sora Abbe" come la chiamava Raimondo, che ironizzava su una possibile fuga con la vamp. "Non ho osato fare avance, c'era sempre il marito. Ah, se mi avesse detto che le cose non andavano bene". Anche se glielo avesse detto, non avrebbe fatto niente, perché nella migliore tradizione della commedia all'italiana, lui sognava fughe romantiche ma era legatissimo a Sandrina. Trionfa con I tappabuchi, è la regina del varietà in spettacoli di rara eleganza: Tante scuse, Di nuovo tante scuse, Noi no: attrice, cantante, ballerina, spalla formidabile di Raimondo. In tv portano loro stessi: lui stremato perché lei non è mai pronta; strepitosi gli sketch sulla vita della coppia - che poi avrebbero sviluppato nella sit com Casa Vianello.
Nel 1978 sono i protagonisti del varietà abbinato alla Lotteria di Capodanno Io e la Befana; Sandra interpreta per la prima volta il clown Sbirulino conquistando il pubblico che ama di più: i bambini. "Mi dà gioia vederli ridere - raccontava sono legatissima a Sbirulino perché ha un cuore grande, è un personaggio allegro, poetico". Stasera niente di nuovo, nell'81, è l'ultimo show del sabato sera che conducono per la Rai. Nel 1982 approdano alla Fininvest, con lo show Attenti a noi due. Tra quiz (Zig Zage Il gioco dei 9), in onda su Canale 5, prestano la loro immagine per la campagna dell'Airc contro i tumori; Raimondo ersa stato operato a un rene, e si era ammalata anche Sandra. Lui scherzava anche sulla malattia: "Sono andato a un incontro con i giovani per spiegare che ho avuto il cancro, chissà come si sono divertiti"; lei era tenera, solidale con le donne: "Quando vi fate la doccia, controllate lavandovi che vada tutto bene, mi raccomando". Raimondo alzava gli occhi al cielo ma il loro impegno, come ha sottolineato più volte il professor Umberto Veronesi, è stato fondamentale per raccogliere fondi per la ricerca.
Dal 1988 al 2007 Sandra e Raimondo fanno entrare milioni di italiani a Casa Vianello, il loro capolavoro, la sit-com più famosa della tv: inferno/paradiso domestico in cui lei gioca a fare la casalinga annoiata in cerca del brivido e lui il marito pantafolaio rapito da vicine vamp, ipnotizzato dal calcio. "Qualche volta continuiamo a litigare e non mi accorgo che hanno dato lo stop - raccontava Sandra divertita - Raimondo è tremendo". Il suo urlo di ribellione "Che noia, che barba" nel lettone matrimoniale, quando scalcia le coperte e Raimondo gira impercettibilmente la testa mentre legge il giornale, è un capolavoro d'umorismo. Lei era gelosa, lui no; lui che, chissà, in fondo, era un sentimentale. Il 26 giugno 1996 la Mondaini (con Raimondo) viene insignita della medaglia di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana su iniziativa del presidente Scalfaro. Lei si commuove, Raimondo continua a sfotterla: "Ormai è diventata una fontana".
Un cinismo irresistibile che lei sopportava stoicamente perché faceva parte del gioco. Anche quando nel 2008, alla serata finale del Festival di Sanremo la coppia riceve il Premio alla Creatività della Siae, riconoscimento alla loro lunga carriera. Sandra non sta bene, ma sale sul palco, Raimondo è al suo fianco; le danno un mazzo di fiori, lei è commossa ma comincia a starnutire e tossire. "Ma portatela fuori" scherza Raimondo per sdrammatizzare. Come alla conferenza stampa della fiction 4 che è il loro ultimo lavoro televisivo, Crociera Vianello. Lei è in carrozzina, molto provata, annuncia commossa che lascerà il mondo dello spettacolo, non sta bene. E' affetta da vasculite, una malattia dei vasi sanguigni che le procura dolori lancinanti. "Per favore, lo scriva che non sto male per il cancro, perché il cancro si può curare. Ho questa malattia rara, ma non mi posso lamentare se penso a tanti giovani che soffrono. Io ho fatto la mia vita, ed è stata bellissima. Certo potrei andare avanti bene un altro po' ma purtroppo per i miei disturbi non si conosce la cura". "Io la conosco sì", ironizzava Raimondo, con l'aria di chi non avrebbe mai svelato la ricetta miracolosa. "Naturalmente non me la vuoi dare", rispondeva lei. Chissà se, ovunque siano adesso, i battibecchi continuano.

Sandra Mondaini e Raimondo Vianello sono le star di Crociera Vianello


Sandra Mondaini e Raimondo Vianello sono le star di Crociera Vianello


Sandra Mondaini Giovane





Mike Bongiorno se n’e’ andato: e ora tutti i suoi colleghi, tutti coloro che hanno fatto un pezzetto di strada insieme a lui, lo vogliono ricordare. Ricordi di una televisione del passato in bianco e nero o con i primi colori, quando l’Italiaintera si fermava a vedere i suoi show e ci si radunava tutti insieme perche’ la televisione non era in tutte le case.

 

"Adesso va' da Raimondo"

 

 

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Ciao Raimondo

Post n°570 pubblicato il 17 Aprile 2010 da diavolettopazzo74


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Testamento morale alla moglie Sandra da Raimondo Vianello

" Le Sue Ultime Volontà " La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte:è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore,ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:il tuo sorriso è la mia pace. Il seguente brano è di Henry Scott Holland (1847-1917) canonico della cattedrale di St. Paul (Londra),ma Raimondo Vianello l'ha lasciato come testamento morale alla moglie,nei suoi ultimi giorni di vita. ( Raimondo Vianello )

 

 

 

 

 
 
 

L'Aquila per non dimenticare

Post n°569 pubblicato il 05 Aprile 2010 da diavolettopazzo74

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Colpita dal sisma nella notte L'Aquila e molti comuni vicini. Berlusconi: «Una tragedia senza precedenti». Molti edifici lesionati, crolli anche nel centro della città. Ogni bilancio sulle persone colpite è per ora provvisorio. Annullata la prima Conferenza dei prefetti, programmata per oggi


«Una tragedia senza precedenti». Ha commentato così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il terremoto che ha colpito questa notte l'Abruzzo, con epicentro L'Aquila. 


La violenta scossa è stata avvertita in nottata nel centro Italia ed è stata di magnitudo 5,8. La scossa è avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità. L'epicentro è stato ulteriormente precisato essere a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande. 


La Protezione civile prevede fino a 10.000 edifici lesionati per il sisma e quindi gli sfollati potrebbero essere nell'ordine delle decine di migliaia. Numerose sarebbero le vittime, decine i dispersi e migliaia i feriti. Ogni bilancio è ora provvisorio. 

Il capo della protezione civile Guido Bertolaso ha spiegato che il sisma «è paragonabile, se non superiore, al terremoto che ha colpito in passato l'Umbria e le Marche. Si tratta di una vicenda che mobiliterà il paese per diverse settimane». 


Berlusconi ha firmato il decreto per lo stato d'emergenza e la protezione civile potrà disporre «dei fondi messi a disposizione». 


«Non bisogna partire per recarsi nelle zone colpite dal terremoto - ha detto Berlusconi - Innanzitutto, le strade devono essere libere per non ostacolare i mezzi di soccorso. In secondo luogo si sta ancora accertando lo stato di sicurezza delle stesse strade e di alcuni ponti».

 

Questa notte, alle 3 e 32, saranno trascorsi esattamente 365 giorni da quella tragica notte del 6 aprile 2009 che costò la vita a 308 aquilani, rimasti sepolti sotto le macerie di un sisma micidiale di cui ancora oggi i cittadini dell’Aquila e dei borghi limitrofi vivono le drammatiche conseguenze.

 
 
 

Ciao Santi ,la storia della Tv uno a uno se ne vanno tutti

Post n°568 pubblicato il 05 Aprile 2010 da diavolettopazzo74

 


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Era sardo di Ghilarza il giudice Santi Licheri, scomparso all’età di 92 anni il giorno di Pasqua a Roma. E sardo si sentì sempre nel cuore, seppure nell’isola ormai ci veniva ormai raramente per trascorrere qualche periodo di vacanza o per incontrare i parenti. Sino allo scorso anno è stato uno dei volti più noti e familiari delle reti Mediaset come conduttore, con Rita Dalla Chiesa, della fortunata trasmissione Forum. Per cinque lustri, ininterrottamente dal 1985 all’edizione 2009, è andato in onda nella tarda mattinata con le sue “udienze” teletrasmesse seguite da un pubblico affezionato e popolare. Per tutti gli italiani, soprattutto casalinghe e pensionati fedeli all’appuntamento con i suoi processi dell’ora di pranzo, è stato il Giudice con la G maiuscola. Severo, come deve essere un magistrato, ma sempre col sorriso conciliante e conciliatorio come un caro amico di famiglia o un anziano saggio.

Tanto che accusati e accusatori accettavano le sue decisioni con la rassegnazione di un giudizio definitivo che non ammetteva più repliche: con ciò manifestando una fiducia neppure immaginabile nelle “vere” aule dei tribunali dove contestazioni, critiche e appelli non mancano mai. Santi Licheri ha davvero rappresentato la giustizia-giusta con le sue sentenze spiegate e motivate in diretta per la comprensione di tutti. Così, grazie a lui, i problemi (anche tecnici) e i più svariati argomenti del Diritto civile sono entrati nelle case degli italiani diventando oggetto di discussione, spesso appassionante. Litigi tra coniugi, beghe condominiali, incidenti di ogni genere, rivendicazioni assicurative e patrimoniali, fatti grandi o piccoli della vita quotidiana sono stati esaminati e discussi nell’aula del tribunale televisivo con un pubblico reale presente e partecipe in studio e con un enorme audience che da casa ha tenuto sempre alti i numeri degli ascolti. Un grande giudice, senza dubbio, ma anche un autentico personaggio.

La sua storia parte dalle Sardegna, dove nasce nel 1918 in una famiglia di dieci figli. Il padre, non sarà un caso, era egli stesso magistrato a Oristano e poi a Sassari dove il giovane studierà al liceo classico Azuni e poi frequenterà l’università laureandosi in giurisprudenza con una tesi di Diritto Romano. Dal 1940 al 1943 va sotto le armi e nel 1943, dopo l’8 settembre, si ritrova a Roma in clandestinità sotto falso nome. Si fa chiamare Franco Rossi, per sfuggire alle retate dei nazifascisti. Rientra in Sardegna alla fine del 1944. A breve distanza, prepara sia l'esame da procuratore che il concorso per la magistratura. Li supera entrambi, pratica l'avvocatura e, infine, sceglie di seguire la professione di magistrato. Dopo sei mesi è Sostituto Procuratore della Repubblica e in seguito Pubblico Ministero di Corte d'Assise. Negli anni '50 si trasferisce a Massa come pretore e al tribunale di Genova come magistrato di Tribunale giudicante, prima nella sezione del Lavoro, poi in quella dell'Istruzione. Si afferma nella magistratura penale. Nel '58 è tra i primi a entrare nel Consiglio Superiore della magistratura con sede a Roma. Rientrato a Genova come magistrato di Corte d'Appello, è anche presidente della Corte d'Assise di Savona. Nell'80 conclude la sua carriera di magistrato per riprendere l'avvocatura nel settore civile. Nella metà degli anni '80 il figlio del giudice, scenografo nelle produzioni televisive, presenta il padre all'allora produttore Italo Felici: l'incontro si traduce ben presto nella realizzazione della prima edizione di Forum dell'85. Così conosce Rita Dalla Chiesa con la quale formano una coppia di successo nelle emergenti tv private, inventando un format – Forum – che avrà un grande fortuna e sarà emolutato da molte emittenti, ma mai superato. Da allora Santi Licheri ha preso parte a tutte le edizioni del programma sino allo scorso anno, giudicando migliaia di casi.

Lunedì 05 aprile 2010 20.26

 

 
 
 

Un grande del commento del calcio se n'è andato...

Post n°567 pubblicato il 03 Aprile 2010 da diavolettopazzo74

ROMA, 3 aprile - È morto questa notte all'ospedale S. Matteo di Pavia, Maurizio Mosca, noto giornalista sportivo. Ne ha dato notizia la famiglia. Da tempo malato, aveva lavorato fino all'ultimo in tv, alla radio e sui giornali. Il suo ultimo articolo è di ieri mattina sul suo blog. A giugno avrebbe compiuto 70 anni. Commentatore fisso, negli ultimi anni, della trasmissione Mediaset , aveva saltato l'ultima puntata proprio a causa della sua malattia. Celebri, proprio su Italia 1 le sue "bombe di mercato" e il "pendolino".

CAMERA ARDENTE - Era ricoverato nella clinica di malattie infettive dell'ospedale San Matteo, Maurizio Mosca, il giornalista sportivo di 69 anni, morto ieri notte all'una. Mosca, malato da tempo, era entrato all'ospedale di Pavia una decina di giorni fa. Accanto a lui, fino all'ultimo, il suo medico personale: il prof. Mario Ireneo Sturla. Maurizio Mosca si recava spesso a Pavia nell'ambulatorio del prof. Sturla per farsi visitare. La camera ardente è stata allestita nella camera mortuaria del policlinico San Matteo. La data dei funerali non è ancora stata fissata.

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2 Aprile 2005 -2 Aprile 2010

Post n°566 pubblicato il 01 Aprile 2010 da diavolettopazzo74

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Un saluto a un grande Papa ,ciao Karol Wojtyla 

 
 
 

Auguri Papà

Post n°565 pubblicato il 19 Marzo 2010 da diavolettopazzo74
Foto di diavolettopazzo74

http://www.primalux.net/img/news/auguri%20pap%C3%A0.jpg

 
 
 

Attesa di un evento

Post n°564 pubblicato il 05 Marzo 2010 da diavolettopazzo74

Quest'ora sembra attendere un evento,
voi mi chiedete la causa delle mie lacrime.
Non posso dirvelo: e' il segreto non ancora rivelato."
RABINDRANATH TAGORE

 
 
 

Rinvii

Post n°563 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diavolettopazzo74



Rinviamo continuamente l’istante

in cui non ci incontreremo in nessun luogo.

Nel frattempo ridiamo molte volte

di tante cose della nostra vita,

e a volte piangiamo soli, di nascosto,

per ciò che non ritornerà mai più.

Titos Patrikios

 
 
 

Piangere è una cosa tanto piccola

Post n°562 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diavolettopazzo74




Piangere è una cosa tanto piccola

sospirare una cosa tanto breve

ma è di occupazioni di tal genere

che noi uomini e donne moriamo.

Emily Dickinson

 
 
 

Buongiorno notte

Post n°561 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diavolettopazzo74




Buongiorno, notte.

Torno a casa.

Il giorno si è stancato di me:

come potevo io - di lui?

Era bella la luce del sole.

Stavo bene sotto i suoi raggi.

Ma il mattino non mi ha voluta più,

e così, buonanotte, giorno!

Posso guardare, vero,

l'oriente che si tinge di rosso?

Le colline hanno dei modi allora

che dilatano il cuore.

Tu non sei così bella, notte.

Io ho scelto il giorno.

Ma, ti prego, prendi una bambina

che lui ha mandato via.

Emily Dickinson

 
 
 

Morta Alda Merini...

Post n°560 pubblicato il 01 Novembre 2009 da diavolettopazzo74



Chiha paura della morte si offenda. La morte è una riviera musicale, ilseno curvo della donna amata. Non c'è spazio tra l'uomo e la sua morte.Soltanto il batticuore di un nemico che ride al suo passaggio.


Alda Merini

 
 
 

Call on me ,ve la ricordate?

Post n°559 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da diavolettopazzo74

 


Direi che un balletto non ci sta male che dire?

 
 
 
 
 
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