Versi da mare
Su un oceano di scampanellii repentina galleggia un'altra mattina
NELL'ACQUA BASSA
Riuscire con la pazienza
a non voler recuperare
il tempo perduto.
Allungare i piedi
anche, e l’acqua era bassa,
oltreché tempestosa.
Superare i conti
delle cose buone
bruciate
nel fuoco della purificazione
o no?
E ritrovarsi a giurare insieme
fede a qualche cosa,
o da soli,
ma resiste a condensarsi in una lacrima
poggia non i piedi, le ali,
sul mare, riflesse
l’albatro
che sta per ingoiarti, così come sei,
muta,
non più profonda.
Ringrazio Andrea per il bellissimo disegno sopra
e il mio Valerio, per avermi trovata
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Dopo la malattiaLe scende per le braccia * Ti prego, non tornino. (DOPO LA MALATTIA da "Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini" / Mario Luzi) (Commento di Valerio Nardoni su La ferita nell'essere Mario Luzi)
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