Il mondo di Ivan
Un modo nuovo di raccontare e di raccontarmi« Barcellona, un modello d... | BUON NATALE!!! » |
L'estate scorsa ho letto un libro che mi ha a dir poco entusiasmato dal titolo "Nell'abbraccio del tango" (autrice Elisabetta Muraca - Xenia Edizioni). Ancora con questo tango.... penserà qualcuno di voi che non ha mai avuto nella vita la fortuna di ballarlo. Il libro è stato addirittura uno dei più belli che abbia letto in vita mia perchè, oltre ad essere scorrevole, esamina molte esperienze tanguere e le conseguenze psicologiche che ne derivano per i singoli ballerini che sono pur sempre degli esseri umani. Tra le varie storie veramente accadute, mi ha colpito in particolare quella di Jorge e Graciela (nomi di fantasia, per tutelare la privacy di due ballerini famosi in Argentina). I due protagonisti della storia, dopo un grande amore durato alcuni anni, si lasciano, si separano e intraprendono strade diverse sia a livello professionale che sentimentale. Il loro grande amore era nato quasi per caso e si era sviluppato nel corso del tempo, pur facendo i conti con tante insidie e ostacoli posti perfino dalle loro rispettive famiglie. A me personalmente hanno colpito e commosso tanto le parole di Jorge il quale, quando parla della sua ex compagna, dice all'autrice del libro: "Io ho un cuore di questa grandezza (chiude il pugno di una mano) e al suo interno ho diverse cose che scelgo di conservare. C'è un tipo di amore che è rimasto per lei che non voglio nè cancellare, nè dimenticare; l'ho reso piccolo e l'ho lasciato lì dentro. In molti mi dicono che devo dimenticarla, che la vita va avanti. Sì, rispondo io, la vita si faccia carico di tutto il resto, da parte mia continuerò ad amarla per tutta la vita anche se avrò altre storie... perchè scelgo che sia così".
Come ti capisco caro Jorge! Come mi rivedo nella tua storia in questo momento della mia vita.... Il fatto è che quando due persone si amano veramente per anni, vivono talmente in simbiosi che è come se fossero un tutt'uno.... non c'è alcuna linea di confine tra loro, sono confluenti in tutto, sono in Gestalt non solo nel ballo ma anche nella vita di tutti i giorni.
Comprate questo libro, se potete! L'avrò letto tre volte (un primato personale) e ogni volta trovo spunti di riflessione o di approfondimento di particolari dimensioni emotive e psicologiche.
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