EMOZIONI

"Non chiedermi fratello che mi cammini a fianco 

 s'io son felice di stare in questo mondo!

 Sono fragile creatura ch'è un misto di gioia e di dolore,

 quiete e ribellione,

 ardori e desideri spenti,

 Insoddisfazioni e rassegnazione nuova.

 Sono una felice mendicante che vive di briciole d'amore e di speranza"

Dopo un argomento serio, vorrei essere per un attimo frivola e spensierata.

POSSO?

Finalmente dopo 4 lunghi mesi mi son decisa a far i colpi di sole ai miei capelli, adesso effettivamente non sono più brutta da morire ma simpaticamente brutta, ho fatto un bel miglioramento. Ho deciso per una volta di amarmi, non accade spesso, ma sto cercando di migliorare oltre il mio aspetto esteriore ( ihihihi), quello più importante per me..interiore, per volermi più bene ,aver rispetto di me e badare sempre meno a quello che la gente dice o pensa ( nei miei riguardi).

Voglio essere oggi positiva e continuare a ripetermi...FREGATENE DI CHI NON SA CAPIRTI...TU SEI...UNICA!!!

ehehehhe (menomale ...) 

Un grosso bacio a chi ha bisogno di un sorso d'affetto.

Siamo portati ormai e pensare che , per trasmettere agli altri un immagine vincente e positiva di noi, dobbiamo avere sempre la risposta pronta e mostrarci sepre sicuri di noi stessi.

Socrate sosteneva che: "il saggio e colui che sa di non sapere", ma siamo sempre spaventati di perderci in silenzi sospesi.

La velocità della tecnologia (e-mail, sms,msn, chat) ha contagiato il mondo delle relazioni e tutto tende sempre ad essere più rapido, quindi il pensiero deve subito tramutarsi in parole..risposte..

Ma riflettiamo sulle parole di Socrate, bisognerebbe incominciare a praticare l'incertezza, eliminando tutte quelle idee preconcette.Frenare il bisogno di avere  sempre la risposta pronta del "lo so già"ci impedisce di arricchire i pensieri. Assecondare i momenti di dubbio e sospensione, far fluire ed emergere le parole, osservando finalmente le sensazioni, le emozioni che abbitualmente trascuriamo, non permettendo di giungere a maturazione.

Fare domande,respirare, prendersi delle pause può aiutare a rendersi conto che la difficoltà di dire " non so" ha origine da una difficoltà interiore più che da un esigenza esteriore.

 Una nuova settimana ,cosa mi aspetterà di meraviglioso ,fantastico ,eccezionale? provo a pensarci ma non mi viene in mente nulla, vorrei fare tante cose, vorrei incontrare persone meravigliose, vorrei spezzare questa monotonia, vorrei intraprendere un avventura romanzesca...quante cose vorrei eheheh ma alla fine sarà come tutte le altre settimane, l'importante è vivere bene con se stessi (cosa per me un pò complicata)ma a sperare non costa nulla, e quando la speranza si riduce ai minimi termini allora lascio spazio ai miei sogni e volo con la fantasia, a volte mi capita di farli in dolce compagnia  giuro e ,come se fossero reali e mi mettono una carica interiore che mi aiuta ad andare avanti e crederci in questa vita , in questi giorni che qualcosa di magico può accadere anche a me.

sono una sognatrice lo ammetto, ma i sogni sono un ammorbidente (come lo chiamo io) per l'anima.

E tu che passi da qua cosa sogni? cosa speri che ti accada oggi?

"Forme nere e fantastiche, ombre silenziose strisciano come serpenti raggomitolandosi negli angoli della camere. Fuori, il cinguettare degli uccelli, o un rumorio di gente che esce da lavoro, o il sospiro e  il singhiozzo del vento che corre tra i campi di granturco giocando con le tenere foglioline verdi e vaga gioioso  intorno alla casa ora immersa nel silenzio.

Uno dopo l'altro si alzano i sottili veli di garza scura, e poco per volta le cose si vedono restituire le loro forme i loro colori , e vediamo l'alba rifare il mondo del suo disegno divino, ma ogni giorno con qualche particolare diverso.

Le luci rimangono spente, e su un comò giace aperto un libro  semisfogliato che stavamo leggendo, e sulla scrivania acceso c'è un il pc , la posta aperta che non abbiamo avuto il coraggio di leggere, o che abbiamo letto troppo spesso,.

Nulla ci sembra mutato, dalle ombre irreali della notte, ritorna la vita reale che ben conosciamo.Dobbiamo riprenderla là dove abbiamo smesso, ed ecco che si impossessa di noi il terribile senso della necessità di continuare a spendere la nostra energia nella stessa noiosa routine di abitudini stereotipate, o forse il selvaggio desiderio di poter aprire un mattino i nostri occhi su un mondo rinnovatosi nelle tenebre per il nostro piacere, un mondo in cui le cose abbiano forme e colori nuovi, o abbia altri segreti, un mondo in cui il passato abbia poco o nessun posto. O non sopravviva, in ogni caso, in forme consce di obbligo o rimpianto, perchè anche il ricordo di una gioia ha la sua amarezza, e le memorie di un piacere la loro pena.