"I miei giorni son fette di melone profumato di vita grazie a te..."
- Nazim Hikmet-
Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita - come tutti facciamo - per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d'avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà - nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.
Richard Bach, Nessun luogo è lontano
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...e lunedì fu...
Post n°265 pubblicato il 05 Settembre 2011 da francymiaoo
"Ho dormito sulla sabbia delle dune, sul fieno delle stalle, sul muschio, sugli aghi di pino, sotto tende, nello stadio di Delfi e nel teatro di Epidauro, sull’impiantito delle sale d’aspetto, in vecchi letti a baldacchino, in grandi letti di campagna alti su tavole, e su balconi, su panchine, su tetti. Ho dormito tra braccia d’uomini". da City di oggi, 5 settembre ieri è stata una giornata molto molto molto emozionante, e non solo per il solito programma della prima domenica di settembre...uh...sono ancora emozionata adesso...però ho anche una punta di amarezza nel cuore...e non perchè non ho mai dormito nello stadio di Delfi, o nel teatro di Epidauro...ma perchè è molto che non dormo nelle braccia di qualcuno che amo...ho dormito tra le braccia di chi ho amato, ma non mi ricordo quale sia la sensazione che si prova...e adesso non so quando mi potrà succedere di nuovo, e se saprò riconoscere quel senso di pace, di sicurezza, di abbandono, di fiducia...forse perchè non sono predisposta, ora...e sento una grande insofferenza ed indifferenza nei confronti di chi sta provando ad avvicinarsi a me...ci sto provando anche io, per carità, ma non ce la faccio...non mi frulla lo stomaco, non mi vedo - se chiudo gli occhi - nel futuro...e appena mi sento oppressa, fuggo...e più fuggo, più vengo inseguita...ho inseguito anche io in passato, forse anche più di così, ma non riesco a ricordarmi molto di più... devo finire un lavoro, vorrei avere una palla di cristallo e sapere quello che mi aspetta...voglio sentire la sabbia fredda sotto i piedi, voglio notizie di chi non so come stia e dove sia, di preciso, in questo momento...vorrei dormire in un letto a baldacchino, o nel mio alto letto in campagna...vorrei dormire serena e tranquilla...lo scorso lunedì è stato pesantissimo e nero, depressione galoppante...oggi non è così, ma mi sento un filo presa in giro...e non è nè giusto nè corretto. vado avanti a scrivere. che è meglio. |
Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi.
Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.
Sono leggere dentro. Dentro.
Alessandro Baricco
Il problema non è quanto aspetti. Ma chi aspetti.
Fabio Volo