"I miei giorni son fette di melone profumato di vita grazie a te..."
- Nazim Hikmet-
Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita - come tutti facciamo - per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d'avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà - nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.
Richard Bach, Nessun luogo è lontano
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Post n°264 pubblicato il 30 Agosto 2011 da francymiaoo
...è sempre un periodo un po'strano...dove vorrei che agosto ricominciasse...e quest'anno è davvero volato, davvero in un battito d'ali... e io mi ritrovo stanca, felice e triste nel giro di pochi minuti, con le unghie che lunghe come adesso saranno stati 10 anni forse che non le riuscivo ad avere, con i capelli che hanno i riflessi sempre più biondi che mi guardo allo specchio e vedo un'altra me, che mi guardo allo specchio e quello che vedo non mi piace molto, e lo sento da un po'di mesi, ormai, questo sentimento...che domani è il 31 di agosto, e che il mio sogno forse è sempre più lontano, che domani ho voglia di scrivere una mail, ho voglia di buttare fuori quello che sento di provare da un pochino...e solo aver letto che te ne vai, ancora, mi ha un po'risvegliato. che non è normale avere bisogno delle tue parole come l'aria che respiro...che non è normale avere voglia di spegnere la luce, andare in camera e sentire il tuo respiro tranquillo...che non è normale, ma forse si, sapere che dicembre in fondo potrebbe essere molto più vicino di quanto crediamo, e magari essere il mese della felicità... e allora scrivo. e basta...e provo a non pensare, ancora, ancora una volta, in questo agosto bollente e fresco, sereno e inquieto, di lacrime e di sorrisi, le une quando dovrei essere felice e gli altri quando sarebbe giusto piangere... mah. e intanto chiudo gli occhi. e vorrei che quel telefono squillasse. |
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Sono leggere dentro. Dentro.
Alessandro Baricco
Il problema non è quanto aspetti. Ma chi aspetti.
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