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mercoledì 30/07/2008

CONDANNA DI CONFAGRICOLTURA AL NO SUI CONSORZI DI BONIFICA

NAPOLI -  Attaccato il Consiglio regionale, tacciato di irresponsabilità da parte di Confagricoltura, per la mancata approvazione delle norme sulla gestione dei consorzi di Ilaria Elberti    

Bonifica, una normativa che sostituisce quella contenuta nella finanziaria 2008 che conduce verso la completa paralisi del sistema. Duri gli attacchi del Presidente Micillo: «I dipendenti non percepiscono lo stipendio da mesi e si rischia il blocco dell'irrigazione delle campagne; i contrasti che stanno minando la tenuta della maggioranza hanno ridotto all'immobilismo il Consiglio Regionale, creando un grave danno a settori dell'economia regionale che invece dovrebbero essere rappresentati, tutelati, promossi. - afferma il presidente di Confagricoltura Campania Pietro Micillo - Siamo stanchi di continuare a vedere l'irresponsabilità di una classe dirigente completamente ripiegata su sé stessa e che non si cura del rischio concreto che venga bloccata l'irrigazione in un momento particolare della campagna agraria e del fatto che i dipendenti dei consorzi non percepiscono gli stipendi da mesi. Denunciamo con forza il comportamento di alcuni gruppi politici di maggioranza che hanno fatto mancare il numero legale nell'ultima seduta del Consiglio Regionale prima della pausa estiva. Chiediamo alla presidente Lonardo una nuova convocazione ad horas del Consiglio Regionale per porre rimedio ad una situazione che potrebbe provocare, nelle prossime settimane, problemi anche di ordine pubblico». 

 Da CRONACHE DI NAPOLI

31/07/2008

I dipendenti delle società consortili sperano nello sblocco di nuovi fondi.

La variazione non passa, in 600 restano senza stipendio

600 dipendenti, quasi 500 apprendisti, tutti divisi tra 11 enti ormai con l’acqua alla gola. I consorzi di bonifica Campania vivono oggi una crisi quasi irreversibile. La normativa attuale prevede che i contributi consortili vengano pagati da una categoria ristrettissima di quelli che in realtà usufruiscono del lavoro degli enti, preposti soprattutto a garantire l’operatività delle irrigazioni su tutto il territorio regionale.

A centinai nei vari consorzi non ricevono lo stipendio dall’inizio dell’anno. Sindacati Confederali e Coldiretti sono in campo anche in queste ore per sbloccare nuovi fondi ma il rinvio in consiglio delle legge ad hoc preparata per estendere i contribuenti mette ora ulteriormente in crisi i lavoratori, che a questo punto sono in agitazione permanente.

“La Regione fino all’anno scorso girava ai consorzi circa 16 milioni di euro, che oggi sono ridotti a 4- spiegano Roberto Chiarelli della UIL e Nicoletta Lamberti della CGIL- allo stesso tempo non ci è concesso di beneficiare dei contributi degli agricoltori che operano del territorio dove effettuiamo le bonifiche idrogeologiche. I conti sono presto fatti: i consorzi non hanno fondi sufficienti a coprire tutte le spese”. Degli 11 enti, 3 sono de casertano ( Alifano, Bassovolturno, Sessa Aurunca), 2 nel napoletano (Napoli-Volla e Conca di Agnano). Si aspettano ora i soldi nella speranza che per i consorzi possano essere assicurate dal credito alcune anticipazioni di cassa. “La modifica della legge consentirebbe alle banche le necessarie garanzie per la concessione dei prestiti necessari a far riprendere le attività degli organismi consortili -dice Vito Amendolara di Coldiretti- che sono rimasti privi dell’esercizio del potere impositivo sugli immobili urbani, ai fini della loro difesa idraulica, nonché sugli immobili agricoli per l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche e di irrigazione”.