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Creato da IlCercatoreDiParole il 17/12/2008

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Il prodigio del copy and paste

Post n°32 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da IlCercatoreDiParole
 

Copia e incolla.
Copy and paste.
Niente di più semplice.
Non prediligo le citazioni, non rientra nel mio stile indossare il vestito di un altro, appropriarmi delle parole altrui, sia pure con la vigliacca attenuante del virgolettato.
Questa volta, però, non posso proprio farne a meno; trascrivo un pezzo struggente che mi è tornato alla mente nel tardo pomeriggio di ieri, una decina d'anni dopo averlo assaporato per la prima volta.

Cos'altro dire?
Beh, ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale.

"La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso".

Vladimir Vladimirovič Nabokov 

 
 
 
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