Essere Adriano, essere uomo » |
L'eterno errare
Post n°16 pubblicato il 15 Aprile 2013 da Thamyris
Tamiri era un poeta, un poeta abilissimo, un cantore senza eguali. Egli era consapevole della sua superiorità, era un artista maturo. Decise - racconta Apollodoro - di sfidare tutte le nove Muse in una gara poetica. Se avesse vinto - questi erano i patti - avrebbe giaciuto con loro. Tamiri desiderava possedere anche fisicamente ogni singolo aspetto dell'arte, ma la sua tracotanza fu punita, perché perse. Le dee spietate e offese lo privarono della vista e della voce e lui, disperato, abbandonò la cetra per darsi all'erranza. Non v'è poeta che non abbia perso qualcosa, un qualcosa di proprio. Tamiri non poté né più vedere né esprimere il proprio pensiero e la scrittura ancora non era stata ideata. Da allora, Tamiri, come l'Ebreo errante giudaico, vaga per la terra alla ricerca della propria essenza, e noi, indefessi umani che ogni giorno cerchiamo di comprendere quale scintilla divina brilli in noi (o che al contrario cerchiamo di non vederla) non possiamo fare altro che cercare, come Tamiri, le radici della bellezza, profonde e calde sotto il mantello del mondo. |
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: Thamyris
|
|
Sesso: M Età: 40 Prov: RM |
Inviato da: piccoladgl27
il 13/11/2012 alle 21:17
Inviato da: angelonero92.it
il 19/06/2008 alle 11:22
Inviato da: gattarossa68dgl
il 07/05/2008 alle 11:15
Inviato da: bootyliciousX
il 12/02/2008 alle 16:26
Inviato da: darklighter1980
il 11/01/2008 alle 22:36